Continua la stagione di San Vito Musica, con un cast d’eccezione e un tema accattivante. “Tu chiamale se vuoi … emozioni” è il titolo del concerto di domenica 31 ottobre (ore 17, Auditorium Comunale di San Vito al Tagliamento) che ospita il clarinettista Fabrizio Meloni (primo clarinetto della Scala) con l’Accademia d’Archi Arrigoni per la direzione di Filippo Maria Bressan. In programma musiche di W.F. Bach, Mozart e Schubert.
San Vito Musica, la Stagione musicale del Comune di San Vito al Tagliamento, per l’undicesimo anno curata dell’Accademia d’Archi Arrigoni, continua domenica 31 ottobre, alle ore 17, all’Auditorium Comunale di San Vito al Tagliamento. Ospite solista è il clarinettista Fabrizio Meloni, primo clarinetto solista dell’Orchestra del Teatro e della Filarmonica della Scala dal 1984 e artista pluripremiato a livello internazionale. Con lui, sul palco, l’Accademia d’Archi Arrigoni e il direttore Filippo Maria Bressan, riconosciuto a livello nazionale e internazionale per la fine sensibilità, che quest’anno ha accettato di accompagnare l’intera stagione come Direttore Ospite.
Il titolo della serata “Tu chiamale se vuoi … emozioni” (che cita con affetto il verso di una canzone di Lucio Battisti), introduce un programma caratterizzato da pagine di grande lirismo e coinvolgimento emotivo: del primogenito di Johann Sebastian Bach, Wilhelm Friedmann, viene eseguita una pagina di grande intensità e coraggio: l’ “Adagio e fuga” in re minore f 65; a seguire il celeberrimo “Concerto” in la maggiore per clarinetto e orchestra di Mozart Kv 622, tra le pagine cameristiche più alte del compositore di Salisburgo. Il finale gioioso è affidato alla Quinta Sinfonia in di bemolle maggiore di Franz Schubert e alla sua musica luminosa e di lirica grazia.
Gli interpreti
Primo clarinetto solista dell’Orchestra del Teatro e della Filarmonica della Scala dal 1984, Fabrizio Meloni è vincitore di concorsi nazionali ed internazionali: ARD Monaco, Primavera di Praga nel 1986. Ha collaborato con solisti di fama internazionale quali Bruno Canino, Alexander Lonquich, Michele Campanella, Heinrich Schiff, Friederich Gulda, Edita Gruberova, il Quartetto Hagen, Myung-whun Chung, Phillip Moll, Riccardo Muti e Daniel Barenboim (quest’ultimo nella veste straordinaria di pianista). Ha tenuto tournée negli Stati Uniti e in Israele con il Quintetto di Fiati Italiano, eseguendo brani dedicati a questa formazione da Berio e Sciarrino (dal 1989 al 1994 ha collaborato intensamente con Luciano Berio). Con il Nuovo Quintetto Italiano, nato nel 2003, ha all’attivo tournée in Sud America e nel Sud Est Asiatico. Ha all’attivo numerose incisioni discografiche di brani per orchestra, quintetti ed ensemble jazz. Ha tenuto corsi al Conservatorio Superiore di Musica di Parigi, a quello della Svizzera Italiana, alla Manhattan School of Music di New York, alla Northeastern Illinois University di Chicago, alla Music Academy di Los Angeles e alle Università di Tokyo e Osaka. È docente inoltre nei corsi di alto perfezionamento presso Accademia Teatro alla Scala, Conservatorio “G. Verdi” di Milano, Accademia Milano Music Master, Associazione Lirico Musicale “Giovani all’Opera” di Roma, e molti altri. Il canale televisivo “Sky Classica” gli ha dedicato i documentari “Notevoli” e “Special sul clarinetto e il suo interprete”. Tra le tantissime incisioni, la più recente è la pubblicazione Wind Concertos di Alexandre Tasman con la Malta Philharmonic Orchestra e un cd con musiche di Stravinskij ed Eötvös con i Solisti del Teatro alla Scala.
Filippo Maria Bressan – che quest’anno accoglie l’invito di essere Direttore Ospite per l’intera stagione dell’Arrigoni – è un direttore “di nobile ed elegante semplicità” (così lo descrisse il Maestro Giulini); figura anticonvenzionale ed eclettica per le sue scelte personali e artistiche, è stato apprezzato e invitato dalle orchestre e dalle strutture di maggior prestigio in Italia (Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice di Venezia, Accademia Chigiana di Siena, la Biennale di Venezia, MiTo Settembre Musica) e ha lavorato con Claudio Abbado, Luciano Berio, Carlo Maria Giulini, Lorin Maazel, Michael Nyman, Arvo Pärt , George Prêtre, Mstislav Rostropovich, Giuseppe Sinopoli, Jeffrey Tate. Ha diretto i più vasti repertori con le principali orchestre italiane e solisti come Antonio Ballista, Rudolf Buchbinder, Bruno Canino, Andrea Lucchesini e molti altri. Grande la sua passione per la musica sinfonico corale, che lo ha portato per molti anni a dedicarsi all’Athestis Chorus & Academia de li Musici, complesso professionale di coro e orchestra con strumenti d’epoca; è stato il più giovane maestro del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma (2000-2002). Ha inciso per Amadeus, Chandos Records, Decca, Deutsche Grammophon, EMI, Virgin.
L’Accademia d’Archi Arrigoni, con il suo direttore artistico Domenico Mason – anche direttore artistico della Stagione San Vito Musica – dal 2009 persegue la missione di formare giovani musicisti nell’ambito della cameristica e della musica orchestrale, proponendo corsi di perfezionamento con docenti di fama provenienti da tutto il mondo e valorizzando i giovani con l’attività in orchestra. L’Accademia, con le sue proposte, dunque, consente a tantissimi nuovi concertisti – prevalentemente di provenienti dal Friuli Venezia Giulia e dal Veneto Orientale – di perfezionarsi e di esibirsi in numerosi concerti (43 sono stati quelli del 2021) affrontando i repertori più diversi, al fianco di direttori e solisti di fama nazionale e internazionale (come nel caso dell’edizione che sta per avviarsi) che arrivano in Friuli Venezia Giulia per la stagione musicale. Un modo, dunque, di valorizzare il territorio (e le sue giovani leve) e di farlo conoscere attraverso l’arte. Fra le attività dell’Accademia spicca anche l’organizzazione del Concorso Internazionale “Il Piccolo Violino Magico” destinato a giovani violinisti fino ai 13 anni.
Il programma
Del geniale secondogenito di Johann Sebastian Bach, Wilhelm Friedemann, è in programma per la serata l'”Adagio e fuga” in re minore f 65. Maestro assoluto della Fuga, organista sapiente (e anche geniale matematico) in questa pagina lascia testimonianza del grande coraggio compositivo, che prende le distanze dalle regole formali comuni e si apre a un linguaggio nuovo, del tutto personale, di grande tensione e intensità.
Il “Concerto” in la maggiore per clarinetto e orchestra Kv 622 di Mozart è l’ultima opera dell’autore per strumento solista e orchestra e porta con sé una grande potenza emotiva: a momenti pacato, a momenti drammatico, nel trattamento melodico del clarinetto il salisburghese tocca alcune delle sue vette creative più alte.
A chiudere il programma è la “Quinta Sinfonia” di Schubert, in si bemolle maggiore D 485: come l’intero corpus delle prime sei sinfonie, la Quinta risente molto delle influenze mozartiane e haydniane, ma lascia comunque già intravedere il lirismo affettuoso, la purezza, l’intimità che caratterizzeranno la poetica schubertiana dell’età matura.
La stagione 2021 di San Vito Musica (nove gli appuntamenti fino a febbraio 2022) prosegue il 14 novembre con il violoncellista Enrico Dindo in un omaggio a Stravinskij e sabato 11 dicembre con un omaggio a Dante (ospiti Angelo Floramo e Davide Pitis).
La rassegna San Vito Musica è organizzata dal Comune di San Vito al Tagliamento per la cura dell’Accademia d’Archi Arrigoni, con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e il riconoscimento del Ministero della Cultura, dell’AIAM Associazione Italiana della Attività Musicali e del CIDIM Comtato Nazionale Italiano Musica.
Per i biglietti e le prevendite, contattare l’Ufficio IAT (tel 0434 843030, mail iat@sanvitoaltagliamento.fvg.it) e per informazioni contattare gli uffici dell’Accademia (tel 0434 876624, mail info.accademiadarchiarrigoni@gmail.com)