Le parole ci caratterizzano come esseri umani: con le parole descriviamo mondi, scopriamo nuove cose, definiamo noi stessi e gli altri. E saranno proprio le parole, quelle dette, non dette, quelle travisate, quelle sussurrate e quelle urlate, le protagoniste dell’incontro dal titolo “Trasportando parole”, previsto per venerdì prossimo, 22 ottobre alle 18 all’interno del percorso “Madre Terra” del Teatro Cristallo, Caritas e Centro per la pace di Bolzano. A raccontarci l’uso delle parole sarà la scrittrice Elvira Mujčić, scrittrice bosniaca e traduttrice, che dialogherà con Barbara Gramegna, insegnante bolzanina. L’incontro si terrà nella sala Giuliani del Centro Culturale Cristallo, in via Dalmazia 30 a Bolzano ed è ad ingresso libero con prenotazione obbligatoria e green pass.
Venerdì sera al Cristallo in calendario ci sarà l’iniziativa “Trasportando parole”, un viaggio-conversazione con Elvira Mujčić – scrittrice, traduttrice, studiosa – su quanto e come le parole dette, non dette, travisate, scappate, ci caratterizzino come esseri umani. L’appuntamento rientra nell’ambito del percorso “Madre Terra” del Teatro Cristallo, di Caritas Bolzano-Bressanone e del Centro per la pace di Bolzano e vuole offrire una chiave di lettura della realtà attuale, partendo dalle parole che si utilizzano nell’ambito del fenomeno migratorio. Elvira Mujčić, nata 41 anni fa in Serbia e vissuta tra Bosnia, Croazia ed Italia, è una scrittrice e traduttrice italo-bosniaca laureata in Lingue e Letterature straniere. Come scrittrice ha pubblicato diversi romanzi, tra cui “Al di là del Caos”, “E se Fuad avesse avuto la dinamite”, “La lingua di Ana”, “Dieci prugne ai fascisti” . Con il suo lavoro di traduzione invece ha reso possibile la pubblicazione in italiano de “Il letto di Frida” di Slavenka Drakulić (Baldini Castoldi Dalai), “Il nostro uomo sul campo” di Robert Perišić (Zandonai editore) e “Il dono d’addio” di Vladimir Tasić (Zandonai editore). Ha curato la traduzione del cartone animato “Draw not War” e del documentario “La periferia del nulla” di Zijad Ibrahimović (Ventura Film). È coautrice dello spettacolo teatrale “Ballata per un assedio” debuttato al Festival Teatrale Borgio Verezzi (2010). Per Chiassoletteraria 2013 ha scritto lo spettacolo “I quaderni di Nisveta”.
Molto consenso e altrettanto “rumore” aveva suscitato il suo libro, uscito nel 2019, “Consigli per essere un bravo immigrato” che parla di lingua e di migrazione e, quindi, di movimento e di cambiamento, di nuovi inizi. Le parole non solo sono portatrici di significato, ma conducono in un altro tempo, in un altro luogo; per questa ragione chi traduce, continua a viaggiare, trasportando parole. Le parole migrano alla ricerca di nuovi significati e assumendo il rischio di perdere di significato. Ma senza lingua e senza parola, si rischia l’invisibilità, che si fa discriminazione prima, ed esclusione poi.
L’incontro con la Mujčić sarà moderato dall’insegnante bolzanina Barbara Gramegna ed è gratuito. Per accedere alla sala Giuliani è necessario esibire il green pass e prenotare il proprio posto alla serata, o presso la cassa del Teatro Cristallo oppure online, cliccando sul sito www.teatrocristallo.it