Grande successo a Roma del “Dinosaur Show Live Experience”: in scena tre giganti a grandezza naturale, prodigi della tecnologia “animatronic”. Ora la tournée in tutt’Italia
Uno spettacolo unico, diverso da tutti gli altri. Spiritoso, coinvolgente (i bambini urlano di gioia dall’inizio alla fine, divertendosi come matti), con un intento didattico ed educativo incisivo ma leggero. E già questo varrebbe il prezzo del biglietto. Ma c’è qualcosa che nessun altro spettacolo ha: i dinosauri. Bestioni a grandezza naturale, riprodotti fedelmente, che grazie a sofisticate tecnologie si muovono sul palco e sembrano vivi, con espressioni e atteggiamenti del tutto realistici, attori come gli altri. “Dinosaur Show”: così si chiama lo spettacolo andato in scena nel fine settimana del 13-14 novembre al Teatro Italia di Roma. Ed è stato un successo: sala strapiena e applausi a non finire.
Al “Museo mondiale dei dinosauri” c’è grande fermento: lo scienziato Gregor (pazzoide e con i bianchi capelli dritti come tutti gli scienziati) è in attesa di un famoso “paleontologo dalla Germania”. Lo studioso porta con sé una “tavola del tempo”, che permetterà a questi enormi rettili dell’era mesozoica di tornare alla vita. Ma prima bisogna risolvere un enigma, brillantemente decifrato dal nostro paleontologo. E così accade il miracolo: sulla scena ecco apparire il triceratopo e il velociraptor, il brontosauro Brontolina, il tyrannosaurusrex e i suoi cuccioli, il petosauro e il gigantesco megaraptor. E c’è di più: a un certo punto comparirà anche la “macchina per costruire i dinosauri”, fornita di verdi raggi laser che, proiettati sulla sala, scateneranno l’entusiasmo dei bambini.
Lo spettacolo è davvero molto divertente, grazie alla straordinaria vis comica della compagnia (Flavio Colombaioni, Clay Vitali e Gianna Stramaccioni), che non risparmia gag e battute. Ma la grande curiosità è tutta per i dinosauri: macchine a grandezza naturale, costruite in gommapiuma e stoffa su uno scheletro d’acciaio, pesanti circa 40 chili e guidate all’interno da un operatore (di cui vediamo solo le gambe, comunque camuffate da zampe del dinosauro) con telecamera, monitor e joystick per guidarne i movimenti. Un prodigio della tecnologia “animatronic” (la disciplina che unisce anatomia, robotica, meccanica e teatro di figura per creare pupazzi con caratteristiche realistiche), che la compagnia ha importato dagli Stati Uniti, dove sono largamente usati nel cinema o nei parchi a tema.
Lo spettacolo sarà ora portato in tournée in tutta Italia. Sabato 20 novembre sarà al Teatro San Raffaele (via di San Raffele 6) di Roma (ore 15.30 e 18); domenica 21 ancora a Roma, presso il Teatro Torregrossa di Acilia (via di Macchia Saponara 106), sempre con doppio spettacolo (ore 11 e 16.30). Poi la compagnia si sposta in Toscana: sabato 27 al Teatro Sala Shalon di Prato (via delle Gardenie 2, orari: 11, 15.30 e 18); domenica 28 al Cinema Teatro Odeon di Ponsacco, in provincia di Pisa (via dei Mille 1, orari: 11 e 16.30); sabato 4 dicembre al Teatro Vittoria Manzoni di Massarosa, in provincia di Lucca (via Vittoria Manzoni 99, orari: 15.30 e 18); domenica 5 dicembre al Teatro Il Momento di Empoli (via del Giglio 59, orari: 11 e 16.30).