Il Festival Internazionale della Magia,
divenuto maggiorenne, concede un nuovo appuntamento al pubblico romano con uno stupefacente spettacolo di arte magica, sempre sostenuto dal suo ideatore Remo Pannain, avvocato con la passione per la magia che non disdegna di offrire qualche numero estemporaneo.
Riconosciuto come “Il miglior spettacolo magico” dalla Federazione Internazionale delle Società Magiche, Supermagic costituisce anche una vetrina per giovani di talento ai quali offre l’opportunità di esprimere le loro capacità. Quest’anno è il giovane Raffaello Corti a marcare gli stacchi tra i numeri dei grandi campioni con siparietti di magia comica e battute surreali.
Sul palcoscenico l’impossibile diventa realtà, ogni legge fisica è sovvertita, l’ubiquità fa strabuzzare gli occhi, la materia diventa permeabile, i corpi si ricompongono, i foulard si trasformano in colombe, avvengono sortilegi che stupiscono adulti e bambini.
Centinaia di occhi tentano di cogliere il trucco che, affinato dal talento e da anni di studio e approfondimento, non è percepibile mentre manipolatori, illusionisti, prestigiatori campioni del mondo nelle varie specialità, ci fanno vorticare in un mondo fantastico e immaginifico.
Dall’incrocio dei fasci di luce proiettati sul fondo appare il prestigiatore coreano Cheal Yang che materializza dal nulla carte da gioco che si moltiplicano con eleganza tra le sinuose dita.
Lo spagnolo Miguel Munoz, campione del mondo in carica dei prestigiatori, presenta un numero delicato e poetico tra giocoleria e magia trasformando una colata d’acqua in biglie luminose e trasparenti che si volatilizzano nuovamente in acqua.
Premiato come il miglior numero di magia comica al campionato mondiale di magia FISM, il prestigiatore francese Chris Torrente propone un mix tra magia classica e comicità visuale, alle prese con una valigetta che si ostina a fare dispetti.
L’illusionista italiano Ottavio Belli, premiato in Cina come miglior illusionista, propone sorprendenti illusioni con l’aiuto delle sue assistenti che fa apparire e sparire dentro gabbie e scatole, trafiggendole con energica vitalità.
Italiano è anche Alberto Giorgi, illusionista pluripremiato che anima macchinari e robot ispirati all’immaginazione di Jules Verne e ai personaggi dei film di Tim Burton, rendendo tangibile l’ubiquità.
L’escapologia entra in scena con Igna Fire che propone un numero ad alto tasso di adrenalina appeso con le braccia legate a una macchina mortale che lo stritolerebbe se non riuscisse a liberarsi nei pochi secondi che gli sono concessi, scanditi inesorabilmente dal timer.
In conclusione il numero dell’illusionista italo-canadese Erix Logan che alle creazioni illusionistiche aggiunge il coinvolgimento dei bambini sul palcoscenico per giochi magici che li incantano.
Supermagic si espande con la fondazione dell’associazione di promozione sociale Supermagic-Asimagia legata ad ASI Nazionale, per coinvolgere prestigiatori e appassionati di magia in nuove avventure.