Non è Natale al Teatro dell’Opera senza Lo Schiaccianoci di Cajkovskij nella rilettura di Giuliano Peparini (repliche fino al 2 gennaio) che continua anche in questa ripresa ad entusiasmare il pubblico e apre con successo la nuova stagione di danza del Costanzi.
I puristi del balletto storceranno forse il naso, ma Peparini, che ha appositamente creato nel 2015 questo allestimento per il Corpo di Ballo del Lirico capitolino diretto da Eleonora Abbagnato, è stato chiaro fin all’inizio proponendo una rilettura personalissima dello Schiaccianoci che è diventato in pochi anni un cult.
“Quando leggo una favola, cerco sempre la metafora. Preparando un balletto mi metto dalla parte del pubblico e mi chiedo cosa voglio vedere come voglio reagire – commenta Peparini, anche coreografo e regista, nel programma di sala – Le cose devono essere accessibili per interessare e io non cerco un pubblico di conoscitori, bensì chi vuole conoscere”.
Lo Schiaccianoci di Peparini, assistente e già étoile al Ballet National de Marseille di Roland Petit, è una spettacolare e personalissima rilettura contemporanea e temporale di un classico che non si focalizza sull’aspetto onirico e meraviglioso dell’infanzia, ma diventa una storia di formazione, i turbamenti di un’adolescente che si scopre donna.
Una luminosa raggiante Susanna Salvi, nuova étoile dell’Opera di Roma (nominata lo scorso settembre in Notre-Dame de Paris) è perfetta nel conferire grazia e stupore alla protagonista Marie, ritrovando lo stesso ruolo che le ha regalato la nomina a prima ballerina nel 2018. Accanto a lei, i primi ballerini, l’elegante Claudio Cocino (misterioso Drosselmeyer) e il nipote di Drosselmayer, principe Schiaccianoci, l’impeccabile Michele Satriano, protagonista con Marie-Susanna Salvi dell’emozionante passo a due finale.
Peparini arricchisce e modifica molto liberamente la fiaba originale introducendo anche diversi altri personaggi come il pestifero bad boy (che sarò il Re dei Topi) ospite in casa di Marie che viene emulato da Francois, fratello della protagonista.
Un allestimento a metà strada fra il balletto e il teatro dove l’allegoria regna sovrana in un tripudio per gli occhi con tante diverse invenzioni, dall’ascensore al letto di Marie, al centro della stanza alla rielaborazione dei fiocchi di neve sensuali e glamour, alle danze di carattere del tutto rivisitate che suggeriscono spunti con la contemporaneità
La meraviglia però c’è, eccome se c’è: eccola nell’aristocratica casa del padre di Marie con persone di elevato livello sociale, con gli sgargianti costumi di Frédéric Olivier e la sorprendente scenografia mobile di Lucia D’Angelo e Cristina Querzola a cominciare dal meraviglioso albero di Natale. Punto di forza del balletto, esaltante per gli occhi, restano anche le sorprendenti e importanti video proiezioni di Edmondo Angelelli con esaltanti cambi di colore e di effetti, che offrono allo spettatore il cielo e i tetti di Parigi. Sul podio dell’Orchestra del Teatro dell’Opera torna la direzione d’esperienza di Nir Kabaretti. Nei ruoli principali delle recite del 29 e 31 dicembre si alternano la guest star Ana Sophia Scheller (Marie), Alessio Rezza (Drosselmeyer), Claudio Cocino (Nipote di Drosselmeyer). In scena anche Sara Loro (28) e Flavia Stocchi (30 ore 15.00), Giuseppe Schiavone (28 e 30 ore 15.00) e Valerio Marisca (22 ore 15.00) interpreteranno Drosselmeyer, Simone Agrò (30 ore 15.00) e Alessio Rezza (22 ore 15.00, 28) nel ruolo del nipote,
Da non perdere nel foyer del Teatro la sorprendente mostra fotografica di Damiano Mongelli, “Il Teatro sospeso. Dancing locked-down”, che coglie il tempo della pandemia offrendo uno sguardo inedito sui luoghi del teatro e delle persone che vi lavorano quotidianamente. Lo Schiaccianoci torna in scena anche stasera, martedì 28 (20.00), mercoledì 29 (20.00), giovedì 30 (15.00 e 20.00) e venerdì 31 dicembre (18.00), domenica 2 gennaio (16.30). Info e dettagli su Per informazioni: operaroma.it.
Fabiana Raponi