Diplomazia
di Cyril Gely
traduzione Monica Capuani
uno spettacolo di Elio De Capitani e Francesco Frongia
con Ferdinando Bruni, Elio De Capitani
e con Michele Radice, Alessandro Savarese, Simon Waldvogel
luci Michele Ceglia, suono Luca De Marinis
produzione Teatro dell’Elfo e Teatro Stabile di Catania
in collaborazione con LAC Lugano Arte e Cultura, con il contributo di NEXT – laboratorio delle idee per la produzione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo, Regione Lombardia e Fondazione Cariplo
Uno spettacolo dalla lunga gestazione: allestito nel marzo 2020, è stato rinviato ed è andato infine in scena nell’ottobre dello stesso anno, ma dopo nove repliche è stato sospeso. Nella stagione 21/22 riprende il suo viaggio da Milano (14 ottobre/14 novembre) per approdare poi sui palcoscenici dei teatri che lo co-producono e sostengono, Teatro Stabile di Catania (9/28 novembre) e il Lac di Lugano (3/4 dicembre).
Diplomatie di Cyril Gely aveva debuttato in Francia nel 2011 al Théâtre de la Madeleine, interpretato da Niels Arestrup e André Dussollier, ed era stato poi portato sugli schermi nel 2014 dal regista Volker Schlöndorff e dagli stessi due formidabili attori (premio César 2015 per il miglior adattamento cinematografico e il premio come miglior sceneggiatura al Festival di Shanghai).
Il generale Dietrich von Choltitz, governatore di Parigi durante l’occupazione nazista, e il console svedese Raoul Nordling nella notte tra il 24 e il 25 agosto 1944 si fronteggiano in uno scontro verbale senza esclusione di colpi. Il generale ha ricevuto l’ordine da Hitler di radere al suolo la città prima della ritirata tedesca e il console usa tutta la sua capacità dialettica e diplomatica per convincerlo a disobbedire all’ordine del führer.
I personaggi che danno vita alla pièce sono realmente esistiti e il momento drammatico nel quale Parigi ha rischiato di bruciare è entrato nella storia. Tutto il resto è teatro.
Il testo ha offerto due ruoli perfetti a Elio De Capitani e Ferdinando Bruni che sono tornati a ‘sfidarsi’ sul palco, dopo il confronto che li aveva visti protagonisti di Frost/Nixon e del Vizio dell’arte. E ha offerto ai registi De Capitani e Frongia la materia viva per un nuovo affondo nella storia del ‘secolo breve’.
Libertà, destino e responsabilità individuali: grandi temi di ieri e di oggi che sul palcoscenico s’illuminano di tutta la loro attualità, in un momento storico nel quale ci si interroga sul senso da dare all’Europa, casa comune e presidio di democrazia.
«Elio De Capitani e Ferdinando Bruni, con la regia misurata e attenta di Francesco Frongia e De Capitani, mai sopra le righe per ‘fare spettacolo’, sono i protagonisti di questo lavoro ben costruito, lì nelle stanze dell’hotel Meurice (che ancora oggi esiste), fra i più eleganti di Parigi, città che non si vede ma di cui percepiamo il cuore e il coraggio. Moltissimi gli applausi. È stato bello ritrovarsi, al Teatro dell’Elfo».
Maria Grazia Gregori, delteatro.org
«Due personaggi che sembrano scritti per loro. Fatti su misura. D’accordo, sono due mostri di bravura. Ma qui c’è di più: ci hanno messo una gran fetta di come sono loro. Al generale von Choltitz De Capitani dà la sua ruvida aggressività, la sua (talora) incazzata prepotenza, la sua tonante autorità, la sua impaziente determinazione. Al console Nordling Bruni dà la sua sorniona eleganza, la sua morbida ironia, la sua garbata nonchalance, la sua voce fascinosa. È una goduria vederli duellare con destrezza, aiutati da un testo abile, ben costruito, con dialoghi serrati. (…) Bello spettacolo, diretto con energia dallo stesso De Capitani e da Francesco Frongia, che si conferma sempre più regista di talento».
Fausto Malcovati, Hystrio
TEATRO ELFO PUCCINI, sala Shakespeare, corso Buenos Aires 33, Milano – Durata: 90 minuti Mart/sab.ore 20.30; domenica ore 16.00 – Prezzi: intero € 33 / rid. giovani e anziani €17,50 / online da € 16,50 – Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org