Venerdì 17 dicembre, ore 10.00 la compagnia Bubamara Teatro, Residenza Artistica della Toscana con sede nel Teatro di Buti (Pisa), presenta il debutto di In Bolla una favola contemporanea scritta a quattro mani: studenti, genitori, mondo del teatro e ambiente psico-pedagogico. Sabato 18 e domenica 19 le repliche.
Lo spettacolo è frutto di una riflessione e indagine del momento che stiamo vivendo: “un fenomeno culturale nel quale siamo immersi: un panorama socio-digitale con il quale dobbiamo imparare a convivere e che dobbiamo interpretare in modo critico” afferma Paola Marcone, direttore artistico di Bubamara. Uno spettacolo per famiglie nato da una straordinaria sinergia di una scrittura collettiva composta con la comunità scolastica con studenti e genitori guidati in una ricerca sul campo dal team di psicologi . Per parlare alle nuove generazioni della dimensione parallela, impalpabile e ormai necessaria, in cui tutti noi stiamo vivendo, Bubamara Teatro e Associazione Teatro Buti hanno unito le forze produttive e hanno coinvolto Performat Valdera che, con psicologi esperti in tematiche giovanili, hanno condotto una ricerca su cui dati si è basata la scrittura scenica della narrazione.
In Bolla nasce nel 2020 per raccontare un’altra storia raccolta dalla verità del tempo che stiamo vivendo e include un percorso di sperimentazione drammaturgica che interessa, oltre a professionalità artistiche, anche persone – adulti e giovani, interi nuclei familiari – appartenenti ad una comunità territoriale. La scommessa è stata quella di scrivere insieme, di far partecipare i “protagonisti della vita” alla stesura dello spettacolo sul tema del “digitale”: ciò ci urgeva fortemente in epoca pre-pandemica, quando l’idea era in nuce; ora, dopo mesi di reclusione e con l’esperienza di vita in cattività, in questi “acquari domestici” in cui si sono trasformate le nostre abitazioni, ogni singolo device è diventato un’indispensabile appendice di noi stessi con cui ci relazioniamo all’esterno per azioni essenziali come lavorare, reperire il cibo, mantenere vivi gli affetti. I giovani si sono sentiti pienamente adeguati in questa dimensione totalizzante, invasa dalla nuova sostanza tecno-amniotica per loro così ammaliante, nutritiva, suadente. Pian piano si sono lasciati penetrare da quel nuovo logos, così immediato e persuasivo, tanto da perdere i confini tra sé e i dispositivi: sono diventati un tutt’uno. Hanno intessuto il loro tempo con quello iperreale dell’on-line. Hanno proiettato la propria identità spalmandola in miriade di chat. Hanno dispensato sorrisi e consensi inondando la rete di like. Hanno disseminato rabbia e dissensi usando codici anaffettivi e graffianti. Si sono isolati in una bolla, lasciando spesso fuori chi non si mette in gioco per conoscere e comprendere.
Per il triennio 2019-2021 la compagnia Bubamara Teatro ha concepito un progetto denominato: Ritratto dal Vero. Storie di questo mondo, una ricerca teatrale che vuole attingere dalla realtà, dal quotidiano multiforme e mobile in cui siamo immersi. La fugacità del nostro ritmo esistenziale ci porta spesso a percepire solo superficialmente la complessità delle variabili del nostro tessuto relazionale: la nostra personale rete, il nostro individuale “web”, l’insieme dei sottili fili che ci legano l’uno all’altro, assumono, in questo particolare momento storico, caratteristiche così singolari che meritano attenzione e riflessioni condivise.
BUBAMARA Teatro è una compagnia teatrale che opera da due decenni rafforzando il lavoro per la scena con un quotidiano lavoro laboratoriale tra scuole, biblioteche e altri contesti sociali. Ha base operativa nel Teatro “Francesco di Bartolo” di Buti, in provincia di Pisa. Dal 2016 è inserita nel RAT – Residenze Artistiche della Regione Toscana.
LO SPETTACOLO.
Note di regia
Un attore. Solo. Tavolo e pc. Anzi, tavolo, sedia comoda, pc, tablet, telecamera e luce circolare. Intorno, la vita tutta in una stanza. L’uomo accende il video davanti a lui. In cambio di un like, offre lo spasso di vederlo giocare.
Z1s1sk0 è un giovane youtuber. Si è fatto tutto da sé: si è costruito un personaggio e, con quel video-alter ego, vive e lavora sul web. Nella sacralità del suo interno domestico e nella routine satura di link&pixel, ci introduce al tempo che ci scorre intorno.
Il pubblico è integrato nello spettacolo: non assiste passivamente, ma è coinvolto in una dimensione massicciamente immersiva, all’interno di una video-installazione che interagisce come fondale live della narrazione scenica.
Con Daniele Tamberi
Drammaturgia e regia Paola Marcone
Scrittura scenica Fabio Bartolomei Paola Marcone, Daniele Tamberi
Progetto musicale Fabio Bartolomei
Testo canzone Giulio Maffii
Progetto video Evento Service
Videogaming anitabartolomei
Luci e fonica Maria Cristina Fresia
Collaborazione PerFormat Valdera
BubamaraTeatro
www.bubamarateatro.it