Un brano a sorpresa, nel giorno “dell’ottava” di Santa Lucia, per chiudere idealmente la festa della patrona della sua amata città, Siracusa. Esce oggi lunedì 20 dicembre “Luminarie”, una nuova canzone di Marco Castello per 42 Records.
Ascoltala qui: http://sme.lnk.to/luminarie
La musica di Marco Castello è legata a doppio filo alla sua terra, alle tradizioni di un’isola unica, a quella lingua a tratti quasi misteriosa e inafferrabile che spesso mischia all’italiano nelle sue canzoni. Anche in questa.
Nel brano ci sono gli anni passati a studiare jazz, una componente importante della formazione musicale di Marco, ma anche riferimenti e influenze diverse, c’è la magia di un momento di festa, ci sono le luminarie.
Marco racconta così il brano: “Tutto ciò che produce luce è un prodigio strano, magico e misterioso, dal fuoco, al cielo, a uno schermo, cosa sia questa onda-particella non lo so di certo io, ma qualsiasi cosa si illumini catturerà magneticamente, anche solo per un po’, gli occhi e l’attenzione di chi la guarda, come succede al pesciolino che nel buio degli abissi si imbambola ipnotizzato davanti all’illicio illuminato del predatore, prima di essere inghiottito in un guizzo. Ecco, io sono particolarmente sensibile alle lucine, se fossi pesce non durerei un’ora fra le esche bioluminescenti dei fondali, abboccherei subito, guarderei per ore le intermittenze lucenti in uno stato di trance.
Quando per le feste la città si imperla di lampadine allora divento scemo, e se sto guidando rischio di essere un pericolo pubblico perché smetto di guardare la strada e mi perdo tra le costellazioni di led fra i palazzi, o sulle arcate sospese a motivi barocchi (prima, ormai qui sono sempre le stesse noiosissime fasce di filamenti dorati riciclate da almeno tre amministrazioni). Comunque quello è il vero segnale che arriva il Natale, evviva, che per di più qui rientra nello stesso periodo degli otto giorni di festa per Santa Lucia, patrona di Siracusa e venerata in tutto il mondo come simbolo di luce e di tante altre cose che non ci interessano, perché noi di luce stiamo parlando. Tuttavia, nonostante la meraviglia abbacinante, se non fosse per le luci e per un po’ di elettricità nell’atmosfera, più tempo passa meno me ne frega del Natale, quindi ne approfitto di notte per godermi in solitudine e in silenzio una delle poche cose che mi piacciono davvero di questo periodo: le luminarie.”
Testo Luminarie
Blocca tutta la via
sale alle nuvole
una gru che monta un pergolato fatto di allucinazioni
attraverso il vetro una via lattea abbrancicata fra i balconi
Nebbia sui panni stesi
sembrano nuvole
ma è solo fumo di castagne riesumate
ogni anno sempre più in anticipo
Sul mare luccica
tutta di fiaccole
una luna stanca di esser mille volte onda caracolla via
Ni viremu allo sbaccadero per i fuochi d’attificio
Viva Santa Lucia
sarausana jè
Vienimi a cercare scivolando sulla cera
c’è la banda sto vibrando con The King
Quannu ti viru mi sentu abbampari
ca ti vulissi diri tanti cosi
È festa e sugnu sempri i malamuri
ca ni vulemu beni e ni facemu mali
Ora sei tutta mia
torta di fragole
misero conforto fra le storie di questa notte buttana
Mi consoli di nascosto all’alba e custodisci i miei segreti
Finisce la magia
spente le lucciole
È di nuovo estate ogni mattina fino a quando
la sera ci illudiamo con le luminarie
Credits:
Richard Sears – pianoforte
Clément Daldosso – contrabbasso
Francesco Ciniglio – batteria
Marco Castello – chitarra, voce, testo, musica
Mix: Pierpaolo Latina presso Lexy Records
Master: Bernie Andrea De Bernardi presso Eleven Mastering