“Tutto è iniziato il giorno in cui ho accompagnato mia madre novantenne dalla nuova geriatra. In sala d’attesa la mamma si fa portare in bagno dalla badante. Un attimo dopo la geriatra apre la porta del suo studio, mi vede e mi fa: ‘Prego, sta a lei…’.”
Grazie a quell’incontro Paolo Hendel si rende conto che si sta “pericolosamente” avvicinando alla stagione della terza età e che è venuto il momento di fare i conti con quella che Giacomo Leopardi definisce “la detestata soglia di vecchiezza”. Lo fa a suo modo, in una sorta di confessione autoironica sugli anni che passano, con tutto ciò che questo comporta: ansie, ipocondria, visite dall’urologo, la moda dei ritocchini estetici e le inevitabili riflessioni, sia di ordine filosofico che pratico, sulla “dipartita”.
Le paure, le debolezze, gli errori di gioventù sommati agli “errori di maturità” sono una continua occasione di gioco nel quale è impossibile non rispecchiarsi, ciascuno con la propria vita, la propria esperienza e la propria sensibilità, in una risata liberatoria.
Avvalendosi della preziosa e irrinunciabile complicità del coautore Marco Vicari e del regista Gioele Dix, Hendel si racconta con una sincerità disarmante e attraverso una esilarante carrellata di commenti di “utenti indignati” sul web racconta l’Italia di oggi.
E se la giovinezza è in qualche modo sopravvalutata, non vuole essere frainteso e precisa: “Sono comunque contento di essere stato giovane, mi sono trovato bene, mi è piaciuto e se mi dovesse ricapitare lo rifarei anche volentieri…”
Quello che conta è mantenere viva, a qualsiasi età, la curiosità, l’interesse e la passione, come dimostra lo stesso Hendel che calca con fanciullesco entusiasmo e rinnovata energia il palcoscenico, sua seconda casa da ormai oltre trent’anni.
HANNO SCRITTO
Uno spettacolo divertente, mai superficiale, in grado di far riflettere sui problemi dei “non più giovani” e di riderci sopra, in fondo questa tanto disprezzata “vecchiezza”, a saperla affrontare con ironia, non è poi così male. Certo dovesse capitare di tornare giovane….
(Massimiliano Miniati, OkMugello.it)
Umorismo, ironia, sarcasmo, a volte acido, pungente e crudele, quello “alla Monicelli” per intendersi, quello di “Amici miei”, soprattutto quando parla di potenti nostrani, ma anche qualche immersione nel profondo.
(Danilo Nucci, Il Filo.net)
PAOLO HENDEL
Espressione della più pungente satira della realtà sociale e politica del nostro paese, Paolo Hendel nasce a Firenze, dove si laurea in lettere. Negli anni ’80 inizia a scrivere monologhi comici per il teatro come Via Antonio Pigafetta, navigatore (scritto con Piero Metelli), che lo fanno conoscere al pubblico. Nel 1987 è ospite di Teletango (regia di Sergio Staino) all’interno della trasmissione Va’ pensiero e nel 1988 realizza I Martedì di Paolo Hendel su Raitre.
Nel 1990 passa a TMC dove partecipa al programma Banane con Fabio Fazio. Dal 1996 al 1998 e nel 2001 è ospite fisso della trasmissione Mai dire gol, creatura televisiva della Gialappa’s Band (che l’hanno voluto anche per il loro primo film, Tutti gli uomini del deficiente del 1999, per la regia di Paolo Costella), dove nasce il personaggio Carcarlo Pravettoni, parodia del più cinico e spietato uomo d’affari.
Nel 1998/99 partecipa al programma Comici su Italia 1, mentre nel 2000 è nella trasmissione Rido in onda su Raidue. Da ottobre a dicembre 2007 conduce la trasmissione Second Italy di Comedy Central. Nel 2009 è protagonista della fiction tv All Stars, in onda su Italia Uno, a fianco di Diego Abatantuono, per la regia di Massimo Martelli. Nel 2011 partecipa alla trasmissione di La7 Fratelli e Sorelle d’Italia, condotto da Veronica Pivetti e dedicato ai 150 anni dell’unità d’Italia. Il 2012 segna il ritorno in TV di Carcarlo Pravettoni: ogni settimana è ospite fisso della trasmissione L’ultima parola, condotta da Gianluigi Paragone e in onda su Rai Due. Dal 2013 al 2015 è ospite della trasmissione La gabbia, sempre al fianco di Gianluigi Paragone, in onda in prima serata su La7. Nella stagione 2018-19 Paolo Hendel è ospite fisso di Quarta Repubblica, programma di approfondimento politico ed economico condotto da Nicola Porro, in prima serata su Rete 4.
Apprezzato per il suo talento surreale e travolgente, si fa conoscere anche nel mondo del cinema. Negli anni ’80 i Giancattivi lo vogliono nel film A Ovest di Paperino, 1982 è nel cast di La notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani e nel 1986 in Speriamo che sia femmina di Mario Monicelli. Nel 1988 è tra gli interpreti di Paura e Amore di Margarethe Von Trotta e di Domani accadrà di Daniele Luchetti. Nel 1989 è nel film Cavalli si nasce di Sergio Staino e nel 1990 è tra i protagonisti di La settimana della Sfinge di Daniele Luchetti, con Margherita Buy. Nella seconda metà degli anni ’90 è ne Il Ciclone e Il pesce innamorato del conterraneo Leonardo Pieraccioni (film campioni d’incassi). Nel 2010, è in Amici miei… Come tutto ebbe inizio, il prequel del celebre film del 1975, accanto a Christian De Sica, Massimo Ghini, Giorgio Panariello, per la regia di Neri Parenti.
Particolarmente intensa è la sua attività teatrale: scrive (con Piero Metelli) e interpreta monologhi quali Caduta Libera (1990-92), Alla deriva (1992-94), Nebbia in Val Padana (1995-96), Il meglio di Paolo Hendel (1997-99), Occhio alla penna (1999-2001), W l’Italia! (2002-04), Non ho parole! (2005-06). Dal 2006 al 2008 è in scena con lo spettacolo Il bipede barcollante, scritto con Piero Metelli in collaborazione con Sergio Staino. Nel 2009 debutta Il tempo delle susine verdi, in scena per tutto il 2010. Per la stagione 2011-2012 è in scena con lo spettacolo teatrale Molière a sua insaputa, di cui è autore con Leo Muscato. Dal 2014 al 2016 è impegnato in Come truffare il prossimo e vivere felici, nei panni dell’alter ego Carcarlo Pravettoni, scritto con Marco Vicari e Francesco Borgonovo e in parte tratto dall’omonimo libro edito Mondadori.
Nel 2017 debutta con un nuovo spettacolo teatrale Fuga da Via Pigafetta, scritto con Marco Vicari e Gioele Dix che ne firma anche la regia, in scena anche per la stagione 2017/2018. È in teatro anche con un suo recital e con due reading, uno di Italo Calvino (Colui che leggerissimo era) e l’altro di Gianni Rodari (Buon viaggio gamberetto!).
Paolo Hendel è autore di tre libri: Ma culo è una parolaccia?, scritto con Piero Metelli nel 1998 (Zelig Editore) e il libro di Carcarlo Pravettoni Come truffare il prossimo e vivere felici (2014) scritto a 4 mani con Francesco Borgonovo per Mondadori.
Nel 2018 è uscito per Rizzoli La giovinezza è sopravvalutata. Il manifesto per una vecchiaia felice, scritto con Marco Vicari, con il contributo scientifico della geriatra Maria Chiara Cavallini. Dal libro è tratto il su ultimo monologo teatrale, scritto con marco Vicari, regia di Gioele Dix.
>> Per la replica del 28 gennaio 2022 sono validi i biglietti acquistati per le date del 20/3/2020 – 11/5/2020 – 16/10/2020 – 15/1/2021
>> Per la replica del 29 gennaio 2022 sono validi i biglietti acquistati per le date del 21/3/2020 – 12/5/2020 – 17/10/2020 – 16/1/2021
Biglietti
I settore € 25,00
II settore € 20,00
(esclusi diritti di prevendita)
La biglietteria è aperta ogni giovedì, venerdì e sabato dalle ore 16.00 alle ore 19.00 e un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
Biglietti in vendita nel circuito regionale Box Office/Ticketone: https://www.ticketone.it – https://www.boxofficetoscana.it/it/
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INFORMAZIONI: 055.362067 – 055.210804
Gli spettacoli andranno in scena nel rispetto delle norme Anti-Covid 2019
L’accesso in sala è consentito solo con Green Pass Rafforzato e mascherine FFP2
Teatro Puccini
Via delle Cascine 41
50144 Firenze
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