di Rajiv Joseph
traduzione Monica Capuani
regia Elio De Capitani
con Enzo Curcurù, Alessandro Lussiana
Teatro dell’Elfo, Centro Teatrale Bresciano
Poco noto al pubblico italiano, Rajiv Joseph è un apprezzato autore negli Stati Uniti, finalista del Premio Pulitzer 2010 con la sua opera più famosa Tigre del Bengala allo zoo di Baghdad. La sua pièce Guardie al Taj, prodotta dall’Atlantic Theatre Company, ha conquistato nel 2016 l’ambito Obie Awards (premio del teatro off-Broadway assegnato dall’American Theatre Wing e da The Village Voice), ma è restata fino ad ora inedita sui nostri palcoscenici. È grazie all’impegno della traduttrice Monica Capuani se il testo è approdato anche in Italia, presentato dapprima come lettura scenica al Teatro Sociale di Brescia ed oggi allestito da Elio De Capitani in una produzione che unisce Teatro dell’Elfo e il Centro teatrale Bresciano.
India, 1648. Dopo sedici anni di lavori condotti nella massima segretezza, il Taj Mahal è stato appena ultimato e all’alba sarà finalmente rivelato al mondo. Due soldati, Humayun e Babur, montano la guardia al monumento, perché così è stato loro ordinato. Se Humayun è puntigliosamente ligio al suo dovere di guardia imperiale, essendo figlio di un alto ufficiale, Babur scalpita sotto il giogo degli ordini impartiti dalla rigida disciplina militare.
I due giovani sono amici fraterni fin dall’infanzia: Humayun si adopera per salvare Babur dalle sue intemperanze, Babur cerca di coinvolgere il compagno nei suoi voli fantastici, tra sogni di fuga verso luoghi lontani e mirabolanti invenzioni per raggiungere le stelle.
Una storia di amicizia e complicità, che di lì a poco le vicende della grande Storia metteranno alla prova.
Una storia che ci parla anche di etica personale e di responsabilità di fronte al potere, davanti a un tiranno che fa tagliare le mani ai costruttori dell’opera per avere la certezza che non potranno mai più costruirne una tanto bella.
Per fisicità e temperamento, Enzo Curcurù e Alessandro Lussiana, attori da tempo impegnati nelle produzioni dell’Elfo (ultima delle quali Moby Dick alla prova), sono gli interpreti perfetti per i ruoli di Humayun e Babur.
Rajiv Joseph è nato e cresciuto a Cleveland. Sua madre è un’americana di origini franco -tedesche e suo padre è di origini indiane. I suoi testi sono rappresentati negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Una tigre del Bengala allo zoo di Baghdad, testo del 2009 che lo ha candidato come finalista al Pulitzer, è stato diretto al debutto da Moisés Kaufman (autore e regista caro al Teatro dell’Elfo) e interpretato, nella produzione in scena a Broadway, da Robin Williams.
TEATRO ELFO PUCCINI, corso Buenos Aires 33, Milano
sala Bausch
–Mart/sab. ore 19.30; dom. ore 15.30
Prezzi: intero € 33 / rid. giovani e anziani €17,50 / online da € 16,50
Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org