Festival Incanti
, tra le principali rassegne internazionali dedicate al teatro di figura, quest’anno raddoppia.
Dopo il successo dello scorso ottobre, con un ricco calendario di spettacoli per tutte le età che hanno fatto il pieno di pubblico ed entusiasmo, è ora il momento di “Incanti d’Inverno”: una gustosa appendice del Festival per raccontare e rappresentare l’affascinante mondo del teatro di figura in tutte le sue forme, dal cinema allo spettacolo teatrale, dal workshop fino alla mostra animata.
Sarà proprio il cinema a fare da anteprima alla kermesse invernale domenica 21 novembre a partire dalle ore 21 presso il Cinema Massimo di Torino (Via Verdi 18) con il film di animazione “James e la pesca gigante”, introdotto da Eugenia Gaglianone e Andrea Pagliardi.
Una serata ricca di emozioni e fantasia organizzata da Incanti in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema e ASIFA.
Adatto a un pubblico di ogni età, il film racconta le vicende del piccolo orfano James Henry Trotter, costretto a vivere a soli 7 anni con le sue perfide zie: Stecco e Spugna. Dopo diversi incontri e mille peripezie, James inizia il un fantastico viaggio verso New York in compagnia dei suoi nuovi amici insetti e a bordo di… una pesca gigante.
Attraverso una narrazione coinvolgente, e una tecnica straordinaria e minuziosa, “James e la Pesca gigante” è un perfetto esempio di “cinema animato di figura”, e cioè di un’animazione realizzata con pupazzi in stop motion, frutto dell’incontro tra due talenti del settore: Roald Dahl, uno dei più grandi scrittori per ragazzi – e adulti – del Novecento e il regista Henry Selick che nel 1993, insieme a Tim Burton, con “Nightmare Before Christmas” ha dato nuova vita alla tecnica della stop motion.
Dal 4 all’11 dicembre, spazio poi alle altre “anime” della poliedrica arte del teatro di figura. Due gli spettacoli teatrali in calendario.
“L’origine dell’occhio” di e con Martina Mirante, in programma domenica 5 dicembre alle ore 17.30 presso il “Teatro Perempruner” di Grugliasco (Piazza Matteotti 39).
Selezionato all’interno del “Progetto Cantiere 2020“, ideato da Incanti per supportare le giovani compagnie che decidono di utilizzare il Teatro di Figura come linguaggio principale, “L’origine dell’occhio” trascina gli spettatori in un lontano passato alla scoperta di Mondi in continua evoluzione, guidati da una creatura primordiale. Nata dall’analisi del racconto “Lo zio acquatico” tratto dalle “Cosmicomiche” di Italo Calvino, la storia si anima e si racconta attraverso il molteplice e variegato sfogliare di pagine illustrate e animate. L’occhio della telecamera e suoni live elettronici accompagnano alla scoperta del tempo, della vita e del cosmo.
“Le venti giornate di Torino”, una produzione Controluce Teatro d’Ombre di e con Cora De Maria, in programma sabato 11 dicembre a partire alle ore 20 presso il “Teatro Baretti” di Torino (Via Baretti 4).
Un racconto distopico e profetico, ricco di spunti ancora attuali, che trova nel teatro d’ombra un perfetto accompagnamento visivo. Un omaggio che Controluce ha voluto fare alla tradizione del teatro di strada, un’arte difficile da fermare: basta un po’ di buio e qualcuno che ascolti. Un carretto/teatrino, un solo operatore che racconta una storia con ombre e musica.
L’inarrestabile fantasia di Incanti, poi, si fa anche arte con l’attesissima mostra animata “Non sono nell’orco” curata e guidata – dal vivo – da Francesca Bettini e Gyula Molnár, in programma martedì 7 (alle ore 17 e alle ore 19) e mercoledì 8 dicembre (alle ore 16 e alle ore 18) presso “MultiploUnico” di Torino (Via Bogetto 4).
Insieme agli artisti, un viaggio a ritroso nel tempo in un mondo fantastico, attraverso le pagine di un libro che è soprattutto un fumetto e di un preciso diario di bordo, in compagnia di burattinai e di burattini che riprendono vita per un’ultima avventura, prima di essere riposti ordinatamente nelle teche del Münchener Stadtmuseum.
“Non sono nell’Orco” è nata con l’intento di condividere con il pubblico italiano una ricca e variegata esperienza, protrattasi per una decina d’anni, e che desidera essere una piccola riflessione sulla caducità, sull’arte effimera del teatro, su quello che scivola nell’oblio e quello che resta e genera altre forme.
Spettacoli, arte, ma anche occasioni per condividere esperienze e insegnare a un pubblico di ogni età i tanti segreti del teatro di figura. Due, infatti, sono i workshop organizzati in occasione di “Incanti d’Inverno”.
“Di-segno animato”, letture animate a cura di Ass. Teatrulla e laboratorio a cura di Martina Mirante, in programma sabato 4 dicembre dalle ore 10 alle 11.30 presso la “Biblioteca P. Neruda” (Piazza Giacomo Matteotti, 39 – Grugliasco).
Dedicato ai bambini dai 6 ai 10 anni, il laboratorio si divide in due parti. Una lettura animata che introduce i più piccoli nel fantastico mondo dei libri e della lettura, a cui fa seguito un viaggio nel segno grafico e nell’illustrazione con Martina Mirante, giovane artista visiva laureata all’Accademia di Brera di Milano, per la costruzione di un divertente libro animato, che i partecipanti potranno portarsi a casa a conclusione della mattinata.
“Luci e ombre”, a cura di Cora de Maria e Controluce Teatro d’Ombre, in programma sabato 4 e domenica 5 dicembre dalle ore 10 alle 14 presso il Castello di Rivoli e in collaborazione con il Dipartimento Educazione del Museo d’arte Contemporanea (Piazzale Mafalda di Savoia – Rivoli)
Per un pubblico dai 16 anni in su, un workshop per esplorare le possibilità evocative del mondo delle ombre in relazione alla musica, due elementi effimeri ed inafferrabili. A guidare i partecipanti, Cora De Maria, disegnatrice e creatrice delle sagome originali degli spettacoli della compagnia Controluce, di cui è anche uno dei membri fondatori, e illustratrice di libri per bambini.
Per maggiori informazioni su tutti gli appuntamenti e per le prenotazioni consultare il sito web www.festivalincanti.it/incanti-dinverno-2021/