Gli allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Laura Comi tornano sulle scene del Teatro Nazionale in occasione del Natale con Coppélia Suite, spettacolo su musiche di Léo Delibes. Nelle quattro recite riservate alle scuole, in scena dal 15 al 17 dicembre, gli allievi si impegnano in un grande classico francese che li vede tornare protagonisti sul palcoscenico dal quale mancano dal 2 marzo 2020, il giorno della Lezione Aperta al Costanzi.
“Ogni spettacolo è una gioia per gli artisti, ma questo, che segna la ripartenza anche per le nostre giovani stelle, lo è in modo particolare – commenta Laura Comi – abbiamo creato uno spettacolo che esprimesse al meglio tutto l’entusiasmo di potersi finalmente esibire di fronte al pubblico. La Suite nasce dalla storia di Coppélia in cui si sono voluti tralasciare i momenti narrativi dando esclusivamente spazio alle danze più rappresentative del balletto”.
Nella coreografia di Arthur Saint-Léon ripresa da Ofelia Gonzalez e Pablo Moret sono state riunite danze più gioiose e rappresentative dei tre atti del balletto: i giovani allievi portano misurarsi con le danze di carattere e non solo, ma anche mazurka, czárdas, valzer, variazioni dell’Aurora e della Preghiera, le danze degli amici e delle amiche dei protagonisti, che vengono proposte l’una dopo l’altra prima del grandioso finale insieme ai protagonisti, Swanilda e Franz, che festeggiano le loro nozze. Particolarmente curato come sempre l’allestimento del Teatro dell’Opera, con costumi a cura di Anna Biagiotti e luci di Fabrizio Marinelli, che punta sui giovani e talentuosi allievi pronti ad animare con il loro entusiasmo i personaggi che interpretano sulla scena di nuovo. “Dopo un’assenza lunga oltre un anno, vogliamo festeggiare il vostro e il nostro ritorno a Teatro – conclude Laura Comi – con una Suite in cui gli allievi della Scuola di Danza potranno quindi esprimere non solo tutto l’entusiasmo dei personaggi che interpretano, ma anche la grande emozione di danzare finalmente sul palcoscenico di fronte a una platea piena di spettatori”.