Dopo il sold out delle scorse edizioni,
ritorna al Teatro a l’Avogaria di Venezia (Dorsoduro 1607, Corte Zappa) la rassegna di stand up comedy. Un ciclo di spettacoli, a cura di Nicolò Falcone, con protagonista una comicità irriverente, senza orpelli e censure, ritenuta dai più scomoda e dissacrante, e riservata rigorosamente ad un pubblico adulto.
Sette gli appuntamenti con gli artisti protagonisti della scena nazionale.
La stand up comedy è un genere di commedia in cui l’artista interpreta dei monologhi in modo corrosivo dove si distruggono i luoghi comuni per infrangere le sicurezze dell’essere umano. Una comicità non per tutti con un linguaggio diretto e talvolta offensivo che va, senza preamboli, alla pancia delle persone. Una commedia dove il comico, in primis, fa ridere di sé per poi passare ad attaccare gli altri, e – nello specifico – le certezze dello spettatore.
Si parte il 13 novembre con uno dei maestri assoluti del genere Saverio Raimondo. “Risate finte” è il suo nuovo spettacolo di stand-up comedy covato durante i mesi di lockdown. Somministrato su cavie umane nell’estate 2020 con ottimi risultati (95% di efficacia), nell’ultimo anno è stato aggiornato per il richiamo con nuove battute. Con ironia militante, satira feroce e stile sincopato, in un’ora di show il comico parla a ruota libera di quarantene imbarazzanti, positività asintomatiche, ansie da pandemia, fritture miste, porno online, traslochi e soldi (pochi): perché in un momento di disagio collettivo, solo un vero disagiato ha qualcosa da dire. Un monologo divertente, con rari casi di trombosi fra gli spettatori. Come afferma l’autore, definito “il comico più bravo in circolazione” da Aldo Grasso del Corriere della Sera e “miglior satiro attualmente in Italia” da Riccardo Bocca su l’Espresso, questo è uno “Spettacolo riservato a un pubblico adulto e consenziente dotato di senso dell’umorismo”.
A seguire (11 dicembre), “The Eleazaro Experience” di e con Eleazaro Rossi. Già volto noto dei principali programmi di stand up su Sky e della trasmissione “Battute?” in onda su Raidue, porta sul palco la vita dell’artista raccontata con il suo inconfondibile sarcasmo. È un flusso di coscienza che parte dall’infanzia, dal nome che i genitori hanno scelto per lui fino alla singolare educazione ricevuta. Eleazaro parla di femminilità, di femminismo e relazioni uomo/donna, di paternità e delle difficoltà di un padre che cerca di gestire una piccola donna, di religione, creazione e delle teorie di un eterosessuale rispetto all’omosessualità.
Il 2022 (15 gennaio) parte con lo show di Yoko Yamada che porta sul palco, con uno stile nuovo e una narrazione esilarante, la sua battaglia per trovare un equilibrio nella sua quotidianità a Venezia, tra equivoci e contraddizioni, con un padre giapponese e una madre bresciana.
Il 19 febbraio va in scena invece “Dio della satira” di Francesco Mileto, già protagonista di Stand Up Comedy e membro cast fisso di “Battute?” su Rai 2.
Mileto, con la sua comicità dissacrante e senza tabù, cambierà letteralmente il mondo una battuta alla volta dimostrandosi artista della parola senza paura e custode unico della satira. Si parlerà soprattutto di viaggi in macchina con suo padre, cappelli, nail art e Indro Montanelli, oltre a un riflessione sulla pandemia.
Il 19 marzo invece è la volta della serata Open Mic. Chiunque potrà salire sul palco del teatro a l’Avogaria ed essere protagonista di uno spettacolo di stand up comedy. Aspiranti comedian andranno in scena proponendosi con un monologo comico di cinque minuti: il primo passo per chi vuole avvicinarsi al mondo della stand up comedy.
Penultimo appuntamento il 16 aprile con Horea Sas, artista nato in Transilvania ed emigrato giovanissimo a Milano e poi nella provincia di Vicenza. Al centro dello spettacolo il punto di vista di Horea sul suo mondo. Parla dell’esperienza di crescere come giovane immigrato di prima generazione in provincia, di venire da una famiglia proletaria e della vita di ogni giorno di un aspirante comico squattrinato.
Gran finale il 14 maggio con il doppio spettacolo di Gianluca Merlino e Davide Sberna. Il primo si definisce statistico e croupier con scarsi risultati trasferitosi al mondo dello spettacolo. Il secondo, dotato di uno stile ritmato, frenetico e di una comicità energica, spiazzante a tratti ma coinvolgente, alterna sul palco battute one line e monologhi nei quali parla di sè, delle sue esperienze, opinioni, debolezze e contraddizioni immerse nella società che lo ha forgiato come perfetto esempio di maschio bianco etero cis insicuro, inadeguato, indeciso, immaturo ma tanto ben educato.
A fare gli onori di casa ci sarà Nicolò Falcone che dopo la pandemia non ha perso la voglia di portare nella sua città comici da tutta Italia, alcuni già affermati altri no, ma con in comune la capacità di far ridere. “La rassegna all’Avogaria mi ha dato sempre enormi soddisfazioni. Su questo palco si sono esibiti comici che poi hanno sfondato come Valerio Lundini, Luca Ravenna, Michela Giraud e Edoardo Ferrario. Sono contentissimo che venga a inaugurare la nuova rassegna Saverio Raimondo, gran professionista e vero amico. Ho pensato che fosse giusto chiamare lui in questa serata di ripartenza considerato che è stato il comico che per primo ha portato la stand up comedy a Venezia nell’oramai lontano 2015”.