La Sala Umberto di Roma si tinge di giallo: martedì 25 gennaio (ore 21, repliche fino al 30 gennaio) debutta E non rimase nessuno, capolavoro di Agatha Christie (meglio noto come Dieci piccoli indiani) nella traduzione di Edoardo Erba, diretto da Anna Masullo e interpretato da due grandi attori del teatro italiano, il Maestro Mariano Rigillo nel ruolo del giudice in pensione Lawrence Wargrave, e Anna Teresa Rossini nel ruolo della puritana e bigotta signorina Emily Brent.
Nel cast, gli “specialisti” del Teatro Stabile del Giallo, Massimo Reale (Philip Lombard), Linda Manganelli (Vera Claythorn), Mario Scaletta (generale Mackenzie), Ruben Rigillo (dottor Armstrong), Fabrizio Bordignon (Henry Blore), Enrico Ottaviano e Giuditta Cambieri (i coniugi Rogers), Francesco Maccarinelli (Anthony Marston).
La versione in scena a Roma proporrà il finale (tragico) del romanzo pubblicato nel 1939 e adattato proprio dalla Christie per il teatro nel 1943, per l’occasione rivisitato con un finale ottimista lontanissimo dall’originale del romanzo, scelto appositamente per smorzare l’atmosfera della Guerra.
La storia, un perfetto meccanismo a orologeria, la più perfetta struttura letteraria della Christie in grado di tenere il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina, è nota: otto persone vengono invitate da un misterioso signor Owen a un incontro sulla piccola isola deserta ed isolata di Indian Island, accolti da due domestici assunti per l’occasione. Non si conoscono tra di loro e il padrone di casa non c’è: durante la cena, una misteriosa voce li invita a rispondere di crimini commessi, ma che nessuna giustizia ha mai potuto punire. Sulle note di una sinistra filastrocca, scritta nel 1868 da Septimus Winners, Ten Little Niggers, diventata poi Ten Little Indians, gli ospiti intrappolati sull’isola, ciascuno legato al signor Owen, e ciascuno con un passato oscuro, vengono uccisi uno ad uno.
“La struttura positivistica del giallo classico in cui la figura di un investigatore o di un eroe ripristina l’ordine delle cose portando alla luce la verità – commenta Anna Masullo nelle note di regia – qui viene sostituita da una crudele e ossessiva litania di una filastrocca che detta le regole di un gioco perverso, anticipando il modo in cui i personaggi dovranno far fronte al loro destino”.
Il meccanismo perfetto, a orologeria, resta inalterato per arrivare al finale mozzafiato: ma questo dieci “piccoli indiani” della filastrocca, bloccati nell’isola deserta sono vittime o assassini? Si tratta della domanda che si pongono gli spettatori, ma anche che la stessa Christie pone a sé stessa svelando il lato oscuro della classe borghese e aristocratica.
Il clima claustrofobico e angosciante del romanzo, il giallo più letto di sempre, rivive nell’allestimento con le scene di Fabiana di Marco, i costumi di Susanna Proietti, le musiche di Alessandro Molinari.
Biglietti da 26€ a 20€ disponibili su www.salaumberto.com – www.ticketone.it, info e dettagli su www.salaumberto.com.
Fabiana Raponi