Cinque spettacoli per una grande avventura dello spirito:
TEATRO DEI VENTI, MANIACI D’AMORE, FABRIZIO PUGLIESE,
JACOB OLESEN E GIOVANNA MORI, BRIBUDE TEATRO
A Milano dal 17 novembre al 9 gennaio va in scena al Teatro Oscar I TEATRI DEL SACRO, il Festival dedicato alla spiritualità che torna per la settima edizione con una rassegna di tre tra i più significativi spettacoli premiati nelle precedenti edizioni: L’ACQUASANTISSIMA di Fabrizio Pugliese (17 novembre), OIBO’ SONO MORTO con Jacob Olesen e Giovanna Mori (25 novembre) e IL DESIDERIO SEGRETO DEI FOSSILI DI MARE de I Maniaci d’Amore (2 dicembre), a fianco di due nuove produzioni, selezionate attraverso un bando pubblico per residenze artistiche e che debutteranno in prima nazionale: MATERIALI PER LA MORTE DELLA ZIA di Bribude Teatro (17 dicembre) e POLITTICO DELLA FELICITA’ del Teatro dei Venti (9 gennaio).
Nel programma risiede tutta la filosofia che da sempre anima I Teatri del Sacro: sostegno alle compagnie, circuitazione e ricerca di nuovi spettacoli che raccontino le inquietudini del tempo presente. Nel 2021 per la settima edizione (il festival è biennale) I Teatri del Sacro approda a Milano grazie all’incontro con la storica compagnia de Gli Incamminati, inaugurando una piccola, ma tenace, alleanza artistica e produttiva con il progetto di De Sidera al Teatro Oscar, sempre nel segno di un dialogo profondo fra l’azione teatrale e la ricerca spirituale.
Si rinnova poi la collaborazione con La Casa dello Spettatore, associazione che cura da anni la formazione del pubblico attraverso dei percorsi di visione creati intorno ai temi degli spettacoli. In occasione della settima edizione de I TEATRI DEL SACRO chi vorrà potrà gratuitamente seguire i laboratori dedicati allo spettatore iscrivendosi alla mail info@casadellospettatore.it .
I Teatri del Sacro è prima di tutto un’avventura artistica e culturale dedicata alle intersezioni contemporanee fra il teatro, la tensione spirituale e le inquietudini della ricerca religiosa. Dal 2009 ad oggi il Festival ha prodotto oltre 100 nuovi spettacoli sostenendo direttamente le compagnie sia nella fase di creazione, che nel debutto che nella successiva circuitazione. Un progetto che ha segnato profondamente la scena nazionale, grazie alla scelta di affrontare il tema del sacro nella sua accezione più ampia, senza dogmatismi e senza vincoli dottrinali e grazie anche al fatto di essere da sempre aperto a tutti i linguaggi della scena: dalla prosa alla danza, dal teatro di figura all’opera musicale.
“Un orizzonte di senso che – ha dichiarato Fabrizio Fiaschini, Direttore Artistico de I Teatri del Sacro – in questi tempi così drammaticamente segnati dalla fragilità e dalla vulnerabilità, si pone come impegno etico, oltre che estetico, in una dimensione di ascolto e di prossimità che vede il teatro come veicolo artistico di cura della persona e della comunità“.
GLI SPETTACOLI VINCITORI DELLE SCORSE EDIZIONI
La rassegna si apre con L’Acquasantissima, di e con Fabrizio Pugliese, per la prima volta a Milano il 17 novembre. Lo spettacolo, trionfatore della sesta edizione de I Teatri del Sacro, è frutto di un lavoro di ricerca durato anni sulle dinamiche sotterranee che muovono i boss della ‘ndrangheta. In scena è proprio uno di loro a prendere la parola: Salvatore, un uomo freddo e rigoroso che ogni mattina va a messa, devotissimo a San Michele Arcangelo, sanguinario guardiano di una sua sconvolgente e ineluttabile legge morale che pretende di essere la vera interpretazione della parola di Dio. Fabrizio Pugliese con raggelante maestria inchioda lo spettatore con il solo sguardo, racconta -con la placidità del predatore che gioca con la vittima- la legge dell’Onorata Società, e ci conduce in un mondo dove i killer si confessano dopo aver ucciso, i boss pregano sulle tombe di persone da loro stessi “abbattuti”, perché, dicono, erano loro stessi responsabili della propria morte, un mondo dove si compiono antichissimi riti di affiliazione invocando la protezione della Madonna di Polsi, dove si commissionano stragi inviando santini. Uno spettacolo imperdibile, che colpisce dritto al cuore e che svela un mondo nascosto, crudele e spaventoso come solo il vero potere può essere.
Il secondo spettacolo, in scena il 25 novembre, è il poetico, surreale e divertentissimo Oibò son morto, con Jacob Olesen e Giovanna Mori. Liberamente tratto da due romanzi di autori scandinavi Jan Fridegard e Arto Paasilinna, lo spettacolo racconta con ironia cosa succede quando “la signora morte” ci viene a prendere, di cosa succede dopo, insomma, di cosa c’è nell’aldilà. Un uomo e una donna muoiono lo stesso giorno e si ritrovano sospesi in un immaginario luogo di passaggio tra la vita terrena e l’eternità assoluta. Comincia così una storia d’amore, la storia di due anime che guardano al loro passato con stupore e struggimento e al loro futuro senza possibilità di costruzione, ma intanto “vivono” quel presente. Oibò sono morto è una riflessione sul senso della vita. Sul superamento della paura attraverso la fede nella vita.
Il 2 dicembre Il desiderio segreto dei fossili di mare scritto e interpretato dai Maniaci d’Amore è il terzo spettacolo in programma. Un muro cinge Petronia, il paese di pietra in cui vivono le sorelle Pania e Amita. Il muro serve a proteggere gli abitanti. Gli abitanti sono 73, da sempre. Nessuno nasce e nessuno muore a Petronia, perché nel paese di pietra non c’è acqua dunque non c’è vita. Pania da quando ha memoria aspetta un bambino che non partorirà mai. Amita, l’unica donna in paese rimasta senza marito, spaiata, sogna l’amore che non incontrerà mai. Un giorno però un personaggio di una serie tv scivola oltre lo schermo, in carne e ossa. Si chiama Jhonny Water, è un marinaio e porta con sé l’acqua. L’equilibrio del paese si inclina. Le cose iniziano ad accadere. Gli abitanti di Petronia scoprono le passioni, la vendetta, la colpa, i desideri, la gioia. La vita erompe. Ed è tutta colpa dello straniero venuto dal mare. Il desiderio segreto dei fossili di mare è un testo divertente, crudo, lieve e durissimo. Una riflessione sulla paura del diverso, la paura della vita, la paura del divino.
I DEBUTTI IN PRIMA NAZIONALE
Il 17 dicembre al teatro Oscar il debutto nazionale di Materiali per la morte della zia di Bribude Teatro, uno spettacolo che attraverso nove quadri scenici racconta il complesso macchinario sociale, burocratico ed economico moderno del mercato libero delle onoranze funebri, fatto di campagne marketing e funerali alternativi. A questo si contrappone la sorte riservata agli insepolti: immigrati dall’identità sconosciuta, senzatetto, defunti di cui nessuno può occuparsi.
Chiude I TEATRI DEL SACRO il 9 gennaio in prima nazionale Polittico della felicità, il nuovo lavoro della compagnia modenese Teatro dei Venti. Nato in un tempo difficile e di grande smarrimento, Polittico della Felicità è un appello alle quattro virtù cardinali, la cui voce assume la forma della poesia per interrogarci, spronarci, indicarci delle possibili vie verso una vita piena e più luminosa.
I Teatri del Sacro compone così una costellazione di spettacoli che, sotto la luce di diverse stelle, delinea la scia luminosa e inaspettata di una domanda del sacro che attraversa il segreto delle nostre inquietudini e dei nostri desideri quotidiani.
INFO E BIGLIETTI:
DESIDERA TEATRO OSCAR
tel. +39 334-8851004
I TEATRI DEL SACRO
tel. +39 389-5852300
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biglietteria@oscar-desidera.it
La biglietteria apre da 1 ora prima l’inizio dello spettacolo
BIGLIETTERIA ONLINE
Biglietti e abbonamenti
INTERO 18 € | RIDOTTO* 15 € | RIDOTTO ** 10 €
*Under 30, over 65
**Studenti universitari e scuole di teatro con di tesserino, famiglie, possessori deSidera card, partecipanti laboratorio La Casa dello Spettatore. Biglietto acquistabile solo in biglietteria del teatro.