Arriva il 18 febbraio all’Auditorium Parco della Musica di Roma il tour di presentazione di ‘Brave ragazze’, il nuovo album della cantautrice partenopea Flo.
«Brave Ragazze è il mio primo disco da interprete – racconta Flo. Quando canti ciò che scrivi sai già la verità, sai già come sono andati i fatti. Sai tutto. La sfida è prendere questo tutto e portarlo fuori perché possa appassionare le persone. Qui è stato diverso. Ho dovuto indagare le storie che hanno generato queste canzoni, immaginare traiettorie e motivazioni altrui. Ho dovuto scoprire il tutto di qualcun altro, riempirlo di un significato mio, di una mia verità. Spero di esserci riuscita».
L’idea di realizzare “Brave ragazze” nasce dalla lettura del racconto “Le donne muoiono” di Anna Banti. La storia è ambientata nell’iper-futuro dove, a causa di un morbo detto “seconda memoria”, gli uomini vivono tante vite e le ricordano, mentre le donne sono condannate a vivere una vita soltanto. Gli uomini immortali perdono interesse nei confronti della vita, mentre le donne, certe della loro morte, si dedicano all’arte e godono di ogni attimo terreno. Sarà la musicista Agnese a conquistare la seconda memoria e con essa la certezza di poter rinascere.
Riflettendo sul rapporto tra donne, memoria e immortalità è nata la voglia di recuperare le canzoni e le storie di cantautrici straordinarie, che hanno ancora bisogno di essere raccontate. Perché le storie delle donne, così come la loro musica, si estinguono con la loro vita. Il concerto prevede racconti e canzoni: dalle rielaborazioni di classici della tradizione del sud Italia (Me voi pe te, Connola senza mamma, Ferma zitella), alle traduzioni in italiano di brani provenienti dall’area Latina (Milonga con sauce e Maldigo del alto cielo).
Melodie emozionanti, ma soprattutto espressioni di un punto di vista femminile, quanto mai indomabile e coraggioso. Tra le “Brave Ragazze ”c’è Leda Valladares, la cantante argentina che registrò canti e preghiere dei “descamisados” perché non andassero perduti e finì i suoi giorni malata di Alzheimer; Gabriella Ferri, la giovane di Testaccio, ironica e sofferente; Violeta Parra, con la sua passione e il suo sacrificio; Gilda Mignonette, la Regina degli emigranti, morta in mare durante la traversata da New York a Napoli, dopo aver espresso il desiderio di morire nella propria città natale e poi ci sono donne di fantasia raccontate nei brani originali.
«E’ qualche tempo che con Cristiano Califano e Michele Maione portiamo Brave ragazze dal vivo – racconta Flo. Ma ricominciare a farlo ora, con l’album fresco di pubblicazione, è per me una fonte di vera gioia: cantare le storie di queste donne provando a salvarle dall’oblio, e fare nostra la loro lezione di coraggio e resistenza. Ora più che mai».
FLO Bio
Cantautrice, autrice, attrice di teatro e imprevedibile entertainer, ha debuttato giovanissima nel mondo del teatro musicale, sotto l’egida di Claudio Mattone. Nel 2014 esce in Europa il suo primo disco “D’amore e di altre cose irreversibili” che, accolto con grande entusiasmo dalla critica e dal pubblico, otterrà alcuni tra i più importanti riconoscimenti italiani (Premio Musicultura2014, Premio Assoluto, Migliore musica e Miglior arrangiamento al Premio Parodi 2014). A due anni di distanza incide “Il mese del rosario” (Miglior testo al premio Bianca d’Aponte 2014, Premio Musicultura 2015, tra i candidati alle Targhe Tenco nelle categorie “Miglior disco dell’anno” e “Miglior canzone”). Nel 2018 esce il suo terzo disco “La mentirosa” e nel 2020 “31Salvitutti”, che la consacrano tra le più raffinate cantautrici della cosiddetta World Music d’autore. Alcuni tra i più importanti giornali musicali d’Europa (fRoots, Songlines), hanno scritto di Flo come di un’artista dallo stile unico, dal linguaggio ricco di riferimenti eppure inedito. Le sue performance sono un sorprendente miscuglio ritmico e coinvolgente, in cui c’è distensione melodica e improvvisazione, mistero, leggerezza ed emozione. Ha inciso e condiviso il palco con Stefano Bollani, Paolo Fresu, Daniele Sepe, Enrico Rava, Jorge Hernandez, Elena Ledda e molti altri. In teatro è stata protagonista di spettacoli musicali e di prosa, diretta da registi come Alfredo Arias, Mimmo Borrelli, Davide Iodice. Ha realizzato colonne sonore per il cinema e per il teatro, condotto una trasmissione per la radiotelevisione svizzera, partecipato a diversi documentari per la Deutschlandfunk Kultur. Per Flo musica, teatro, scrittura sono soltanto modi diversi di raccontare se stessi e la vita; non esistono barriere se non per essere travalicate.
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