Per la stagione di Fertili Terreni Teatri, la Compagnia Tedacà presenta una nuova produzione, uno spettacolo scritto e interpretato da Albero Lupo, in scena insieme a Tiziana Irti, per la regia di Simone Schinocca.
Il teatro è gremito, la scenografia in pannelli trasparenti campeggia sul palco come monoliti avveniristici e quando lo spettacolo inizia si animano con la sicura e precisa gestualità dei due attori, personaggi catapultati in un mondo futuro in cui la vecchiaia è bandita e quando il sistema computerizzato decreta che una persona è diventata anziana viene indotta all’auto-annullamento. In questa ipotetica società si lavora per produrre e si produce per consumare, senza più spazio alla vita e al rispetto della stessa, ma solo con l’obiettivo di smuovere gli ingranaggi di un sistema che non ritiene giusto che possa continuare a sopravvivere una persona che consuma senza produrre, parassiti retaggio del passato. E’ da questa cinica e spietata visione del futuro che emerge, per contrasto, pian piano nel cuore degli spettatori la consapevolezza della vecchiaia come età del rispetto, del riposo, ma anche dell’azione e della progettualità, un’età preziosa in cui saperi, abilità e ricordi diventano il tesoro della generazione successiva. La drammaturgia incede con dolce lentezza all’inizio per poi impennarsi nel punto di incrinatura in cui d’improvviso avviene l’irreparabile. Le convinzioni si ribaltano, le visioni superficiali e sterili scompaiono, lasciando il posto ad una nitida visione: la vecchiaia è un’età dorata in cui si ricomincia una nuova vita. Uno spettacolo che inizia con scoppiettante ironia per poi divenire un dramma che sfocia in un finale catartico, lasciando gli spettatori in un groviglio di emozioni ed un’illuminazione finale.
Giovinezza Obbligatoria
di Andrea Lupo
regia Simone Schinocca
con Andrea lupo e Tiziana Irti
scene e costumi Giancarlo Gentilucci
disegno luci Daniela Vespa
Produzione Teadacà, Teatro delle Temperie, Arti e Spettacolo in collaborazione con Fertili Terreni Teatro