Una crime story tutta da ridere, per raccontare il tentativo di Mimmuccio di affrancarsi dopo quasi trent’anni dal controllo di Mazinga, boss che gestisce il mercato della cocaina tra il Basento e la Puglia. Dino Abbrescia e Gianluca Gobbi vestono i panni di due scanzonati malavitosi nel nuovo spettacolo della Aygor Production, Vamos, che debutta il 14 e 15 gennaio alle ore 21 e il 16 gennaio alle ore 18 al Teatro Kismet di Bari. Il palcoscenico dell’Opificio delle Arti torna così a ospitare una prima nazionale per la Stagione teatrale 2021.22, curata da Teresa Ludovico, dopo la produzione Teatri di Bari ‘Un’ultima cosa’, ed ‘Eve’ di Teatri di Vita.
Nel nuovo lavoro scritto da Andrej Longo, con la regia di Susy Laude, il pubblico scoprirà gli esiti della drastica decisione presa da Mimmuccio nel giorno del suo cinquantesimo compleanno: cambiare vita e, con i risparmi che ha messo faticosamente da parte, lasciare il suo paese e la sua terra natia per raggiungere le mitiche isole Galapacos. Riuscirà a coinvolgere il suo più caro amico Michele, anch’egli alle dipendenze del boss Mazinga? Per scoprirlo non rimane che dare appuntamento al pubblico nella rinnovata Sala teatrale da 400 posti del Teatro Kismet.
Biglietti a partire da 20 euro, disponibili al botteghino del Teatro Kismet (Strada San Giorgio martire 22F) e sul circuito Vivaticket. Per info 335 805 22 11 – 080 579 76 67.
Botteghino del teatro (strada San Giorgio martire 22 F, Bari) attivo dal martedì al venerdì ore 10:30-12:30/16:30-19:00 e due ore prima dello spettacolo. E per chi possiede la cashback card di Teatri di Bari, riavrà il 3% del prezzo d’acquisto di biglietti e abbonamenti, oltre a cashback su migliaia di esercizi convenzionati al circuito myWorld. È possibile iscriversi sul sito myworld.com e scaricare l’app myWorld Benefits (disponibile negli store Ios e Android).
SCHEDA SPETTACOLO
Aygor Production
Vamos
con Dino Abbrescia, Gianluca Gobbi
testo Andrej Longo
regia SUSY LAUDE
Mimmuccio ha trascorso quasi trent’anni alle dipendenze di Mazinga, boss malavitoso che gestisce il mercato della cocaina tra il Basento e la Puglia. Da quando era ragazzo, insieme a Michele, suo amico e collega di lavoro, Mimmuccio ha prelevato settimanalmente la cocaina e ha preparato le dosi che poi venivano smistate ai piccoli spacciatori. Mimmuccio non si è mai ribellato al suo padrone, ma nel giorno del suo cinquantesimo compleanno, decide che il momento di cambiare vita è arrivato e con i risparmi che ha messo faticosamente da parte, si accinge a lasciare il suo paese e la sua terra natia. Per salpare verso le mitiche isole Galapacos. Mimmuccio però non se la sente di partire da solo. Né vuole portarsi la moglie, che lo tradisce da anni. E neppure il figlio, che lo deride e gli manca di rispetto. Perciò, in questo viaggio epico, reale e immaginario al tempo stesso, Mimmuccio decide di portarsi l’amico Michele, che, come lui, è stato sfruttato per una vita da Mazinga. Così gli dà appuntamento in un casolare semi abbandonato e, tra una birra e l’altra, lo mette al corrente del suo progetto. Michele però rifiuta l’invito dell’amico. Ride, Michele, perché Mimmuccio ancora non gli ha detto a quanto ammontano i suoi risparmi. Mimmuccio, allora, gli spiega che ad ogni consegna della cocaina, dal chilo di roba che riceveva, ha prelevato dieci grammi, sostituendoli con dieci grammi di polvere di marmo. Però adesso c’è un altro problema: Mazinga, con i suoi uomini, è appostato nelle vicinanze del casolare, pronto a intervenire. Il resto della storia sarà un susseguirsi di colpi di scena e di risate!