AUDITORIUM “LO SQUERO” della Fondazione Giorgio Cini a Venezia
sabato 20 novembre 2021 16.30
Mario Brunello, violoncello piccolo
JS Bach, Sonate e Partite: una storia biblica?
Sonata n. 1 in sol minore per violino BWV 1001, “Genesi”
Partita n. 1 in si minore per violino BWV 1002, “Spirito e Carne”
Sonata n. 2 in la minore per violino BWV 1003, “Destino”
Con il concerto di sabato 20 novembre 2021 inizia all’Auditorium “Lo Squero” della Fondazione Giorgio Cini a Venezia, l’integrale delle
Sonate e Partite per violino solo di J. S. Bach eseguite da Mario Brunello al violoncello piccolo. Un’occasione rara di ascoltare alcuni dei brani più belli della musica di tutti i tempi in una versione nuova, e di apprezzare il suono caldo e affascinante di uno strumento ormai dimenticato.
Dopo il concerto di Sonig Tchakerian dedicato a Johann Sebastian Bach, la programmazione musicale all’Auditorium “Lo Squero” sull’Isola di San Giorgio Maggiore prosegue con altri due appuntamenti dedicati all’arte del Kantor di Lipsia, e in particolare allo straordinario ciclo delle Sonate e partite per violino solo. Il primo dei due concerti è in programma per sabato 20 novembre alle 16.30 e vedrà il celebre violoncellista veneto Mario Brunello eseguire la prima metà dell’integrale delle Sonate e Partite in un’affascinante trascrizione per violoncello piccolo.
«Il violoncello piccolo a quattro corde», ha dichiarato Brunello, «fa parte di quella miriade di strumenti che i compositori avevano a disposizione, prima che la standardizzazione del quartetto normalizzasse le taglie di violino, viola e violoncello». L’idea di rispolverarlo per eseguirvi le Sonate e Partite ha dato vita nel 2019 a un’incisione per l’etichetta francese Arcana ed ha subito riscosso un grande successo. Merito della maestria di Brunello e della voce particolarissima dello strumento, copia esatta di un Amati di inzio Seicento, il cui suono ricorda il timbro androgino e penetrante del controtenore.
L’integrale si apre il 20 novembre con uno degli adagi più commoventi composti da Bach per il violino, quello che dà inizio alla Sonata n. 1 in sol minore BWV 1001, liberamente basato – a quanto pare – sul corale Herr Jesu Christ, Du höchstes Gut. L’ispirazione sacra delle Sonate dà lo spunto per una lettura complessiva del ciclo da parte di Brunello: il violoncellista vi rintraccia infatti una sorta di «storia biblica» che prosegue con la Partita n. 1 in si minore BWV 1002, in cui ognuno dei movimenti di danza è accompagnato dal suo «double» o doppio più frammentario e astratto, e con la Sonata n. 2 in la minore BWV 1003 basata anch’essa almeno in parte su un corale protestante. Un’occasione rara di ascoltare alcuni dei brani più belli della musica di tutti i tempi in una versione affascinante, nuova e al contempo perfettamente plausibile dal punto di vista storico.
La stagione musicale, organizzata da Asolo Musica in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini, è realizzata con il contributo di MIC – Ministero della Cultura, Regione Veneto e sostenuta dal GRUPPO PRO-GEST, CentroMarca Banca, Hausbrandt Caffè, Zanta Pianoforti e Zoogami.
Mario Brunello
È un musicista affascinante dotato di libertà espressiva rara al giorno d’oggi. A suo agio come solista, così come nella musica da camera e nei progetti artistici più innovativi, Brunello è stato elogiato da Gramophone per il suo “spirito eccezionale” e descritto come “intenso e appassionato” da The Strad. Brunello viene proiettato sulla scena internazionale nel 1986, divenendo il primo e unico italiano a vincere il Concorso Cˇaikovskij di Mosca. Da allora ha suonato con i più importanti direttori tra i quali Antonio Pappano, Valery Gergiev, Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Ton Koopman, Riccardo Muti, Myung-Whun Chung e Seiji Ozawa e con molte prestigiose orchestre tra cui la London Symphony, la Philadelphia Orchestra, la NHK Symphony Tokyo, la Filarmonica della Scala e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nell’ambito cameristico, Brunello ha coltivato stimolanti collaborazioni con autorevoli personalità tra cui Gidon Kremer, Yuri Bashmet, Martha Argerich, Andrea Luc- chesini, Giuliano Carmignola, Frank Peter Zimmermann, Isabelle Faust, Maurizio Pollini e il Quartetto Borodin. Ideatore e direttore artistico dei festival Arte Sella e I Suoni delle Dolomiti, Brunello ha portato la grande musica tra le cime delle Dolomiti. Tra i principali impegni della stagione 2019/20 ci sono concerti a Varsavia con la Warsaw Philharmonic Orchestra, a Mosca con la Tchaikovsky Symphony Orchestra e a Yerevan come ospite del Contemporary Classics Festival. La sua regolare collaborazione con la Kremerata Baltica lo porterà in autunno al Kronberg Festival assieme a Gidon Kremer e in tournée in Sud America nel doppio ruolo di direttore solista. Continuerà anche la sua residenza artistica in qualità di direttore e solista ospite della Philharmonie Zuidneder- land nei Paesi Bassi. Brunello suona un prezioso violoncello Maggini dei primi del Seicento al quale affianca negli ultimi anni il violoncello piccolo a quattro corde per il quale ha sviluppato un profondo interesse. Nelle sue rivelatorie performance dei brani del repertorio barocco per violino, Brunello è riuscito a sfruttare a pieno le potenzialità di questo strumento, concentrandosi in particolare sui capolavori di Bach, Vivaldi e Tartini. Questa stagione coincide con il 250esimo anniversario di Giuseppe Tartini, che Brunello celebrerà con un ampio omag- gio al compositore i cui lavori saranno eseguiti e registrati come solista assieme all’Accademia dell’Annunciata. La ricca e diversa discografia di Brunello include i lavori di Bach, Beethoven, Brahms, Schubert, Vivaldi, Haydn, Chopin, Janacˇek e Sollima. Ha inciso “The Protecting Veil” di Tavener con la Kremerata Baltica, il Triplo Concer- to di Beethoven sotto la direzione di Claudio Abbado per la Deutsche Grammophon, il Concerto di Dvoˇrák diretto da Antonio Pappano per EMI e il Concerto n. 2 di Šostakóvicˇ con Valery Gergiev dal vivo alla Salle Pleyel di Parigi. Disponibile dall’autunno 2019 la nuova incisione delle Sonate e Partite di Bach per violino solo, eseguite al violoncello piccolo, che inaugura la “Bach Brunello Series” in collaborazione con l’etichetta Arcana. Questo progetto discografico rappresenta tanto il coronamento del sogno artistico di Brunello quanto una straordinaria opportunità per l’ascoltatore di riavvicinarsi a questo repertorio in maniera totalmente nuova.
La sicurezza
L’accesso all’Auditorium “Lo Squero” sarà regolato secondo la normativa AntiCovid con obbligo della mascherina chirurgica o ffp2 e del Green Pass.
Per tutti gli spettacoli è possibile acquistare il biglietto sul sito www.boxol.it/auditoriumlosquero/ oppure il giorno del concerto presso la biglietteria de “Lo Squero” aperta dalle ore 15.30.
AUDITORIUM “Lo Squero”
Fondazione Giorgio Cini – Isola di San Giorgio Maggiore – Venezia
Stagione concertistica 2021
Tutti i concerti avranno inizio alle 16,30
Acquisto dei biglietti su www.boxol.it/auditoriumlosquero
Lo Squero dell’Isola di San Giorgio Maggiore, antica officina per la riparazione delle imbarcazioni risalente alla metà dell’Ottocento, è diventata un moderno e suggestivo auditorium grazie all’intervento di recupero della struttura promosso dalla Fondazione Giorgio Cini che ha trasformato questo spazio in una moderna concert hall con 200 posti a sedere; grazie alla sua eccezionale acustica e alla sua posizione privilegiata che si affaccia direttamente sulla laguna, “Lo Squero” è uno spazio unico che accorda perfettamente musica e immagine. Di fronte alla platea le pareti di vetro – come quinte naturali – aprono uno straordinario scorcio sulla laguna offrendo allo spettatore la possibilità di vivere l’esperienza unica di un concerto “a bordo d’acqua”.