“Jukebox”
è il titolo dello spettacolo prodotto dall’ Accademia della Juta che giovedì 11 novembre alle ore 18 andrà in scena al teatro Romualdo Marenco.
Come accadeva negli anni Sessanta, quando si infilava la monetina, si sceglieva il brano, si premeva il bottone e si cominciava a dondolare, sul palcoscenico del Marenco, accadrà la stessa cosa, solo che non ci saranno canzoni ma un vasto repertorio teatrale.
Martina Tinnirello accompagnerà Michele Puleio che interpreterà un istrionico cameriere che presenta succulenti brani di teatro contemporaneo stuzzicando l’appetito del pubblico.
Proprio come al ristorante, lo spettatore potrà scegliere i “piatti” che più lo intrigano da un cabaret di prelibatezze teatrali: assaggiare cremosi dialoghi, gustare monologhi d’annata, tutta drammaturgia contemporanea di prima scelta.
E per tutti gli ingordi, le portate possono essere consumate più e più volte.
L’Accademia della Juta è un progetto culturale vivo, fluido, continuamente in divenire che nasce ad Arquata Scrivia ed è attivo dal 2013. Il suo obiettivo ultimo è la costruzione di un polo culturale nei locali dove sorgeva lo storico jutificio, da tempo dismesso e oggi sala espositiva e museale, che raccoglie gli antichi macchinari per la lavorazione della juta, punto di partenza per le visite teatrali organizzate, dedicate alle scuole e agli adulti.
Il cuore dell’Accademia è certamente il teatro, ma promuove e coinvolge diverse discipline artistiche e formative: cinema, danza, musica e giocoleria sono solo alcune delle tante attività che l’Accademia è in grado di offrire, avvalendosi di professionisti giovani e appassionati.
Inizio spettacolo ore 18:00
Ingresso gratuito
Solo su prenotazione
Per info, prenotazioni spettacoli e prenotazioni visite guidate
Mail: segreteria.teatromarenco@gmail.com
Telefono3477360627 (gradito l’utilizzo di whatsApp) con orario dalle 14:00 alle 18:00 da lunedì al venerdì.
Venerdì 12 novembre le tavole del palco del teatro Marenco torneranno a vibrare dopo più di settant’anni con la danza del Balletto Teatro di Torino con lo spettacolo: “Il corpo sussurrando” dove gli artisti costruiscono, distruggono e trasformano un tableau vivant in movimento, prestandosi ad interazioni in cui viene analizzato, provato e riscoperto il tema della relazione.
Due saranno gli spettacoli, uno alle 16,00 e uno alle 20,30 entrambi introdotti dall’étoile Loredana Furno che ha fondato nel 1989 la prestigiosa compagnia BTT.
La serata di venerdì voluta fortemente dalla Fondazione Teatro Marenco per ringraziare i Novesi che con il loro prezioso sostegno morale ed economico, hanno contribuito insieme alle Istituzioni alla riapertura del teatro, sarà anche l’occasione per presentare al pubblico e alla cittadinanza il progetto di una installazione permanente dedicata a tutti coloro che hanno sostenuto la campagna di raccolta fondi “Adotta una poltrona”.
È sempre più forte il legame tra il Teatro Stabile di Torino e il Romualdo Marenco di Novi, non solo per la programmazione, le produzioni e le relazioni che si stanno tessendo ma soprattutto perché, a guidare lo Stabile di Torino c’è un novese d’eccezione: Valerio Binasco, attore, regista e direttore artistico del teatro torinese.
Binasco salirà sul palco a fine spettacolo per un saluto e per rafforzare questo legame a doppia mandata tra Novi e i “suoi” teatri.
Inizio spettacolo ore 16,00 e 20:30
Costo del biglietto: euro 5 intero, 3 euro ridotto
Si accede agli spettacoli solo su prenotazione
Domenica 14 alle ore 10.30 un altro momento importante per Novi Ligure in seno al cartellone dei tanti eventi che celebrano la riapertura del Teatro Marenco dopo più di settant’anni di silenzio, nell’occasione verrà inaugurata l’esposizione della collezione privata di 29 marionette Pallavicini donate alla città di Novi dalla famiglia.
Durante la giornata, dedicata al racconto della storia della Primaria Compagnia Marionettistica Pallavicini, nell’ambito del programma “Visite guidate incontrando gli artisti”, Francesca Zoccarato attrice, marionettista che svolge a livello internazionale attività di teatro di figura, si esibirà sul palco del Marenco con divertenti interventi animati.
L’allestimento, che sarà permanente e che proporrà una circuitazione periodica dei pezzi esposti, viene proposto all’ interno delle sale del “ridotto” (ex sale dell’Accademia), grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “Luoghi della cultura”.
Raffaele Pallavicini appartenente a un’agiata famiglia dell’aristocrazia genovese, da sempre attratto dal teatro, calca le scene genovesi con varie compagnie di prosa per poi dedicarsi alle marionette e approdare alla compagnia di Luigi Ajmino dove sfoggia il suo timbro di voce formidabile e potente. La Primaria Compagnia Pallavicini nasce ufficialmente nel 1899 quando Raffaele sposa la bella e talentuosa Clotilde e il “Gigiu” si ritira dalle scene, lasciando la sua attività alla figlia e al genero. Inizia così una delle più importanti storie del teatro di figura del nostro Paese, si pensi che, alla fine dell’Ottocento, ci sono oltre 400 imprese teatrali di marionette e burattini in Italia e la Pallavicini è una di queste.
La vita della marionetta non dipende solo dall’abilità delle mani di chi la muove, ma anche e soprattutto dalla sua capacità vocale. Giunto all’apice del successo, Raffaele Pallavicini è in grado di trasformare il timbro e la potenza della sua voce a seconda dei personaggi, moltiplicandola fino a recitare con dodici voci diverse.
A differenza del burattino, che compare in scena solo con la testa e le braccia, la marionetta è una figura umana in miniatura, un corpo intero e proporzionato dotato di arti snodabili che può essere vestito a piacimento. La cura richiesta nella costruzione, la ricchezza dei costumi e degli accessori che la distinguono, corrispondono al carattere nobile e religioso dei ruoli che la marionetta tradizionalmente impersona, ponendosi in netto contrasto con il carattere popolare del burattino.
Baciccia è la marionetta iconica dei Pallavicini. La figura di Baciccia con i suoi calzoni grigi, la giacca e il camiciotto arabescato, con la cravatta rossa non appartiene alle maschere del teatro dell’arte, ma è una macchietta che ritrae il popolano genovese imborghesito e bonaccione. Sempre pronto a sfamarsi con un piatto di tagliatelle al pesto, Baciccia è il piccolo che vince sul grande e, parlando in dialetto, si fa portavoce delle aspirazioni e dei valori degli spettatori che in lui si riconoscono.
La marionetta in mostra è solo una copia della figura animata dai Pallavicini, l’originale è stata sepolta insieme a Gino nella tomba di famiglia a Cassano Spinola nel 1968.
I mini spettacoli, a ingresso gratuito si svolgeranno alle 12, alle 15, alle 16 e alle 17.
Si accede agli spettacoli solo su prenotazione e muniti di greenpass
Per info, prenotazioni spettacoli e prenotazioni visite guidate
Email: segreteria.teatromarenco@gmail.com