Voci, ritratti e ricordi della campagna toscana del ‘900
da un’idea di Beppe Ghiglioni
adattamento e regia di Rita Serafini
con Stefano Acciarino, Fabio Cabras, Barbara Danzè, Michele Fabbri, Sandra Morgantini,
Rita Serafini, Laura Settesoldi, Valeria Vitti
Musiche: Lisetta Luchini – Marta Marini
C’era un tempo in cui nelle campagne toscane usava “andare a veglia”. Niente veniva avanti al lavoro dei campi. Eppure nei giorni di festa, o alla sera dopo aver faticato tutto il giorno, nelle casupole annerite dal fumo, o sull’aia, si ritrovavano insieme tutta la famiglia “colonica”, i garzoni stagionali, alcuni amici delle coloniche vicine e veniva dato libero sfogo alla passione per la poesia, il canto, il gioco, il ballo. Era un intrattenimento familiare, buono a riempire le serate.
Così si è tramandato il teatro popolare toscano, fatto di Maggi, Befanate, Contrasti, Testamenti e Bruscelli, un teatro non scritto ma trasmesso a viva voce di padre in figlio, un ricordo che poco a poco va scomparendo.
Il desiderio di recuperare per non dimenticare questa cultura così profonda e genuina è stata la molla per la realizzazione di un testo che spazia fra contrasti in ottava rima, piccoli testi tratti da fonti letterarie della tradizione o storie personali, citazioni di classici, il tutto vivacizzato dalla tipica arguzia toscana. Fanno da filo conduttore dello spettacolo filastrocche, stornelli e canti popolari tipici della tradizione toscana.
Un bozzetto nostalgico del “come eravamo”, un affresco di un tempo dove la vita scorreva con ritmi e tempi decisi dalla natura, e la televisione non era ancora arrivata…Un album di foto ingiallite dal tempo, sfogliato al suono di canti e musiche che trasportano gli spettatori in un mondo ormai perduto.