La Stagione Sinfonica dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi prosegue con l’appuntamento di venerdì 4 (ore 20) e domenica 6 febbraio (ore 16): un trionfo di talenti italiani senza tempo, con un’accoppiata di grande esperienza, Roberto Cominati al pianoforte e Oleg Caetani sul podio, che affronta i Canti della stagione Alta, lavoro per pianoforte e orchestra datato 1933 e firmato da un altro grande italiano, Ildebrando Pizzetti, insieme alla Sinfonia n. 2 in Do minore WAB 102 di Anton Bruckner.
A proposito dei Canti della Stagione Alta, lavoro di Ildebrando Pizzetti datato 1933, leggiamo una critica del tempo, firmata dal grande Franco Abbiati: “Opera d’alta e solenne poesia, è detto tutto, la cui forma severa, architettonicamente pura e classicamente concepita, è straordinariamente aderente al contenuto, dalla prima all’ultima battuta vivo e appassionato, melodicamente vario eppure discorsivamente compatto e conseguente, che a volte tocca i sublimi vertici dell’epica, a volte spazia nei profumati giardini della georgica, a volte e con maggior insistenza sprofonda nelle desolate valli dell’elegia.”
Ildebrando Pizzetti viene considerato un autore a suo modo isolato, forse per via della predilezione per un gusto che guarda alla tonalità come punto di riferimento imprescindibile, che si rivolge con ammirazione alla musica ottocentesca. I Canti della Stagione Alta sono rivelazione di un senso melodico che, dalle sinuose linee dei temi del primo tempo, si sviluppa nel secondo movimento in una scrittura che quasi ricorda un Adagio barocco, col pianoforte che srotola una melodia antica sui pizzicati degli archi, e che culmina in un finale gioioso e potente, in cui gli ottoni a fanfara squillano trionfalmente sui glissandi del solista.
Tale posizione artistica è ben stigmatizzata dalla penna di Matteo Incagliati: “Qui il pensoso e geniale musicista canta con la sua anima e la sua fantasia, senza indugiarsi in quei luoghi comuni di presunte novità, ormai in voga; senza il bivacco nell’arido campo delle speculazioni cerebrali. Predomina nei primi tempi un senso nostalgico con una tendenza all’elegia; e l’onda melodica, di fonte purissima, par che si diletti a dar voci ed echi al suono degli archi e dei corni. La musica così intesa, vale a dire come espressione dell’anima, attraverso scatti e bagliori di fantasia, non subisce né i capricci della moda, né tirannie di scuola. È la genialità che di là da ogni pregiudizio ispira, guida sé stessa, e va per la sua via. Così fu ieri, così oggi.” Del resto, Controcorrente, recita il titolo dell’appuntamento. Forse la parola che meglio identifica i due compositori in oggetto: come Pizzetti, anche Bruckner non si fece sviare dal suo percorso da nessuna tendenza estetica e da nessuna moda, ma continuò sempre sulla strada che aveva scelto.
In tal senso, fa da eccellente pendant ai Canti la Sinfonia n.2 in Do minore dell’autore austriaco, composizione dove tanti discorsi si definiscono attraverso l’approfondimento continuo di quanto appena espresso, con una serrata alternanza tra lirismo e drammaticità, scandite da pause molto lunghe. Da qui l’epiteto Pausen-symphonie attribuito a questa composizione.
A interpretare questo programma, due interpreti di grande prestigio: il direttore Oleg Caetani, presenza assidua all’Auditorium di Milano, legato al nome dell’Orchestra da decenni di amicizia, e Roberto Cominati, il “pianista con le ali” (avendo quest’ultimo conciliato la carriera di concertista con quella di pilota di linea).
In ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana del 23 luglio 2021, a partire dal 6 agosto 2021 per accedere in Auditorium è necessario presentare la propria Certificazione verde Covid-19 (green pass) associata a un documento di identità.
Per ottenerla, oltre alla vaccinazione, è possibile sottoporsi a un tampone antigenico o molecolare secondo le modalità e tempistiche di legge.
In mancanza della documentazione necessaria non sarà consentito l’accesso.
L’accesso al teatro è consentito solo con mascherina FFP2.
Biglietti
Intero: 36 € in platea, 27 € in galleria
Over 60 e Convenzioni: 27 € (platea), 21 € (galleria).
Under 30 e Sostenitori: 19 € (platea), 17 € (galleria).
Orari biglietteria: Lunedì – Sabato, 10 – 19;
Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@laverdi.org
Conferenza
Il concerto di venerdì 4 febbraio sarà preceduto alle ore 18.30 da una conferenza introduttiva nel foyer della balconata dell’Auditorium.
L’Ingresso è libero fino a esaurimento posti.
Biografie
Roberto Cominati, pianoforte
Apprezzato da Repubblica per il “pianismo stilisticamente impeccabile e mimetico”, Roberto Cominati ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale “Alfredo Casella” di Napoli nel 1991. Nel 1993 si è imposto all’attenzione della critica e delle maggiori sale da concerto internazionali grazie al primo premio al Concorso “Ferruccio Busoni” di Bolzano. Nel 1999 ha inoltre ottenuto il premio del pubblico “Jacques Stehman” della TV belga e dell’emittente francese TV5, nell’ambito del Concorso “Reine Elisabeth’’ di Bruxelles.
In Italia è ospite di prestigiose istituzioni musicali come il Teatro alla Scala, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro La Fenice di Venezia, il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Carlo Felice di Genova, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l’Accademia Chigiana di Siena, il Festival Pianistico di Brescia e Bergamo e il Festival dei Due Mondi di Spoleto.
All’estero ha suonato al Théâtre du Châtelet di Parigi, al Concertgebouw di Amsterdam, alla Konzerthaus di Berlino, al Festival di Salisburgo, al Gasteig di Monaco di Baviera, alla Monnaie di Bruxelles, al Teatro Colón di Buenos Aires, al Kennedy Center di Washington e poi ancora in Inghilterra, Belgio, Paesi Bassi, Cile, Uruguay, Brasile, Finlandia, Giappone e Australia.
Tra i direttori con cui ha collaborato ricordiamo Sir Simon Rattle, Daniele Gatti, Andrej Borejko, Leon Fleisher, Daniel Harding, Yuri Ahronovitch, David Robertson, Mikhail Pletnev, Alexander Lazarev, Andrea Battistoni, Michele Mariotti, Juraj Valčuha, Sascha Goetzel ed Eliahu Inbal.
Nelle stagioni passate si è esibito al Festival di Bratislava, a Torino con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, a Palermo con l’Orchestra del Teatro Massimo, al Teatro alla Scala di Milano, ancora a Milano con l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi, a New York con la Chamber Orchestra of New York, al Concertgebouw di Amsterdam per la serie Meesterpianisten e a Bologna con l’Orchestra del Teatro Comunale, diretta da Michele Mariotti.
Fra gli appuntamenti recenti e futuri si segnalano: concerti con l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, con la Tokyo Symphony Orchestra, in duo con Giovanni Gnocchi per gli Amici della musica di Firenze, gli Amici della musica di Verona, l’Unione musicale di Torino.
Sta portando a termine l’incisione discografica dell’integrale per pianoforte di Claude Debussy, per Decca (di cui sono già disponibili i primi due CD). Tra le precedenti incisioni ricordiamo il CD “Bach & Handel. Transcriptions for Piano” pubblicato per Acousence e l’integrale per pianoforte di Ravel pubblicato per Amadeus.
Oleg Caetani, direttore
Oleg Caetani è considerato uno dei più grandi direttori della sua generazione, sia nel repertorio sinfonico che in quello operistico. Nel corso della sua carriera ha diretto in tutto il mondo dal Teatro alla Scala al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, dalla Royal Opera House di Londra all’Opera House di San Francisco, dal Musikverein di Vienna al Lincoln Center di New York, alla Suntory Hall di Tokyo alla Sydney Opera House, dall’Accademia di Santa Cecilia a Roma alla Staatskapelle di Dresda, lavorando con alcuni dei più grandi solisti come Marta Argerich, Sviatoslav Richter, Danil Trifonov, Vadim Repin, Misha Maiisky, Gautier Capucon, Viktoria Mullova, Emmanuel Pahud e molti altri ancora. Al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma ha frequentato la classe di direzione d’orchestra di Franco Ferrara e ha studiato composizione con Irma Ravinale. All’età di 17 anni ha debuttato come direttore in una sua produzione de Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi e altri madrigali. Dopo aver studiato tutte le Sinfonie di Šostakóvič con Kiril Kondrashin al Conservatorio di Mosca, si è diplomato con Ilya Mussin al Conservatorio di San Pietroburgo. Vincitore del concorso RAI di Torino e del Concorso Karajan a Berlino, ha iniziato la sua carriera all’Opera di Stato di Berlino “Unter den Linden” come assistente di Otmar Suitner.
Nel 2005 Oleg Caetani è stato Designate Music Director all’ENO, dal 2002 al 2005 è stato Designate Music Director della Melbourne Symphony Orchestra e dal 2005 al 2009 direttore musicale e direttore artistico della stessa orchestra. Negli anni precedenti Caetani è stato direttore principale della Staatskapelle Weimar, Primo kapellmeister dell’Opera di Francoforte e GMD a Wiesbaden e a Chemnitz. Dall’anno 1999 Caetani ha portato avanti un rapporto particolarmente stretto con laVerdi di Milano e con quest’ultima ha anche partecipato ad una serie di tournée in Sud America (2003), Spagna (2009) e Salisburgo (2016). Nell’aprile 2008 ha diretto laVerdi in un concerto offerto dal Presidente della Repubblica Italiana a Papa Benedetto XVI in Sala Nervi e trasmesso in diretta Eurovision TV. La musica di Šostakóvič ha sempre costituito un ruolo centrale nel suo repertorio. Caetani ha tradotto il libretto de Il Naso dal russo al tedesco per la sua produzione a Francoforte nel 1991; ha diretto la prima italiana dell’operetta Mosca Cheriomushki nel 2007 e ha diretto in molti paesi diversi prime di opere, concerti, balletti e suites di Šostakóvič; infine ha anche registrato l’unico ciclo completo di sinfonie di Šostakóvič con laVerdi di Milano mai registrato in Italia fino ad adesso. I CD hanno vinto diversi premi 10/10 da Classical Today in USA, Télérama in Francia e Record Geijutsu in Giappone.
Le sue registrazioni delle Sinfonie complete di Alexander Tasnman, pubblicato da Chandos, hanno vinto tre Diapason d’Or nel 2006 e nel 2008; le sue Sinfonie complete di Charles Gounod per CPO (inclusa la 3a Sinfonia scoperta da Caetani stesso) hanno anche vinto un Diapason D’or a gennaio 2015. Nel 2001 ha debuttato alla Scala con Turandot, tornando in seguito nel 2005 per dirigere Otello. Ha aperto la stagione 2001 del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino con Don Pasquale. Dirige regolarmente orchestre importanti, come Staatskapelle Dresden, Munich Philharmonic, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Gewandhausorchester, Wiener Symphoniker Bamberger Symphoniker, Orchestre National de Radio France, Mozarteum Orchester, Konzerthaus Orchester Berlin, Orchestra Nazionale della Rai, l’Accademia di Santa Cecilia, Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, Orchestre Philharmonique de Montecarlo, Svetlanov Symphony Orchestra, Spanish National Symphony Orchestra e molte altre ancora.