Uno spettacolo di Fulvio Sacco, Napoleone Zavatto
coaching Armando Pirozzi
con Errico Liguori, Fulvio Sacco
elementi scenici e costumi Anna Verde
assistente Umberto Salvato
produzione esecutiva Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini
con il contributo di Mestieri del Palco e il sostegno di Teatro Nostos; Putéca Celidònia; cantiere sartoria del Teatro Sannazaro; pigrecoemme – Scuola di Cinema e Fotografia una produzione improbabile di assemedianosocialclub
Barcellona 1984, è l’ultimo giorno di calcio mercato e due improbabili dirigenti del Calcio Napoli sono chiusi in una stanza d’albergo da 59 giorni, alle prese con la snervante trattativa, aspettano la telefonata del Presidente Ferlaino da Napoli che deve confermare che i soldi per comprare il giocatore più forte di tutti i tempi ci sono.
Errico Liguori e Fulvio Sacco rivivono sul palco il surreale racconto di due sciarmati alle prese con la più grande impresa manageriale e sportiva del XX secolo: l’acquisto di Diego Armando Maradona.
«Siamo nati dopo l’arrivo di Maradona, troppo piccoli per vedere Carmelo Bene, troppo non-nati per piangere Enrico Berlinguer, troppo piccoli per ricordarci la festa dello Scudetto, troppo assenti dalla vita per vedere in scena Eduardo o bere un drink con Lucio Amelio. Nella nostalgia di un passato che non abbiamo mai vissuto, nel lutto per il corpo dei miti, nell’ironia della sorte, noi ci troviamo a nostro agio. Da tempo stavamo ragionando su una tematica precisa da portare il teatro: come si realizzano i sogni? E siamo partiti da qui: dal raccontare il più grande sogno di tutti i tempi: vincere sull’impossibile!» Così Fulvio Sacco e Napoleone Zavatto raccontano perché hanno scelto di riscrivere a modo loro la storia dell’arrivo di Maradona a Napoli come pretesto per costruire un’epica commedia contemporanea, che tra battute fulminanti e arredi vintage, ci racconta di due scalcagnati dirigenti di una città in costante attesa di riscatto che portano a segno la realizzazione di un sogno collettivo.
Nel foyer del Piccolo Bellini, in contemporanea con lo spettacolo, sarà presente la mostra “Santo Diego” – un progetto creativo nato a Napoli la cui produzione ha inizio nel 2018 e ad oggi alterna interventi in strada, attività espositive e istallazioni che esplorano la corrente neo-pop, reinterpretandola e celebrando la contaminazione tra arte e vita reale.
Maradona rappresenta un’icona identitaria e senza tempo, un simbolo di rivalsa e realizzazione. La sua dimensione è quella del sogno. Attraverso l’immagine votiva de el Pibe de oro la mostra vuole raccontare ciò che Maradona è stato, e continua ad essere, per il popolo napoletano e non solo: la possibilità di immaginare un altro modo di stare al mondo diversamente da come fa chi si rassegna ad una prospettiva futura priva di aspettative; l’opportunità quindi, di credere nei propri sogni.
Info spettacolo
Piccolo Bellini, dal 26 dicembre al 9 gennaio
Orari:
domenica 26 dicembre 2021 – ore: 18:30
lunedì 27 dicembre 2021 – ore: 20:45
martedì 28 dicembre 2021 – ore: 20:45
mercoledì 29 dicembre 2021 – ore: 18:00
giovedì 30 dicembre 2021 – ore: 20:45
sabato 1 gennaio 2022 – ore: 20:45
domenica 2 gennaio 2022 – ore: 18:30
martedì 4 gennaio 2022 – ore: 20:45
mercoledì 5 gennaio 2022 – ore: 19:30
giovedì 6 gennaio 2022 – ore: 18:30
venerdì 7 gennaio 2022 – ore: 20:45
sabato 8 gennaio 2022 – ore: 20:45
domenica 9 gennaio 2022 – ore: 18:30
Prezzi: intero € 20 – ridotto € 18 – Under29 € 15
Durata: 60 minuti
BIO:
- FULVIO SACCO
Napoli, gennaio 1987 | Inizia con la commedia dell’arte, prima frequentando l’ICRA Project di Michele Monetta e poi partecipando a stage con Carlo Boso direttore dell’Accadémie International des Arts du Spectacle di Versailles. Continua poi la sua formazione in stage e laboratori con Massimiliano Civica, Pino Carbone, Mirella Bordoni, Pierpaolo Sepe, Eljana Popova, Orlando Cinque e partecipa al Workshop intensivo diretto da Giancarlo Giannini al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. In teatro è diretto in Italia da Lucio Allocca in “La tigre” di Murray Schisgal (2014) e Emigranti di Slawomir Mrozek (2015), da Michele Monetta in Fantasia Arlechina su testi tratti da La tempesta di William Shakespeare (2013) e da Mario Gelardi in Leopardi amava Ranieri (2016). In Francia invece è diretto da Nathalie Garraud in Revolutio(s) al Theatre Odéon di Parigi in collaborazione con il Teatro Stabile di Napoli (2012) e da Anne Berelowich in Noel chez les Cupiello di Eduardo de Filippo al Theatre le 3 Pierrot di Parigi (2017). Nel 2019 debutta alla regia con Laura tratto da Jean Bernard Luc. Al cinema è in “Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini (2018) e in Un giorno all’improvviso di Ciro d’Emilio (2018), mentre in TV fa parte della serie I Bastardi di Pizzofalcone 3 diretta da Monica Vullo (2021) e partecipa a due edizioni della Docufiction RAI Amore Criminale diretta da Matilde d’Errico (2018 – 2021). Partecipa poi come Mimo d’Opera diretto da Davide Livermore in Don Giovanni di Mozart (2020), Damiano Micheletto in Elisir d’amore di Doninzetti (2018), Ugo Giacomazzi e Luigi di Gangi in La Norma di Bellini (2016) per tre edizioni del Macerata Opera Festival, oltre che da Mario Martone in Torvaldo e Dorliska di Rossini (2017) al Rossini Opera Festival di Pesaro.
- ERRICO LIGUORI
Napoli, febbraio 1998 | Napoletano, si diploma mimo/attore presso l’ICRA Project (2012) di Michele Monetta e frequenta l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico (2015), dove lavora con Lorenzo Salveti, Massimiliano Civica, Bruce Myers, Anna Marchesini e incontra il regista britannico M° Declan Donnellan, che lo dirige al Piccolo Teatro ne La tragedia del vendicatore (2018) di Middleton. Collabora con la compagnia belga Peeping Tom all’edizione romana (Auditorium Parco della Musica, 2012) dello spettacolo À Louer. Alessandro Gassmann lo dirige in Riccardo III (2012) ed è assistente alla regia di Lorenzo Salveti per il Festival di Spoleto (2013/2014). Francesco Manetti lo dirige in Sognando Gershwin con Tosca D’Aquino (2014). In TV è in Amore criminale (regia Matilde d’Errico, 2015), Colpo di scena (regia Pino Strabioli e Fabio Masi, 2014), Zio Gianni (regia di Sidney Sibilia, 2015), Voyager (con Roberto Giacobbo, 2016). È nel musical Musica Ribelle opera Rock, regia Emanuele Gamba, musiche di Eugenio Finardi (2017). Trasferitosi a Londra, lavora in Down to a Sunless Sea, regia Maartens Lourens (2018), e nello spot di Ford Car UK (2017). Nell’ ultimo periodo inglese collabora con Middlessex University girando il corto cinematografico check list di Lucas Dutra (2020). Doppia diverse scene del prossimo film 007 in uscita nel 2021.
- NAPOLEONE ZAVATTO
Napoli, luglio 1988 – La Bombonera, settembre 2065 | Organizzatore e aspirante super eroe delle piccole cose. Sono nato a Napoli nel 1988. Era la mia prima volta! All’epoca pesavo pochi chili, radi capelli, bassa esperienza nel mondo e un nome decisamente impegnativo. Con la maggiore età, spinto dalla necessità di studiare le arti performative, nasco una seconda volta a Roma e poi, per una terza volta, a Torino dove concludo il corso di laurea magistrale al DAMS – specializzandomi in Teatro Sociale e di Comunità. Tornato al Sud Italia, nasco per l’ultima volta, precisamente in periferia, dietro la nuca della città, dove si susseguono una serie di eventi che mi portano a specializzarmi nell’organizzazione in luoghi non teatrali – come Tecnico della Valorizzazione e Promozione dei Beni e delle Attività Culturali, qualifica rilasciata nel 2015 dalla Regione Campania – e di sviluppo di comunità attraverso le arti – qualifica non riconosciuta da nessun ente, ma enzima del percorso professionale e umano. Dal 2018 sono consigliere regionale ConfCooperative Campania, con delega al Teatro e spettacolo dal vivo, e membro del direttivo del progetto C.Re.S.Co. – Coordinamento Realtà della Scena Contemporanea italiana. Contemporaneamente, nel 2019, ho concluso il corso di studi in Sviluppo Manageriale presso LUISS Carlo Guido Carli di Roma. Nel 2021 incomincio il Master di II livello in Impresa Cooperativa: Economia, Diritto e Management. Dalle prime esperienze in teatro, prima come tecnico e poi come aiuto regia, ho sempre curato la parte organizzativa fino a farla diventare il centro della mia attività. Sono fortunato perché ho realizzato il mio sogno nel cassetto e ora sono doppiamente fortunato perché aiuto a far crescere i sogni degli artisti con cui ho la fortuna di co-creare!