C’è anche il dittico “La serva padrona” di Pergolesi e “The Telephone” di Menotti, andato in scena il 23 e 24 ottobre scorsi al Teatro Pergolesi di Jesi, tra le opere inserite ne “Il meglio del 2021 visto da OperaClick”, tradizionale appuntamento di fine d’anno in cui la prestigiosa testata online ripropone le recensioni di spettacoli – una per ciascuna firma della rivista – ritenuti degni di essere segnalati nuovamente per i motivi più vari: eccezionalità del cast nel suo complesso, di uno o più solisti, della prestazione del direttore, della regia, o sorpresa per l’esito della produzione in una piccola realtà.
Il dittico jesino emerge nel novero di importanti allestimenti d’opera e concerti visti lo scorso anno, molti dei quali curati da enti lirici nazionali ed europei, sia in streaming che dal vivo.
Nelle produzioni segnalate – scrive Operaclick nel suo editoriale, “sono ben percepibili la voglia e lo sforzo di uscire dall’emergenza e dalle soluzioni di ripiego come lo streaming, ricominciando a produrre con regolarità spettacoli, a eseguire musica dal vivo, a riaprire del tutto le sale da concerto e i teatri, a programmare stagioni. Ripercorrere l’anno che è appena trascorso tramite le recensioni selezionate potrà forse servire per capire meglio questo difficile 2021, l’anno della riapertura, dei posti a sedere prima distanziati e poi ripristinati come prima dell’arrivo del virus, della voglia di lasciarsi alle spalle la pandemia, dell’incertezza per il futuro che verrà”.
In occasione del prezioso riconoscimento, la Fondazione Pergolesi Spontini annuncia la ripresa di questo allestimento in una sorta di tournée estiva 2022 nei borghi delle Marche: “Sarà questa la produzione su cui la Fondazione si impegnerà per portare Pergolesi nei piccoli centri della Regione”, fa sapere l’ente culturale di Jesi.
Nella recensione di Operaclick su “The Telephone” e “La serva padrona”, vista nell’ambito della 54esima Stagione Lirica di Tradizione del “Pergolesi”, il critico musicale Domenico Ciccone sottolinea, tra l’altro, il “sorprendente filo di unità nel felice abbinamento scenico-vocale cui abbiamo assistito al Teatro Pergolesi come secondo appuntamento di una stagione pensata come “transizione” in periodo pandemico (e quindi con titoli agili da rappresentare come organico canoro e scenico), ma che sta dando risultati artistici rilevanti“.
Il dittico è andato in scena con grande successo prima a Jesi e poi a Sassari, in una nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini e dell’Ente Concerti “Marialisa de Carolis” Sassari. La direzione d’orchestra è stata affidata a Flavio Emilio Scogna, la regia a Jacopo Fo che ne ha curato anche scene e costumi, luci di Marco Scattolini, aiuto regia Matteo Mazzoni, assistente ai costumi Roberta Fratini; nel cast, il soprano Giulia Bolcato, il baritono Filippo Polinelli, l’attore Mario Pirovano, l’Orchestra era la Filarmonica Marchigiana.
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