Una notte di freddo e di pioggia. A Le Havre, in Normandia. Una donna entra in un commissariato. C’è un vecchio commissario che sta per andare in pensione. La donna viene ad autodenunciarsi. Ha ucciso il marito dieci anni prima.
Lo ha spinto giù dal balcone, undicesimo piano. La legge di gravità è ineludibile. Nove e ottantuno metri al secondo. Ma la legge di gravità dell’essere “esseri umani” qual è?
Alla legge fisica di gravità non si può sfuggire.
Ma a quella metafisica? A quella dell’essere umano?
La legge non misurabile dell’amore, del dolore, della rabbia, del senso di colpa, del fallimento, della incertezza dell’essere, non è meno ineluttabile dei nove e ottantuno metri al secondo. L’uomo cade nella vita. Cade nel suo dolore, come cade nella felicità e nel successo. L’uomo cade, precipita nel fallimento (da fallere, cadere) e fa male.
In una notte freddissima un uomo e una donna prendono coscienza delle loro cadute. Ma vivere forse è la presa di coscienza dei propri “dolorosi” fallimenti.
Gabriele Lavia
ORARI SPETTACOLO: Martedì 2/11- Mercoledì 3/11 ore 21.00- Giovedì 4/11 ore 17.00- Venerdì 5/11- Sabato 6/11 ore 21.00- Domenica 7/11 ore 17.00-
Martedì 9/11 ore 21.00- Mercoledì 10/11 ore 19.00- Giovedì 11/11 ore 17.00- Venerdì 12/11 ore 21.00- Sabato 13/11 ore 17.00 e ore 21.00- Domenica 14 /11 ore 17.00
Effimera presenta
GABRIELE LAVIA FEDERICA DI MARTINO
LE LEGGI DELLA GRAVITÀ
Atto unico dal romanzo di Jean Teulé “Les lois de la gravité”
con :Enrico Torzillo
scene Alessandro Camera
costumi Andrea Viotti
musiche Antonio Di Pofi
adattamento e regia GABRIELE LAVIA