Può una periferia essere un centro? Che voce ha il centro di una periferia?
Queste le domande che un anno fa hanno riunito intorno a un tavolo di confronto 35 realtà che operano a Corticella, perché vi sono nate o perché hanno scelto il Quartiere Navile come luogo d’azione e di relazione.
Fra le risposte è emersa la visione di periferie come mondi da connettere attraverso reti di rapporti e di azioni, per generare l’energia necessaria ad alimentare la vita delle comunità. A partire da quelle riflessioni si è delineato l’obiettivo comune di radicarsi come presidio sul territorio in maniera continuativa, attraverso gli strumenti della cultura e dell’arte, scegliendo di darsi la forma della Rete: un modello di co-progettazione e validazione comune dei risultati, in un rapporto di parità e di reciprocità fra le realtà associative che hanno scelto di operare in un luogo e i cittadini-fruitori che lo abitano.
Il confronto virtuoso e l’unione delle energie e delle risorse hanno permesso la creazione, fra giugno e luglio 2021, di un primo Ingorgo d’Arte in periferia presso la Piazzetta Maccaferri di Corticella: 45 eventi gratuiti che hanno visto coinvolti oltre 260 artisti, spaziando fra concerti, presentazioni letterarie, spettacoli e laboratori, pensati per un pubblico il più variegato e inclusivo possibile – bambini, adolescenti, adulti e anziani.
Non si è trattato soltanto di aggiungere proposte alla già ampia offerta culturale estiva della città di Bologna, ma di ricostruire dal basso forme di benessere della collettività: e questo è possibile valorizzando le relazioni fra gli individui e le associazioni, in opposizione al processo di isolamento e di frammentazione sociale acuito dalla pandemia.
L’esperienza di co-progettazione della Rete InGorki vuole ora compiere un passo in più nell’ambito del processo di rigenerazione urbana e umana: per realizzare una seconda edizione della manifestazione ha scelto di lanciare un crowdfunding di 40 giorni sulla piattaforma Eppela, in partenza il 31 gennaio (eppela.com/ingorki).
Lo strumento del crowdfunding non soltanto permette di sostenere il progetto economicamente attraverso la donazione di cifre minime, ma anche di includere i donatori all’interno della Rete stessa, per renderli parte del processo di creazione collettiva.
L’obiettivo è quello di raccogliere i fondi necessari per proporre al Quartiere e alla città tutta un’offerta più ampia ma sempre gratuita, coinvolgendo altri artisti, realizzando workshop e momenti di formazione, diventando un punto di riferimento fisso per il territorio ed evidenziando la centralità delle periferie nella vita culturale di una città.
Il progetto InGorki è stato inoltre selezionato dall’iniziativa Funder35, attraverso un bando rivolto alle imprese culturali, che garantisce il raddoppio delle donazioni ottenute al raggiungimento dell’obiettivo fissato inizialmente.
InGorki – Ingorghi d’Arte in periferia è curato da Cantieri Meticci con il supporto del Quartiere Navile, insieme alla Rete InGorki, di cui per l’edizione 2021 hanno fatto parte: ANPI Corticella, Arcanto APS, Arci Bologna, Arci Brecht, Ass. Casa dei Popoli, Ass. Effettica, Ass. Ludovarth, Ass. Sokos, Ass. Suoni Barbarici (Tanino de Rosa), AssoPacePalestina, Avvertenze Generali, Biblioteca Corticella “Luigi Fabbri”, Cantieri Meticci APS, Centro studi nami, Corsi&Percorsi, Dry Art APS, Eds Corticella, Eds San Donato, Elena Musti, Fantateatro, il Bar del Centro, Legambiente, Ludoteca Vicolo Balocchi, Nereidi, OpenGroup, Oramai, Serendippo, Soc. Coop. Cidas, Sokos, Spazio Zeta, Totem Lab APS.