“Atlante linguistico della Pangea” mette in scena un pensiero sulle relazioni umane e l’incomunicabilità con una mappa di vocaboli senza traduzione dal mondo
Nel mondo esistono “parole intraducibili”, concetti complessi raccolti in vocaboli unici che non esistono in altri idiomi. Spetta ad “Atlante linguistico della Pangea“, lo spettacolo ideato e diretto da Sotterraneo, raccontare l’impossibile sabato 6 novembre alle 21. Il secondo appuntamento di Terrestri 2021-2022, la stagione delcontemporaneo al Teatro Astra curata dal Centro di Produzione Teatrale La Piccionaia per il Comune di Vicenza con il sostegno del Ministero della cultura e della Regione del Veneto, mette in scena “una mappa delle parole intraducibili da tutto il mondo”. Decine di vocaboli, universali e culturospecifici al tempo stesso, in un dialogo online con altrettanti parlanti madrelingua sul significato e l’uso di queste parole nella cultura di provenienza: in lingua inuktitut, la parola iktsuarpok significa “il senso di aspettativa che ti spinge ad affacciarti ripetutamente alla porta per vedere se qualcuno sta arrivando”; in giapponese tsundoku significa “impilare un libro appena comprato insieme agli altri libri che prima o poi leggerai”; in bantu la parola ubuntu significa “posso essere una persona solo attraverso gli altri e con gli altri”.
Brevi “lezioni di intraducibilità”, divenute la traccia di un’opera che ha per protagoniste le parole stesse, trasformando un piccolo dizionario in una sorta di drammaturgia atipica. La scrittura di Daniele Villa e l’interpretazione di Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati e Giulio Santolini propongono una sorta di equivoco culturale. Un atteso ritorno all’Astra quello della compagnia formatasi a Firenze nel 2005 come gruppo di ricerca teatrale composto da un nucleo autoriale fisso cui si affianca un cluster di collaboratori che variano a seconda dei progetti, cresciuta negli anni attraverso la ricerca di un linguaggio proprio sempre più potente e originale, vincitrice del Premio Ubu Spettacolo dell’anno (2018) per Overload. Ogni lavoro del gruppo, infatti, “è una sonda lanciata a indagare le possibilità linguistiche del teatro, luogo a un tempo fisico e intellettuale, antico e irrimediabilmente contemporaneo”, spiega la compagnia nella propria biografia. “Con opere trasversali e stratificate nella ricerca su forme e contenuti, Sotterraneo si muove attraverso i formati – dallo spettacolo frontale al site-specific passando per la performance – focalizzando le contraddizioni e i coni d’ombra del presente, secondo un approccio avant-pop che cerca di cantare il nostro tempo rimanendo in equilibrio fra l’immaginario collettivo e il pensiero più anticonvenzionale, considerando la scena un luogo di cittadinanza e gesti quotidiani di cultura che allenano la coscienza critica del pubblico, destinatario e centro di senso di ogni nostro progetto”.
“Atlante linguistico della Pangea” è “attraversato dall’impossibilità di dar corpo ad alcuni concetti a causa delle limitazioni Covid, che da pure restrizioni si trasformano in una risorsa scenica in grado di mettere in campo un pensiero sulle relazioni umane e l’incomunicabilità, ora che la nostra specie è posta di fronte alla necessità di cooperare davvero su scala globale”.
Un’ulteriore proposta per gli spettatori curiosi di Astraclub, che di volta in volta si ritrovano ad approfondire in un percorso guidato i temi proposti dagli spettacoli in programma. Un’iniziativa che mantiene vivo il rapporto con il pubblico, in un dialogo costante, obiettivo da sempre al centro delle proposte di La Piccionaia.
I biglietti sono in vendita al costo di 15 euro per l’intero, 12 euro per il ridotto e 10 euro per i gruppi con minimo dieci persone
Un aiuto per ripartire!
Il Teatro Astra riprende la sua attività dopo essere stato chiuso per parecchi mesi a causa dell’emergenza Covid-19. Una chiusura che ha messo in seria difficoltà tutto il mondo dello spettacolo, che lavora costantemente davanti e dietro le quinte. È possibile contribuire alla ripartenza, per riprendere tutti insieme a dare vita al teatro con progetti e attività rivolti alla comunità, acquistando un “biglietto sostenitori” (al costo di 25 euro) con il quale ricevere la stampa d’artista “I wish I could kiss”, numerata e in edizione limitata, autografata da Stefano Questorio, immagine su polaroid simbolo della rassegna.
Informazioni per il pubblico: Ufficio Teatro Astra, Contrà Barche 55 – Vicenza; telefono 0444 323725,info@teatroastra.it, www.teatroastra.it.
Per verificare la disponibilità di parcheggi limitrofi consultare il sito http://www.aimmobilita.it/it/mobilita/auto.