Memoria genera futuro
Evento in occasione della Giornata della Memoria
PMCE – Parco della Musica Contemporanea Ensemble
Un arcobaleno teologico: lo strano fascino dell’impossibilità
Quatuor pour la fin du Temps di Olivier Messiaen
PMCE – Parco della Musica Contemporanea Ensemble
Luca Cipriano clarinetto
Francesco Peverini violino
Valeriano Taddeo violoncello
Lucio Perotti pianoforte
Tonino Battista direttore
Giovedì 27 gennaio 2022 – Teatro Studio Borgna ore 21
Auditorium Parco della Musica di Roma
INGRESSO GRATUITO
1. « Liturgie de cristal » : quatuor
2. « Vocalise, pour l’Ange qui annonce la fin du Temps » : quatuor
3. « Abîme des oiseaux » : solo (clarinette)
4. « Intermède » : trio (violon, clarinette, violoncelle)
5. « Louange à l’Éternité de Jésus » : duo (violoncelle et piano)
6. « Danse de la fureur, pour les sept trompettes » : quatuor
7. « Fouillis d’arcs-en-ciel, pour l’Ange qui annonce la fin du Temps » : quatuor
8. « Louange à l’Immortalité de Jésus » : duo (violon et piano)
durata.: 50 min. ca.
In occasione della Giornata della Memoria, la Fondazione Musica per Roma presenta il concerto del PMCE- Parco della Musica Contemporanea Ensemble che, diretto dal Maestro Tonino Battista, eseguirà il Quatuor pour la fin du Temps di Olivier Messiaen a testimonianza di come la musica sia vitale anche nelle circostanze più catastrofiche del genere umano.
Questo capolavoro della musica da camera, infatti, è stato concepito e tenuto a battesimo dallo stesso compositore al pianoforte e da altri tre musicisti, un clarinettista, un violinista e un violoncellista, mentre erano detenuti nello Stalag VIII A di Görlitz nella Slesia (una regione della Germania, oggi appartenente alla Polonia). Era il 15 gennaio del 1941, Olivier Messiaen aveva appena compiuto 32 anni e già da qualche anno si era affermato come una delle nuove voci più promettenti della musica contemporanea parigina, avendo formato il gruppo La jeune France nel 1936 insieme ad altri compositori suoi contemporanei.
Il Quatuor pour la fin du Temps si articola in otto movimenti nei quali i quattro strumenti del quartetto, il clarinetto, il violino, il violoncello e il pianoforte, si combinano variamente in duo, trio e quartetto.
La portata dell’opera del giovane Messiaen si manifesta immediatamente dal momento in cui il Quatuor fu eseguito in pubblico a Parigi, immediatamente dopo la prima esecuzione nel campo di concentramento. Esso è una sintesi della tecnica del linguaggio musicale di Messiaen messa a punto fino a quel momento. Ne sono testimonianza le numerosissime analisi a cui è stata sottoposta l’opera nel corso degli anni, analisi condotte non solo dal punto di vista tecnico musicale, ma anche dal punto di vista ermeneutico, originantesi dal titolo dell’opera e da quello dei singoli movimenti, molti dei quali si riferiscono esplicitamente ai passi dell’Apocalisse di San Giovanni.
ingresso gratuito fino ad esaurimento posti disponibili. E’ possibile scaricare il biglietto registrandosi sul sito www.ticketone.it
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L’evento fa parte di Memoria genera futuro, l’iniziativa ideata e promossa da Roma Capitale per promuove la trasmissione della memoria verso le nuove generazioni.