Il cantautore scrive di Ale che ripensa ai brevi momenti di serenità trascorsi con la sua amica Sara. Sara è una delle tante, tantissime donne bloccate in un rapporto violento col partner, una relazione che logorandola giorno dopo giorno, gesto dopo gesto, parola dopo parola, la porta, disperata, all’idea di mettere in atto quel folle gesto più volte sognato e vissuto come unica via di fuga dalla sua prigione. Ale confessa il suo forte ed incalzante senso di colpa per non esser riuscito ad aiutarla e allontanarla da quel triste destino.
“Il 25 novembre si celebra la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne” racconta il cantautore Marco Calabrese “Ho deciso di pubblicare ‘Il Peso della Follia’ il giorno successivo a questa ricorrenza per rimarcare l’importanza di continuare ogni giorno a parlare di questo problema, non limitandoci a gesti simbolici e proclami che iniziano e finiscono nella giornata del 25 Novembre”. E aggiunge: “Dobbiamo sensibilizzare quotidianamente tutti sul tema ma soprattutto dobbiamo trovare la forza di fare, di agire subito in aiuto a chi è vittima di violenza e non, come invece succede ad Ale, vivere di rimorsi e di rimpianti dopo“.
“Per sottolineare il messaggio lanciato in Il Peso della Follia” conclude Marco Calabrese “Ho deciso di coinvolgere nella realizzazione del video ufficiale la bravissima Susy Sand Artist che attraverso i suoi quadri di sabbia ha saputo dare peso alle parole che ho scritto“.
Questo è il quarto singolo dopo “Sei la mia bimba“, “Vorrei scrivere di te” (riproposto quest’anno da Nicol su Canale 5 ad Amici di Maria De Filippi) e “Un passo dietro te“.
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