La pianista acclamata e premiata in tutto il mondo per la forte personalità delle sue interpretazioni e il suo virtuosismo torna al Teatro Regio con un programma dedicato a Fryderyc Chopin, Claude Debussy e Igor Stravinsky.
Acclamata in tutto il mondo per la grande personalità delle sue interpretazioni e il suo impeccabile virtuosismo, Beatrice Rana torna sul palcoscenico del Teatro Regio di Parma, domenica 28 novembre 2021, ore 20.30, per la stagione concertistica 2021-2022, realizzata da Società dei Concerti di Parma in collaborazione con Casa della Musica e con il sostegno di Chiesi.
Fresca del debutto con la Boston Symphony Orchestra e della pubblicazione per Warner Classic del CD interamente dedicato a Chopin, con gli Studi op. 25 e i Quattro Scherzi, Beatrice Rana eseguirà al Teatro Regio un programma composto da brani cardine del suo repertorio: è proprio il romanticismo raffinato e rivoluzionario dei Quattro Scherzi di Fryderyc Chopin ad aprire il programma della serata, che, passando per il primo libro degli Études di Claude Debussy, chiuderà il suo percorso con le sfavillanti pagine dall’impronta orchestrale dei Trois mouvements de Petrouchka di Igor Stravinsky, trascrizione per pianoforte del balletto omonimo che il compositore stesso realizzò per il pianista Arthur Rubinstein, anch’essi oggetto di incisione in un premiatissimo CD pubblicato nel 2019.
Un programma che “gioca con cose che non sono ciò che sembrano”, scrive il musicologo Giuseppe Martini. “Lo Scherzo di Chopin non è lo Scherzo di Beethoven, gli Studi di Debussy non sono Studi ma esercizi d’immaginazione e i pezzi dal balletto Pétrouckha non sono balletto ma una ribalta per pianisti. E comunque, se Chopin si confronta con Beethoven per contraddirlo, Debussy si confronta con Chopin per omaggiarlo: per entrambi negli Studi il fondamento musicale deve prevalere sul problema esecutivo. E anche gli Études di Debussy non sono ciò che sembrano, il quinto è una parodia di valzer, il terzo un ensemble di percussioni metalliche, il primo la caricatura dei vecchi didatti pianistici inutilmente stakanovisti. Siamo nel 1915, anno devastante per il mondo: quei suoni sono marionette flaccide al funerale di una civiltà. La differenza con la marionetta Pétrouckha è che Pétrouckha fa parte di una tradizione popolare, russa in questo caso, che prende vita in una dimensione fiabesca con una prepotenza che lo porterà a farsi ammazzare. Il balletto di Stravinsky è del 1911, la trascrizione per piano dei tre episodi del 1922. In mezzo c’è stata la devastazione del mondo, e ora la marionetta è resuscitata sotto le spoglie del vecchio Liszt che suona il piano come se fosse un’orchestra di music-hall”.
Beatrice Rana ha scosso il mondo della musica classica internazionale nel 2013, con la vittoria della medaglia d’argento e del “premio del pubblico” al Van Cliburn International Piano Competition. Da allora si esibisce nelle sale da concerto e nei festival più rinomati al mondo, tra cui il Konzerthaus e il Musikverein di Vienna, la Berlin Philharmonie, il Concertgebouw di Amsterdam, il Lincoln Center e la Carnegie Hall di Amsterdam, la Tonhalle di Zurigo, la Wigmore Hall di Londra, La Roque d’Anthéron Festival, la Walt Disney Hall e la Hollywood Bowl di Los Angeles, il Kennedy Center di Washington DC. Collabora con direttori d’orchestra del calibro di Yannick Nézet-Séguin, Antonio Pappano, Fabio Luisi, Riccardo Chailly, Paavo Järvi, Valery Gergiev, Yuri Temirkanov, Gianandrea Noseda, Vladimir Jurowski, Gustavo Gimeno, Jun Märkl, Zubin Mehta e con orchestre quali la Royal Concertgebouw Orchestra, la London Philharmonic Orchestra, l’Orchestre de Paris, la Royal Stockholm Philharmonic Orchestra, la Toronto Symphony Orchestra, la BBC Symphony Orchestra, la Seoul Philharmonic, l’Orchestre National de France, la Tonkünstler Orchester, l’Orchestra Sinfonica di Lucerna, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica della RAI, la Filarmonica della Scala, la Filarmonica di San Pietroburgo e molte altre. Le sue incisioni discografiche, in esclusiva per Warner Classic, hanno ricevuto premi e riconoscimenti internazionali. L’incisione delle Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach, nel 2017, elogiata dai critici di tutto il mondo e premiata come “Young Artist of the Year” ai Gramophone Awards e “Discovery of the year” agli Edison Awards, rappresenta una pietra miliare nella sua carriera. Nel 2017 Beatrice Rana ha fondato il Festival di musica da camera “Classiche Forme” nella sua città natale, Lecce, in Puglia. Il Festival è diventato uno dei più importanti eventi estivi italiani. Dal 2020 è direttore artistico dell’Orchestra Filarmonica di Benevento.
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La Stagione del Teatro Regio di Parma è realizzata grazie al contributo di Comune di Parma, Parma Capitale Italiana della Cultura 2021, Ministero della Cultura, Reggio Parma Festival, Regione Emilia-Romagna. Major partner Fondazione Cariparma. Main partners Chiesi, Crédit Agricole. Main sponsor Iren, Barilla. Sponsor Unione Parmense degli Industriali, Dallara, Opem. Sostenitori GHC Garofalo Health Care, Poliambulatori Dalla Rosa Prati, Glove ICT, CePIM, Oinoe, La Giovane, Agugiaro&Figna, Sicim, Mutti, Parmalat, Colser, Parmacotto, Grasselli. Legal counselling Villa&Partners. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Advisor AGFM. Hospitality Partner Novotel. Con il contributo di Ascom e Ascom Confcommercio Parma Fondazione, Camera di Commercio di Parma Fondazione Monte Parma. La Stagione Concertistica è realizzati da Società dei Concerti di Parma, con il sostegno di Chiesi, in collaborazione con Casa della Musica. ParmaDanza è realizzata in collaborazione con Arci Caos. Il Concorso Voci Verdiane è realizzato in collaborazione con Comune di Busseto, Verdi l’Italiano. Radio Ufficiale Radio Monte Carlo. Sostenitori tecnici Azzali editori, De Simoni, Milosped, MacroCoop, IgpDecaux, Cavalca, Graphital. Il Teatro Regio di Parma aderisce a Fedora, Opera Europa, Operavision, Emilia taste, nature, culture.