Ci saranno “Altri percorsi” che inizieranno
Si partirà con “Misericordia” il prossimo 20 gennaio al Teatro Sociale in Città Alta a Bergamo
“Altri percorsi” è il tema della rassegna che inizierà ufficialmente il prossimo giovedì 20 gennaio (ore 20.30), al Teatro Sociale. Ecco dunque come la Fondazione Teatro Donizetti dia avvio a sette spettacoli che aprono una significativa finestra sull’espressività teatrale odierna: «un cartellone affascinante, dove ogni titolo racchiude una necessità per chi lo mette in scena e una richiesta di attenzione profonda per lo spettatore», commenta Maria Grazia Panigada, direttrice artistica della stagione di prosa e di Altri percorsi.
Si comincia nel segno di una delle personalità più forti e originali del teatro italiano degli ultimi decenni, Emma Dante, che porterà a Bergamo il suo “Misericordia”, di cui ha firmato il testo e la regia. Ne sono interpreti gli attori della compagnia Sud Costa Occidentale: Italia Carroccio, Manuela Lo Sicco (insignita di recente del premio Ubu 2021 come miglior attrice), Leonarda Saffi e Simone Zambelli. Luci di Cristian Zucaro. Produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Teatro Biondo di Palermo, Atto Unico/Compagnia Sud Costa Occidentale, Carnezzeria. Durata 50 minuti senza intervallo.
Al termine della rappresentazione di “Misericordia” è previsto un incontro con gli stessi attori della Compagnia Sud Occidentale, moderato da Maria Grazia Panigada, nel corso del quale verranno approfondite tematiche proprie dello spettacolo e più in generale sui linguaggi del teatro contemporaneo.
«Misericordia è una favola contemporanea. Racconta la fragilità delle donne, la loro disperata e sconfinata solitudine»: così Emma Dante introduce il suo spettacolo, il cui testo racconta la storia di tre donne che si prostituiscono, Anna, Nuzza e Bettina, e di Arturo, un ragazzo menomato che vive con loro in un monolocale lercio e miserevole. Durante il giorno le donne lavorano a maglia e confezionano sciallette, al tramonto, sulla soglia di casa, offrono ai passanti i loro corpi cadenti. «Arturo non sta mai fermo», continua la regista e autrice siciliana, «è un picciutteddu ipercinetico. Ogni sera, alla stessa ora, va alla finestra per vedere passare la banda e sogna di suonare la grancassa. La madre di Arturo si chiamava Lucia, era secca come un’acciuga e teneva sempre accesa una radiolina. La casa era china ’i musica e Lucia abballava p’i masculi! Soprattutto per un falegname che si presentava a casa tutti i giovedì. L’uomo era proprietario di una segheria dove si fabbricano cassette della frutta, guadagnava bene ma se ne andava in giro con un berretto di lana e i guanti bucati. Lo chiamavano “Geppetto”. Alzava le mani. Dalle legnate del padre nasce Arturo, mentre Lucia muore due ore dopo averlo dato alla luce. Nonostante l’inferno di un degrado terribile, Anna, Nuzza e Bettina se lo crescono come se fosse figlio loro. Arturo, il pezzo di legno, accudito da tre madri, diventa bambino». A un certo punto della storia le tre donne decidono di non potere più tenere con loro Arturo: gli preparano la valigia e lo lasciano andare. Prima, però, gli raccontano la verità: Misericordia racconta una realtà squallida, intrisa di povertà, analfabetismo e provincialismo, esplora l’inferno di un degrado terribile, sempre di più ignorato dalla società.
Nata a Palermo, Emma Dante esplora il tema della famiglia e dell’emarginazione attraverso una poetica di tensione e follia nella quale non manca una punta di umorismo. Drammaturga e regista, si è diplomata a Roma nel 1990 all’Accademia nazionale d’Arte drammatica “Silvio D’Amico”. Nel ‘99 costituisce a Palermo la Compagnia Sud Costa Occidentale con la quale vince il premio Scenario 2001 per il progetto mPalermu e il premio Ubu 2002 come novità italiana. Nel 2001 vince il premio “Lo Straniero” come giovane regista emergente, nel 2003 il premio Ubu con lo spettacolo Carnezzeria come migliore novità italiana e nel 2004 il premio “Gassman” come migliore regista italiana e il premio della critica (Associazione nazionale critici del teatro) per la drammaturgia e la regia. Nel 2005 vince il premio Golden Graal come migliore regista per lo spettacolo Medea.
Ha pubblicato Carnezzeria. Trilogia della famiglia siciliana con una prefazione di Andrea Camilleri (Fazi 2007) e il suo primo romanzo Via Castellana Bandiera (Rizzoli 2008). Nell’ottobre del 2009 le viene assegnato il premio Sinopoli per la cultura.
Nel 2009 inaugura la stagione del Teatro alla Scala con la regia di Carmen di Bizet. Dal gennaio 2011 gira in Italia e all’estero con lo spettacolo La trilogia degli occhiali. Nell’aprile 2012 debutta a Parigi all’Operà Comique con La muta di Portici, Premio Abbiati nel 2014. Nel 2013 presenta in concorso alla 70a edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia il film Via Castellana Bandiera, premiato con la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile. Nel 2014 debutta al Teatro Mercadante di Napoli Le sorelle Macaluso, vincitore del premio “Le Maschere” come miglior spettacolo dell’anno e il Premio della critica 2014. Sempre con Le sorelle Macaluso vince il Premio Ubu per la regia e il Premio Ubu per il miglior spettacolo. Nel 2014 Emma Dante diventa regista principale al Teatro Biondo e direttrice della “Scuola dei mestieri dello spettacolo” costituita all’interno del teatro stabile della città di Palermo. Nello stesso anno vince il premio De Sica per il teatro e il Premio Ipazia all’eccellenza femminile. Il 22 gennaio 2016 al Teatro dell’Opera di Roma firma la regia de La Cenerentola di Rossini diretta da Alejo Perez. Il 9 aprile 2017 debutta al Teatro Comunale di Bologna il dittico Voix Humaine e Cavalleria Rusticana. Il 14 gennaio 2020 debutta a Milano al Piccolo Teatro Grassi Misericordia.