Per chi volesse dare suono alle parole ‘romanticismo’ e ‘passione’ Arcadi Volodos è il pianista perfetto. Tecnica, virtuosismo, poesia, musicalità eccelsa si intrecciano in questo interprete che è considerato uno dei più prestigiosi al mondo. In recital per la stagione da camera dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia lunedì 29 novembre ore 20.30) il pianista russo festeggia i venti anni dalla prima collaborazione con l’istituzione romana.
Come di consueto per i ‘numeri uno’ della musica, Volodos ha vinto prestigiosi premi e riconoscimenti della critica (diversi Gramophone Award, Classical Award, Diapason d’Or, ha un repertorio vastissimo, ma quello che colpisce l’ascoltatore è la capacità di cesellare i suoni e la sua espressività fuori dal comune che rende ogni brano unico. Sin dalla Sonata D. 850 di Schubert, primo brano in programma, le eccezionali doti di Volodos saranno evidenti nell’alternanza tra l’agilità virtuosistica e brillante del primo movimento e del Rondò finale e il tono meditativo del secondo movimento. Pura poesia infine le Kinderszenen op. 15 che traduce in suoni e colori un mondo poetico e delicato prima di tornare al fuoco e al dinamismo della Fantasia, tra le più affascinanti composizioni del pianismo schumanniano.
Arcadi Volodos, nato a San Pietroburgo, ha studiato pianoforte al Conservatorio della sua città perfezionandosi in seguito con Galina Egiazarova al Conservatorio di Mosca e successivamente a Parigi e Madrid. Sin dal debutto a New York nel 1996, ha lavorato con le maggiori orchestre tra cui Berliner Philharmoniker, Israel Philharmonic, Philharmonia di Londra, New York Philharmonic, Münchner Philharmoniker, Royal Concertgebouw, Staatskapelle Dresden, Orchestre de Paris, Leipzig Gewandhausorchester, Zürich Tonhalle Orchestra, Boston e Chicago Symphony. Numerose le collaborazioni con i più importanti direttori tra cui Myung-Whun Chung, Lorin Maazel, Valery Gergiev, James Levine, Zubin Mehta, Seiji Ozawa, Jukka-Pekka Saraste, Paavo Järvi, Christoph Eschenbach, Semyon Bychkov e Riccardo Chailly. I recital per pianoforte sono sempre stati al centro della vita artistica di Volodos che si esibisce regolarmente nelle più prestigiose sale da concerto europee. Il suo repertorio include i grandi classici della tradizione pianistica assieme a opere meno note di Mompou, Lecuona e de Falla. Nel 1999 il disco del suo debutto alla Carnegie Hall di New York (Sony Classical) è stato premiato con il Gramophone Award. Da quel momento ha inciso numerosi altri album, tutti accolti calorosamente dalla critica internazionale, tra i quali spiccano “Volodos-Schubert, solo piano works”, “Rachmaninov Concerto n. 3”, “Čajkovskij Concerto n.1” e “Volodos Plays Listz” vincitore di numerosi premi discografici. Del 2010 è il cd/dvd “Volodos in Vienna” al quale ha fatto seguito l’album “Volodos Plays Mompou”, vincitore del Gramophone Award e dell’Echo Preis. Sempre di Sony Classical l’album “Volodos Plays Brahms” che è stato immediatamente considerato punto di riferimento nel panorama musicale e premiato con tre fra i maggiori premi discografici: Edison Classical Award, Diapason d’Or e Gramophone Award 2018. A ottobre 2019 Sony Classical ha pubblicato Volodos Plays Schubert dedicato alla Sonata in la maggiore D 959 e ai Minuetti D 334, D 335 e D 600 che nel 2020 ha ricevuto il premio Edison Classical Award.
Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
lunedì 29 novembre ore 20.30
Arcadi Volodos pianoforte
Schubert Sonata D. 850
Schumann Kinderszenen op. 15
Fantasia op. 17
Biglietti da 18 a 38 euro
Giovani under30 riduzione del 25% sul prezzo dei biglietti