Da diversi anni il primo violoncello dell’Orchestra di Santa Cecilia, Luigi Piovano, affianca la presenza in orchestra a un’intensa attività concertistica sia da solista, sia in repertorio da camera (spesso in duo con Antonio Pappano) ma soprattutto sul podio, alla guida degli Archi di Santa Cecilia, formazione costituita da elementi dell’Orchestra romana. In questa veste Piovano sarà impegnato anche mercoledì 15 dicembre (Auditorium Parco della Musica, Sala Sinopoli ore 20.30), con un programma vario e accattivante che spazia da una delle più belle pagine del repertorio romantico dalla Serenata per archi di Čajkovskij al Concerto in re per archi di Stravinskij anticipate dal ritmo ammaliante dei brani del contemporaneo Astor Piazzolla del quale, in apertura di serata, sono in programma tre classici del compositore argentino: Grande Tango, Oblivion e Libertango nella trascrizione per archi di Roberto Granci.
L’ensemble e il suo direttore hanno all’attivo anche una attività discografica avviata nel 2014 con un cd dedicato a Schubert, seguito – tra gli altri – da un affascinante programma dedicato a Rota, Morricone e Piovani (CD Arcana 2017) e uno vivaldiano nel 2019 (SONY), che ha riscosso entusiastici consensi di pubblico e critica.
Primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia, Luigi Piovano si è diplomato in violoncello a 17 anni col massimo dei voti e la lode sotto la guida di Radu Aldulescu, con cui in seguito si è diplomato in violoncello e musica da camera anche al Conservatorio Europeo di Parigi. Per diversi anni ha fatto parte del Quartetto Michelangelo ed è stato primo violoncello del gruppo Concerto Italiano, diretto da Rinaldo Alessandrini. Nel 1999 è stato scelto da Maurizio Pollini per partecipare al “Progetto Pollini” al Festival di Salisburgo, ripreso alla Carnegie Hall, a Tokyo e a Roma. Dal 2000 è regolarmente ospite del Festival di Newport (USA). Ha tenuto concerti di musica da camera con artisti del calibro di Wolfgang Sawallisch, Myung-Whun Chung, Alexander Lonquich, Dmitry Sitkovetsky, Leonidas Kavakos, Veronika Eberle, Katia e Marielle Labeque, Nikolay Lugansky, Malcolm Bilson. Dal 2007 suona regolarmente in duo con Antonio Pappano e dal 2009 al 2019 ha fatto parte del trio “Latitude 41”. Ha suonato come solista con prestigiose orchestre – Tokyo Philharmonic, New Japan Philharmonic, Accademia di Santa Cecilia, Seoul Philharmonic, Orchestre Symphonique de Montréal – sotto la direzione di direttori come Chung, Nagano, Pletnev, Boreyko, Menuhin, Bellugi. Nel 2018 ha riscosso un enorme successo in Giappone eseguendo il Concerto di Isang Yun con la Japan Philharmonic alla Suntory Hall, il Concerto di Dvořák con la Kyoto Symphony diretta da Gianluigi Gelmetti e quello di Saint-Saëns con la Hyogo PAC Orchestra. Fra i suoi dischi più recenti, le Sei Suites di Bach e l’integrale per violoncello di Saint-Saëns e, con Latitude 41, un CD di musiche di Schubert e i due Trii di Saint-Saëns, tutti per Eloquentia. Nel 2012 la Nimbus ha pubblicato le Variazioni Goldberg registrate in trio con Dmitry Sitkovetsky e Yuri Zhislin. Luigi Piovano suona un violoncello Alessandro Gagliano del 1710. Dal 2002 si dedica sempre più alla direzione. Ha collaborato con solisti come Luis Bacalov, Stefano Bollani, Pietro De Maria, Benedetto Lupo, Sara Mingardo, Dmitry Sitkovetsky, Valeriy Sokolov, François-Joël Thiollier e ha registrato per la Naxos tre Concerti per pianoforte di Paisiello (solista Francesco Nicolosi) e per la Eloquentia le Quattro Stagioni di Vivaldi (solista Grazia Raimondi), il Concerto per violino di Britten (solista Livia Sohn) e un CD con Sara Mingardo in cui dirige i Kindertotenlieder e i Lieder eines fahrenden Gesellen di Mahler, premiato in Francia nel 2012 come miglior CD di Lieder dell’anno. Dal 2008 al 2016 è stato direttore artistico dell’Estate Musicale Frentana di Lanciano. Dal 2013 al 2017 è stato direttore musicale di Roma Tre Orchestra. Dal 2012 è direttore musicale dell’Orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto, con la quale ha diretto importanti pagine del grande repertorio sinfonico fra le quali l’integrale delle Sinfonie e dei Concerti di Brahms, la Quarta, Quinta e Sesta Sinfonia e i Concerti di Čajkovskij, la Sinfonia in re di Franck, i due Concerti di Ravel. Dopo il grande successo ottenuto a Roma nel 2013 dirigendo gli Archi dell’Orchestra di Santa Cecilia in un concerto di musiche di Schubert e la registrazione del medesimo programma per un CD Eloquentia, Piovano ha avviato una collaborazione stabile alla testa degli Archi di Santa Cecilia. Insieme hanno riscosso entusiastici consensi in diverse sedi italiane e ancora a Roma in Sala Santa Cecilia prima con le due Serenate di Dvořák e Čajkovskij subito dopo registrate da Eloquentia per un CD uscito nel 2016 e ripubblicato da Arcana nel 2019, poi con un affascinante programma dedicato a Rota, Morricone e Piovani (CD Arcana 2017) e con due programmi mozartiani: uno con l’aggiunta di alcuni fiati e la partecipazione della pianista Ingrid Jacoby (il relativo CD uscirà infatti con la dicitura “Orchestra da camera di Santa Cecilia) e l’altro, recentissimo, con l’integrale della musica per archi, registrata per un CD uscito insieme alla rivista “Amadeus” a novembre 2019 e poi pubblicato da Arcana. Nel frattempo Sony Classical ha pubblicato il quarto CD degli Archi di Santa Cecilia sotto la direzione di Piovano, con le Quattro Stagioni e altri Concerti di Vivaldi. Di recente uscita, per Sony International, un CD con la prima registrazione mondiale della versione per violoncello e archi delle Stagioni, realizzata da Luka Šulić. Fra i suoi impegni più recenti come direttore, concerti sul podio di molte orchestre italiane (Orchestra Sinfonica Abruzzese, Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari, Camerata Strumentale Città di Prato, Orchestra del Festival di Bergamo e Brescia, Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra Sinfonica Siciliana, Filarmonica Marchigiana, Orchestra da Camera dell’Accademia di Santa Cecilia…), lo Stabat Mater di Dvořák al Teatro Bellini di Catania e, all’estero, il debutto con la New Japan Philharmonic Orchestra. Fra gli impegni recenti, Tosca al Teatro Bellini di Catania e il debutto con l’Orchestra Haydn di Bolzano.
L’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è stata la prima in Italia a dedicarsi esclusivamente al repertorio sinfonico. Dal 1908 ha tenuto circa 15.000 concerti collaborando con i maggiori musicisti del secolo. I suoi direttori stabili sono stati Molinari, Ferrara, Previtali, Markevitch, Schippers, Sinopoli, Gatti e Chung. Dal 1983 al 1990 Leonard Bernstein ne è stato il Presidente Onorario. Da quando, nel 2005, Sir Antonio Pappano ha assunto la carica di Direttore Musicale il prestigio dell’Orchestra ha avuto uno slancio straordinario. Da sempre la musica da camera è una delle attività dell’Orchestra e negli ultimi anni ha acquisito ancora maggior rilevanza.
Dopo il «successo clamoroso» (Luigi Bellingardi sul «Corriere della Sera») ottenuto nel 2013 con un concerto all’Auditorium di Roma con musiche di Schubert, l’Orchestra d’Archi di Santa Cecilia ha avviato una collaborazione stabile con Luigi Piovano, primo violoncello solista dell’Orchestra. Nel 2014 si sono avuti i primi concerti in Italia e la Eloquentia ha pubblicato il primo CD del gruppo sotto la direzione di Piovano, accolto con entusiasmo dalla stampa internazionale: Ralph Moore, scrivendo su “MusicWeb International” dell’esecuzione della Morte e la Fanciulla di Schubert-Mahler l’ha definita «elettrizzante, intensa, emozionante e libera come pochi dischi sono al giorno d’oggi. Il Presto finale è semplicemente meraviglioso», mentre David Vernier su “Classics Today” ne ha scritto: «il Finale è un’impressionante dimostrazione di virtuosismo da parte dell’ensemble».
Analogo entusiasmo ha accolto nel 2015 un nuovo concerto a Roma con le Serenate di Dvořák e Čajkovskij, subito dopo registrate per un CD uscito nel 2016 e ripubblicato da Arcana nel 2019 (su cui Janos Gardonyi ha recentemente scritto su “The whole Note”: «Piovano si immerge nella musica con corpo e anima e immagino l’orchestra muoversi con lui ad ogni suo singolo gesto. Un rapporto incredibile, come uno stato di ipnosi, che solo un Gergiev, un Ozawa, un Solti o il grande Karajan potevano ottenere»), e altri concerti in Italia (Ravello Festival, Associazione Scarlatti di Napoli, Teatro Valli di Reggio Emilia, Musica Insieme di Bologna…) e quelli a Roma nella stagione di Santa Cecilia con un affascinante programma dedicato a Rota, Morricone e Piovani (CD Arcana 2017) e due programmi mozartiani: il primo con l’aggiunta di alcuni fiati e la partecipazione della pianista Ingrid Jacoby (il relativo CD uscirà infatti con la dicitura “Orchestra da camera di Santa Cecilia”) e l’altro con l’integrale della musica per archi, registrata per un CD uscito insieme alla rivista “Amadeus” a novembre 2019 e poi pubblicato da Arcana. Nel frattempo Sony Classical ha pubblicato il quarto CD degli Archi di Santa Cecilia sotto la direzione di Piovano, con le Quattro Stagioni e altri Concerti di Vivaldi. Di recente uscita, per Sony International, un CD con la prima registrazione mondiale della versione per violoncello e archi delle Stagioni, realizzata da Luka Šulić.
Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli
Mercoledì 24 novembre ore 20.30
Archi di Santa Cecilia
Luigi Piovano direttore
Piazzolla Grande Tango
Oblivion
Libertango
Stravinskij Concerto in re per archi
Čajkovskij Serenata per archi
Biglietti da 18 a 38 euro
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