Madama Butterfly ha debuttato la stagione di lirica al Teatro Comunale di Ferrara, e un sesto delle presenze è stata di under 30.
Su 615 presenti ieri sera all’Abbado, infatti, 95 sono state persone al di sotto dei trent’anni (di cui 41 under20).
La replica di Madama Butterfly sarà domani, domenica 31 ottobre ore 16. Questo titolo era già in cartellone nella stagione 2019/20, poi forzatamente sospeso a causa del lockdown.
Biglietti : interi da 15 a 63 euro; sono previste diverse tipologie di riduzioni. Riduzioni anche per il giovane pubblico: 9 euro per gli under 20 e con biglietti da 9 a 38 euro per gli under 30. Per informazioni e biglietteria: www.teatrocomunaleferrara.it e www.vivaticket.it.
“È bellissimo vedere così tanti giovani a teatro – ha commentato il regista Matteo Mazzoni – Da operatore culturale dell’opera lirica il mio obiettivo è traghettare questo nostro patrimonio alle nuove generazioni. Credo che il miglior futuro che ci possiamo augurare è di poter attirare sempre più i ventenni e i trentenni”. Questo, secondo il regista, “si può fare con le tecniche visive, con una attorialità più vicina al mondo cinema, con video proiezioni e video-mapping per creare volumi e scenografie. Lo si deve fare, per salvare questo nostro patrimonio musicale”.
La tragedia giapponese in tre atti di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa con musica di Giacomo Puccini è eseguita dall’Orchestra Città di Ferrara, con la direzione di David Crescenzi, e dal Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”, diretto dal maestro di coro Davide Dellisanti per la regia di Matteo Mazzoni. In scena nei ruoli principali il soprano Silvia Pantani, che interpreta Madama Butterfly / Cio-Cio-San, il tenore Francesco Fortes (Benjamin Franklin Pinkerton) e Ilaria Ribezzi (mezzosoprano) nel ruolo dell’ancella Suzuki. Scenografie di Benito Leonori, luci di Ludovico Gobbi e costumi di Patricia Toffolutti. Illustrazioni di Riccardo Cecchetti, assistente alle scene Elisabetta Salvatori. Allestimento di Romanian National Opera di Cluj-Napoca. Madama Butterfly è una produzione Fondazione Pergolesi Spontini, in coproduzione con Teatro Comunale di Treviso e Fondazione Teatro Comunale di Ferrara.