In occasione della sedicesima edizione di Segni New Generations Festival, evento internazionale d’arte e teatro rivolto a un pubblico di bambini e bambine, ragazzi e ragazze dai 18 mesi ai 18 anni, in programma a Mantova dal 23 ottobre al 1° novembre 2021, la compagnia Gommalacca Teatro di Potenza presenterà, nella categoria “spettacoli sperimentali e tecnologici”, la sua ultima produzione “Supernove”, spettacolo divulgativo multimediale che celebra l’impegno delle donne nella scienza.
Due gli appuntamenti previsti, entrambi gratuiti. Giovedì 28 ottobre alle ore 15.30, nello Spazio Broletto in Piazza Broletto 6, si svolgerà un laboratorio di creazione multimediale con ragazzi e ragazze dai 14 anni in su, per indagare i temi dello spettacolo: la diffusione della conoscenza libera e accessibile, il contributo delle donne al progresso culturale e scientifico in particolare, i desideri e le domande che l’universo femminile si pone sul futuro e sulla possibilità di avere tutti le stesse opportunità. Venerdì 29 ottobre alle ore 16.30, presso la Loggia del Grano in via Sagnoli, andrà in scena una versione “streetview” di “Supernove”, che potrà essere seguita, oltre che attraverso l’esplorazione dello spazio e la presenza delle performer, anche utilizzando auricolari e cellulari collegati alla piattaforma www.supernove.org.
Ideato da Carlotta Vitale, attrice e direttrice artistica di Gommalacca Teatro, e curato con Miranda Masini e Lavinia Molinari, giovani allieve dei laboratori di ricerca scenica della compagnia, con drammaturgia multimediale e direzione creativa di Andrea Ciommiento, “Supernove” si presenta come il risultato performativo del progetto “Interviste alle SuperNòve” (vincitore del bando Wiki Teatro Libero 2020 di Wikimedia Italia), ispirato da un articolo del portale americano “Business Insider” sulle nove donne più importanti nel mondo Open Source di Linux e indirizzato a raccogliere le biografie e le storie professionali di donne impegnate nell’ambito delle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica).
Un lungo lavoro di ricerca, studio e scrittura, durato da gennaio a settembre di quest’anno, ha portato alla realizzazione dello spettacolo finale. Il percorso di “Supernove” ha visto il suo avvio con un lavoro di co-ricerca, che ha permesso di intervistare donne attive nel campo scientifico in tutto il mondo, utilizzando solamente i social. Le interviste raccolte prevedevano una serie di domande sviluppate come metafora degli stadi di trasformazione delle stelle. All’indagine sulle donne-scienziate del nostro tempo si è affiancata una raccolta di storie lontane nel tempo e nello spazio sulle donne-scienziate rimaste nella storia. Da Ipazia a Margherita Hack, una costellazione di supernove capaci di “esplodere” in tutta la loro luminosità e il loro talento.
Tutti i contenuti raccolti durante la ricerca sono stati rielaborati in modalità interattiva dal drammaturgo Andrea Ciommiento, esperto di creazione performativa e mediazione artistica, che ha coinvolto un gruppo di ragazzi e ragazze di età compresa tra i 14 e i 20 anni in esercizi creativi di narrazione con l’impiego di dispositivi digitali. Questo percorso ha portato a un’esplorazione emotiva, intima e intensa, nella vita di una ideale ragazza che sogna di diventare una ricercatrice e che attraversa diverse fasi di consapevolezza, fino a costruire una narrazione multimediale che si sviluppa attraverso tre postazioni video, tre performer e tre storie intrecciate tra loro sulle tematiche prese in esame.