Con il progetto dedicato all’integrale dei Quartetti per archi di Šostakovič si apre il 2022
all’Accademia Filarmonica Romana, che segna anche l’inizio della direzione artistica di Enrico Dindo. Prosegue la stagione del bicentenario che fino a maggio si dislocherà
fra Teatro Argentina, Teatro Olimpico e Sala Casella.
A febbraio il ritorno della Parsons Dance fra coreografie cult e nuove creazioni. Attivo anche il canale youtube per rivedere alcuni concerti della prima parte di stagione
Con il nuovo progetto dedicato all’esecuzione integrale dei Quartetti per archi di Šostakovič al Teatro Argentina, si apre il 2022 dell’Accademia Filarmonica Romana, che segna anche l’inizio della direzione artistica di Enrico Dindo. Iniziata lo scorso 25 ottobre, la stagione del bicentenario andrà avanti fino a maggio, dislocandosi fra Teatro Argentina per la musica da camera, il Teatro Olimpico per la danza e la Sala Casella per gli incontri-lezione, i progetti formativi e la musica contemporanea. Nellì’attesa di ascoltare il primo concerto dal vivo del nuovo anno, si potranno rivedere sul canale youtube della Filarmonica due appuntamenti di stagione pensati anche per lo streaming: Fanny genio invisibile, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che ripercorre la storia di Fanny Mendelssohn, e l’Omaggio a Fabio Vacchi con cui si è aperta la rassegna di musica contemporanea “Assoli”.
LA MUSICA DA CAMERA AL TEATRO ARGENTINA
Palco eletto ad accogliere le più importanti formazioni da camera e i grandi solisti della scena internazionale, il Teatro Argentina ospita il 20 gennaio il primo concerto del 2022 con l’eccellenza del Quartetto Prometeo – Giulio Rovighi primo violino, Aldo Campagnari secondo violino, Danusha Waskiewicz viola e Francesco Dillon violoncello – che in tre stagioni eseguirà l’integrale dei Quartetti per archi di Šostakovič. Composti fra il 1938 e il 1974, i quindici Quartetti attraversano un periodo importante della storia del Novecento, dalla Seconda Guerra Mondiale ai primi segni di distensione della guerra fredda e diventano preziosa testimonianza di un’epoca storica e dell’evolversi della scrittura compositiva di Šostakovič. Oltre al concerto del 20 gennaio, in cui sono in programma i primi tre Quartetti (op. 49, 68, 73), il secondo dei sei concerti sarà il 5 maggio con il Quarto e Quinto (op. 83 e 92).
È l’unica formazione in Trio di questa stagione ed è formata da tre musicisti d’eccezione: Lorenza Borrani al violino, Ursina Maria Braun al violoncello e Alexander Lonquich al pianoforte affrontano l’integrale dei Trii con pianoforte di Robert Schumann nel concerto del 10 febbraio.
Torinese, classe 1985, Gabriele Carcano è tra i pianisti italiani della sua generazione che si sta affermando più brillantemente. La Filarmonica l’ha ospitato per la prima volta nel 2017 per l’apertura del ciclo “Beethovenklavier” in Sala Casella, ora torna nel recital del 17 febbraio, questa volta sul palco dell’Argentina, per un concerto che attraversa due secoli di storia, da Bach fino a Ravel.
Formazione nata nel 1997 per avvicinare il grande pubblico alla musica contemporanea, Sentieri selvaggi si è andata confermando in oltre vent’anni di attività fra le realtà più dinamiche e attive nella promozione della musica d’oggi. Il 10 marzo, diretta da Carlo Boccadoro, con le voci soliste di Chiara Osella e Sabrina Cortese, porta a Roma per la prima volta Auden Cabaret di Matteo D’Amico in una nuova versione strumentale approntata dal compositore romano, che ha dedicato al teatro musicale gran parte del suo lavoro. Nucleo fondante è l’ultimo scritto poetico di Auden, The Entertainment of the Senses, che risale al settembre del 1973.
È un duo che si è consolidato e maturato artisticamente negli anni quello della violinista Anna Tifu e del pianista Giuseppe Andaloro, ospiti della Filarmonica il 24 marzo. Un’attività concertistica iniziata per entrambi in età giovanissima e consacrata dai primi premi di importanti concorsi. Con il suo prezioso violino Antonio Stradivari “Marèchal Berthier” 1716 ex Napoleone, la Tifu presenta con Andaloro un programma con brani celebri del repertorio per violino e pianoforte di Franck, Ravel, Chausson e De Sarasate.
A chiudere la programmazione all’Argentina il 12 maggio sarà l’ensemble barocco Les Paladins, formazione vocale e strumentale fondata vent’anni fa da Jérôme Correas. Tratto distintivo è l’interpretazione teatrale ed espressiva dei suoi musicisti, ospiti dei più importanti festival internazionali di musica antica. La serata Händel Heroines sarà una selezione di arie delle eroine dell’opere handeliane, donne forti, combattenti, indomite, ma per lo più sconfitte. A interpretarle la voce del soprano Chantal Santon solista francese fra le più acclamate di oggi.
PARSONS DANCE AL TEATRO OLIMPICO
Passa per l’Accademia Filarmonica Romana la nuova tournée della Parsons Dance che fa tappa a Roma dall’8 al 13 febbraio al Teatro Olimpico. Straordinaria teatralità, lavoro fisico che si trasforma in virtuosismo e leggerezza, sono gli ingredienti di successo della celebre compagnia americana fondata nel 1985 da David Parsons. Una danza solare che diverte, conquista un pubblico di tutte le età e di diversi gusti, trasmette emozioni, energia e carica positiva. Guidata da uno dei più creativi ed eclettici coreografi dei nostri tempi, fra i massimi esponenti della postmodern dance americana, e dal lighting designer Howell Binkley, la compagnia presenta due nuove creazioni: The Road e Balance of Power, entrambi per la coreografia di Parsons. A completare la serata alcune coreografie che hanno segnato la storia e la fortuna della compagnia, divenute veri e propri “cult” della danza mondiale.
I PROGETTI NELLA SALA CASELLA
La Sala Casella si conferma spazio ideale per progetti, laboratori e concerti, in un rapporto più diretto e di stimolante confronto fra artisti e pubblico.
Dopo l’apertura dello scorso 19 dicembre con un omaggio a Fabio Vacchi, la sesta edizione della rassegna “Assoli” prosegue con altri cinque concerti volti ad approfondire la nuova scrittura musicale per singoli strumenti, affidandosi a giovani interpreti specializzati nel repertorio. Il primo concerto del nuovo anno sarà il 28 gennaio con il pianista italo-olandese Erik Bertsch, seguirà il 25 febbraio il violoncellista Stefano Bruno, il 1° aprile il fisarmonicista Giuseppe Gualtieri, l’8 aprile la violinista Michela Marchiana e il 20 maggio la violista Carlotta Libonati. Giovani solisti che si confrontano con pagine importanti del nuovo repertorio e con composizioni di autori altrettanto giovani o appena emergenti cercando di creare un contatto diretto tra interpreti e compositori. Nel corso della rassegna diverse anche le partiture di autori internazionali come Feldman, Carter, Benjamin, Ligeti, Penderecki, autori italiani come Berio, Boccadoro, Sebastiani e Lanzalone. Da sottolineare oltre alla prima italiana di una composizione dell’iraniano Rouzbeh Rafie (Is it mine this figure of shoulders fading into the autumn rain? per violino), le due composizioni in prima esecuzione assoluta di Daniele Carnini (Ad inferias per viola) e Paolo Catenaccio (Rapsodia op. 24 per violino). All’interno della rassegna anche un doveroso omaggio a Fausto Razzi per il suo novantesimo compleanno.
Proseguendo un format già presente nelle scorse stagioni, anche quest’anno è in programma un ciclo di quattro concerti monografici dedicati a uno specifico compositore. A partire dal 6 febbraio, per tutte le domeniche del mese, con un Ciclo Bach il pubblico potrà approfondire il repertorio di Johann Sebastian Bach, compositore certamente fra i più popolari ma che non smette mai di stupire. Ogni concerto sarà dedicato a uno strumento diverso: troveremo Tomas Gavazzi al cembalo, Emanuele Orsini e Mattia Giandonato in un confronto fra flauto moderno e antico (accompagnati rispettivamente da Simone Benedetti al pianoforte e Marco Silvi al cembalo), il violino di Ivos Margoni e il violoncello di Ettore Pagano.
Gli incontri de “Il violoncello svelato” occuperanno quattro venerdì di marzo a partire dal 4 del mese, e saranno dedicati al repertorio italiano per violoncello e pianoforte meno noto e di più raro ascolto. Verranno ascoltati autori italiani dalla fine dell’Ottocento agli anni Trenta del Novecento. Giacomo Orefice, Dante D’Ambrosi, Mario Pilati sono solo alcuni nomi dei compositori che hanno scritto pagine importanti per violoncello e pianoforte che saranno eseguite accanto a quelle di autori più conosciuti, che fanno parte del repertorio tradizionale. A interpretarli, accompagnati al pianoforte, quattro giovani violoncellisti di grande talento e di brillante personalità: Giorgio Lucchini, Francesco Angelico, Enrico Mignani, Tommaso Castellano.
L’ATTIVITA’ DI FORMAZIONE
Al pubblico più giovane la Filarmonica riserva anche per il 2022 una serie di iniziative mirate a un apprendimento della musica più consapevole e allo stesso tempo divertente. Come gli appuntamenti per i più piccoli organizzati in collaborazione con l’AIGAM – Associazione Italiana Gordon per l’apprendimento musicale, dedicata ai bambini dai 0 ai 6 anni in compagnia dei loro genitori in alcune domeniche dell’anno. Sono i concerti di Allegro capriccioso con la voce di Nora Iosia e un ensemble strumentale che eseguirà un repertorio vario per i giovanissimi ascoltatori: musica classica, contemporanea, jazz, celtica, barocca, popolare, etnica, rock e pop… un’opportunità per i più piccoli di vivere da vicino l’ascolto della musica in un ambiente accogliente ed emotivamente arricchente. Da quest’anno sarà attivo durante la settimana anche Bimbi in musica, incontri e laboratori per piccoli gruppi, sempre per bimbi da 0 a 6 anni.
Si rinnova la collaborazione con AsLiCo per il progetto OperaEducation dedicato ai ragazzi. L’edizione 2021-22 si concentra sulla Cenerentola di Rossini con due diversi spettacoli collegati a progetti didattici specifici per le fasce di età dai 3 ai 6 anni (Opera Kids) e 6-15 anni (Opera Domani), che verranno delineati durante l’anno scolastico in collaborazione con le scuole di Roma e provincia. Gli spettacoli finali saranno in Sala Casella (Opera Kids, 12 e 13 aprile) e al Teatro Olimpico (Opera Domani, 3 maggio).
Luoghi dei concerti e spettacoli:
Teatro Argentina: Largo di Torre Argentina 52
Sala Casella: via Flaminia 118
Teatro Olimpico: piazza Gentile da Fabriano 17, Roma
Canale youtube Accademia Filarmonica Romana
https://www.youtube.com/channel/UC8bXeE5yNe6of5nE7DjWtJg
Biglietti: Teatro Argentina da 16 a 25 euro, ragazzi fino a 14 anni da 10 a 16 euro. Sala Casella 11 euro. Teatro Olimpico da 23 a 43 euro. Abbonamenti di vario tipo da 110 a 420 euro. Tutti i prezzi sono comprensivi di prevendita.
Info: filarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, promozione@filarmonicaromana.org