ERT / Teatro Nazionale
dedica il progetto Pier Paolo Pasolini 1922/2022 al poeta, scrittore e regista in occasione del centenario della nascita, avvenuta a Bologna il 5 marzo del 1922.
Da martedì 1 a domenica 6 marzo sei giorni di appuntamenti, che riportano uno degli intellettuali più complessi e preziosi del secondo Novecento al teatro, attraverso la visione di alcuni importanti artisti italiani e studiosi.
L’immaginario pasoliniano, il suo forte impegno civico, la sua intelligenza espressiva rivivono nell’incontro con le arti della scena, continuando a nutrire parole e immagini per il palcoscenico.
Significativo d’una presenza culturale efficace e viva è l’inserimento del centenario della nascita di Pasolini fra gli anniversari riconosciuti dall’UNESCO per il biennio 2022-2023.
A inaugurare il programma è una grande protagonista del teatro italiano, Elena Bucci, che veste i panni della cara amica del poeta, Laura Betti, nello spettacolo Bimba ’22. Inseguendo Betti e Pasolini, in scena nella sala Thierry Salmon del Teatro Arena del Sole, dall’1 al 6 marzo.
Sempre dal martedì 1 marzo e fino al 3 al DAMSLab | Teatro La Soffitta Fabio Condemi, giovane regista, tra le figure che sta riscuotendo maggiore interesse nel panorama teatrale italiano e vincitore del Premio Ubu per la Migliore regia 2021, presenta Questo è il tempo in cui attendo la grazia, interpretato da Gabriele Portoghese, Premio Ubu come Miglior attore e performer 2021. Lo spettacolo è parte inoltre del progetto La Soffitta per Pasolini nel centenario della nascita, a cura di La Soffitta/DAMSLab, Dipartimento delle Arti – Università di Bologna.
Mercoledì 2 la giornata prevede l’incontro Pasolini in scena presso il DAMSLab / Auditorium alle ore 17.00. Intervengono gli artisti protagonisti della settimana, Elena Bucci, Ascanio Celestini (in collegamento web), Fabio Condemi e con loro anche i professori Marco Antonio Bazzocchi, Elena Cervellati, Gerardo Guccini e Rossella Mazzaglia, il direttore di ERT / Teatro Nazionale Valter Malosti, Roberta Paltrinieri (Responsabile Scientifico DAMSLab), Domenico Staiti (Responsabile Scientifico DAMSLab) ed Enrico Vicenti, Segretario Generale Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.
L’incontro è parte di Pier Paolo Pasolini 1922/2022 a cura di ERT e La Soffitta per Pasolini nel centenario della nascita a cura di La Soffitta/DAMSLab, Dipartimento delle Arti – Università di Bologna.
Il programma prosegue con Museo Pasolini, il nuovo spettacolo di Ascanio Celestini, in scena nella sala Leo de Berardinis del Teatro Arena del Sole, dal 4 al 6 marzo.
Non manca un omaggio al cinema di Pasolini con il film Mamma Roma: è proprio Celestini a presentarlo venerdì 4 marzo alle ore 17.30 presso il Cinema Lumière in collaborazione con la Cineteca di Bologna, e a introdurlo lo studioso Marzio Badalì.
Infine sabato 5 marzo l’attore romano è ospite del Liceo Galvani di Bologna, per condivide con gli studenti alcuni momenti vissuti durante la produzione del film documentario Museo Pasolini, che va in prima visione lo stesso giorno su Rai 5 alle 21.45 con replica il sabato 12.
Le programmazioni di spettacoli dedicati a Pasolini di ERT / Teatro Nazionale e della Soffitta / DAMSLab sono rispettivamente curate da Valter Malosti (direttore ERT) e dai Prof. Elena Cervellati, Gerardo Guccini, e Rossella Mazzaglia.
- 1 – 6 marzo – Sala Thierry Salmon
da martedì a venerdì ore 20.00 | sabato ore 19.30 | domenica ore 16.30
Bimba ‘22
inseguendo Betti e Pasolini
drammaturgia, regia e interpretazione Elena Bucci
luci Loredana Oddone
drammaturgia del suono, interventi elettronici e registrazioni Raffaele Bassetti
macchinismo Giovanni Macis
costumi Nomadea
assistenti all’allestimento Nicoletta Fabbri, Federico Paino
produzione ERT / Teatro Nazionale
in collaborazione con Le belle bandiere
con il sostegno di Regione Emilia-Romagna e Comune di Russi
si ringraziano Comune di Bologna, Teatro Comunale Laura Betti di Casalecchio e Teatro Comunale di Russi, Cineteca di Bologna, Centro Studi Archivio Pier Paolo Pasolini di Bologna e Fondo Laura Betti per il prezioso lavoro di ricerca e documentazione e per la possibilità di consultare i materiali,
Gabriele Trombetti per la gentile concessione di materiale fotografico, video e interviste
e tutti coloro che hanno voluto raccontarmi di lei
progetto Pier Paolo Pasolini 1922/2022
durata 80 minuti
Elena Bucci disegna un ritratto di Laura Betti, attrice, regista e cantante italiana, oggi poco nota, che fu probabilmente la più cara amica di Pasolini. Un viaggio nelle lettere che si scambiava con lui, i lavori condivisi, la fragilità e il coraggio di una donna che si è fatta portavoce della memoria del poeta.
Una figura cangiante, libera, vasta e piena di contraddizioni:la Bucci ha inseguito Laura Betti da Bologna a Roma, ha collezionato materiale video, audio, cartaceo, fotografico; ha incontrato il nipote e il libraio antiquario che la aiutò a ricostruire il patrimonio di prime edizioni donate al Fondo Pasolini creato dalla stessa Betti.
«Leggo i suoi scritti – afferma Elena Bucci – e quelli di chi l’ha conosciuta. Leggo e rileggo Pasolini, stupita ogni volta dalle profezie e dalle limpide visioni. Nonostante creda di conoscerle, si animano con il passare del tempo di nuove rifrazioni. Non si fatica a capire come potesse essere per lei, bimba, un amore e una ragione di vita, un punto fermo, un eterno viscerale confronto. Tengo un diario e intono un dialogo immaginario, provo a conoscerla, a riconoscerla, la trovo, la perdo e la cerco ancora. Perché mai tanta entusiasmante fatica? Mi insegna la libertà e tutti i suoi rischi, lo scialo generoso del genio e del talento, l’insofferenza animale l’ipocrisia. Cerco la lingua del teatro e dell’arte di un’epoca esplosiva, ricca di genialità e di contrasti che pare lontanissima, nonostante sia ieri. Voglio ricordarla e desiderarla, nel grigio del presente. Laura Betti ha per me quell’aura che le personalità coraggiose e di talento spandono tutt’intorno come un profumo, come l’odore delle belve: diventa parola, canto, scena, luce, musica, danza, discorso ininterrotto con chi ci ha preceduto e chi ci seguirà. Vedo in lei una guerriera irriducibile i cui terribili, spaventosi, indimenticabili capricci diventano atti di ribellione alla noia, alle menzogne e al conformismo, vie per trasformare il dolore. Bimba, la chiamava Pier Paolo Pasolini. La conosceva bene».
- 1 – 3 marzo 2022 – DAMSLab Teatro (Piazzetta P. P. Pasolini 5/b)
Questo è il tempo in cui attendo la grazia
da Pier Paolo Pasolini
drammaturgia e montaggio dei testi Fabio Condemi, Gabriele Portoghese
regia Fabio Condemi
con Gabriele Portoghese
drammaturgia dell’immagine Fabio Cherstich
filmati Igor Renzetti, Fabio Condemi
produzione La Fabbrica dell’Attore-Teatro Vascello, Teatro Comunale Giuseppe Verdi – Pordenone,
Teatro di Roma -Teatro Nazionale
in collaborazione con DAMSLab | La Soffitta, Università di Bologna
progetto Pier Paolo Pasolini 1922/2022
durata 60 minuti
Fabio Condemi
, regista ferrarese tra le figure che sta riscuotendo più interesse nel panorama teatrale italiano, Premio Ubu 2021 per la regia di La filosofia nel boudoir, lavora su Pier Paolo Pasolini, autore a lui caro, realizzando una biografia onirica e poetica dello scrittore attraverso le sue sceneggiature, interpretata da Gabriele Portoghese, anche lui Premio Ubu 2021 come Miglior attore e performer.
Il titolo dello spettacolo è tratto da un verso della poesia di Pasolini, Le nuvole si sprofondano lucide, inserita nella raccolta Dal diario (1945-1947, Salvatore Sciascia, Caltanissetta, maggio 1954).
«Georges Didi-Huberman nel suo saggio Come le lucciole scrive: “Tutta l’opera letteraria, cinematografica e persino politica di Pasolini sembra attraversata da momenti di eccezione in cui gli esseri umani diventano lucciole – esseri luminescenti, danzanti, erratici, inafferrabili e, come tali resistenti – sotto il nostro sguardo meravigliato”. I temi dello sguardo e dell’ecfrasi sono centrali in questo lavoro – commenta Fabio Condemi – si comincia col bambino che vede il mondo, la luce, la natura, sua mamma per la prima volta (Edipo), si prosegue con lo sguardo antico e religioso sul mondo del Centauro (Medea), passando per lo sguardo su un’Italia imbruttita dal nuovo fascismo consumista (la forma della città), e si arriva alla “disperata vitalità” presente nel fiore delle Mille e una notte e per la scena della Ricotta nel quale il regista viene intervistato e recita “io sono una forza del passato”. I termini “vede”, “come visto da”, “vediamo”, “guarda”, “Attraverso gli occhi di…” compaiono molto spesso in tutti i testi scelti e creano questo filo rosso sul tema del vedere che è molto importante in un periodo nel quale la capacità di guardare le cose si è atrofizzata. Per questo motivo il materiale letterario che abbiamo scelto è tratto dalle sceneggiature: sfogliando una sceneggiatura di Pasolini entriamo immediatamente nella sua officina poetica e in quelle “folgorazioni figurative” per i pittori medievali e manieristi studiati sotto la guida di Roberto Longhi. Quello che ci interessa esplorare non è il suo cinema (cioè il prodotto definitivo delle sceneggiature) ma il suo sguardo, uno sguardo che ci riguarda, sempre».
- 2 marzo, ore 17 – DAMSLab / Auditorium (Piazzetta P. P. Pasolini 5/b)
Pasolini in scena
incontro con Elena Bucci, Ascanio Celestini, Fabio Condemi
intervengono Marco Antonio Bazzocchi, Elena Cervellati, Gerardo Guccini, Valter Malosti, Rossella Mazzaglia, Roberta Paltrinieri, Domenico Staiti, Enrico Vicenti
Nell’ambito di: Pier Paolo Pasolini 1922/2022 a cura di ERT e La Soffitta per Pasolini nel centenario della nascita a cura di La Soffitta/DAMSLab, Dipartimento delle Arti – Università di Bologna
ingresso libero
L’incontro, principalmente rivolto agli studenti dell’Università di Bologna, si avvale dell’intervento del prof. Marco Antonio Bazzocchi e della presenza degli artisti Elena Bucci, Ascanio Celestini, Fabio. Oltre ai curatori dei progetti Valter Malosti (direttore di ERT / Teatro Nazionale) e ai professori Elena Cervellati, Gerardo Guccini, e Rossella Mazzaglia, saranno presenti il Segretario Generale Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO Enrico Vicenti e Roberta Paltrinieri, Responsabile Scientifico DAMSLab, e Domenico Staiti, Responsabile Scientifico La Soffitta.
- 4 – 6 marzo 2022 – Sala Leo de Berardinis
Museo Pasolini
di e con Ascanio Celestini
voci Grazia Napoletano e Luigi Celidonio
musiche Gianluca Casadei
suono Andrea Pesce
produzione Fabbrica Srl
coproduzione Teatro Carcano
contributo Regione Lazio e Fondo Unico 2021 sullo Spettacolo dal Vivo
distribuzione Mismaonda
progetto Pier Paolo Pasolini 1922/2022
durata 120 minuti
Ascanio Celestini
ci guida in un ipotetico Museo dedicato allo scrittore, attraverso le testimonianze di uno storico, uno psicanalista, un autore, un lettore, un criminologo e un testimone che l’ha conosciuto.
Secondo l’ICOM (International Council of Museums) le cinque funzioni di un museo sono: ricerca, acquisizione, conservazione, comunicazione, esposizione. Come potrebbe quindi essere un museo Pier Paolo Pasolini? In una teca potrebbe essere esposta la sua prima poesia: di quei versi resta il ricordo di due parole “rosignolo” e “verzura”.
È il 1929. Mentre Mussolini firma i Patti Lateranensi, Antonio Gramsci ottiene carta e penna e comincia a scrivere i Quaderni dal Carcere. E così via, come dice Vincenzo Cerami: «Se noi prendiamo tutta l’opera di Pasolini dalla prima poesia che scrisse quando aveva 7 anni fino al film Salò, l’ultima sua opera, noi avremo il ritratto della storia italiana dalla fine degli anni del fascismo fino alla metà degni anni ’70. Pasolini ci ha raccontato cosa è successo nel nostro paese in tutti questi anni».
Il Museo immaginato da Celestini prende vita in scena partendo da alcune domande: qual è il pezzo forte del Museo Pasolini? Quale oggetto dobbiamo cercare? Quale dovremmo impegnarci ad acquisire da una collezione privata o pubblica, recuperarlo da qualche magazzino, discarica, biblioteca o ufficio degli oggetti smarriti? Cosa siamo tenuti a fare per conservarlo? Cosa possiamo comunicare attraverso di lui? E infine: in quale modo dobbiamo esporlo?
L’Arena del Sole in Cineteca
- 4 marzo, ore 17.30 – Cineteca di Bologna – Cinema Lumière
incontro con Ascanio Celestini
introduce Marzio Badalì
segue
la proiezione di Mamma Roma
(Italia/1962) di Pier Paolo Pasolini, con Anna Magnani e Ettore Garofolo (110’)
Informazioni:
Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 – Bologna
Prezzi dei biglietti Sala Leo de Berardinis: da 7 € a 25 € esclusa prevendita
Prezzi biglietti Sala Thierry Salmon: da 7 € a 15 € esclusa prevendita
Prezzi MASLab | La Soffitta: da 9 € a 12 € (abbonati ERT € 10)
Biglietteria Teatro Arena del Sole: dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00
Tel. 051 2910910 – biglietteria@arenadelsole.it | https://emiliaromagnateatro.com
Ingresso consentito ai possessori di green pass come definito nel DPCM n.105 del 23/07/2021, art.3 comma 4. Per i minori di 12 anni non è previsto l’obbligo del green pass.
Da quest’anno sarà possibile utilizzare i biglietti in formato elettronico. Acquistando biglietti on-line o telefonicamente si riceverà una conferma via mail che potrà essere utilizzata per entrare in sala senza necessità di passare dalla biglietteria.