Tra i tanti appellativi rivolti alla Madonna, questo che le dà il sacerdote artista Luigi Razzano, è del tutto nuovo: “Poëticae Mater”, Madre della Poetica. Con profondità di pensiero e ardore di fede, egli scorge la presenza della Madonna nella gestazione della poesia. La poesia, in un animo puro, è ispirazione divina che viene dall’Alto, e riflette una poetica, cioè una concezione della poesia, ugualmente pura e trasparente. Ma non sempre è così. Talora la poetica di un autore è inficiata da vanagloria, ambizione, smania di originalità. E allora l’opera di Luigi Razzano sembra additare la via sicura per evitare sbandamenti, per purificare l’intenzione e rendere limpida la poetica.
Questa strada sicura è la Madonna.
L’autore la vede al fianco del poeta quando si accinge a scrivere: «All’alba d’ogni giorno, / silenziosa siedi accanto a noi / ad ascoltare la voce / che sale in noi spirando. / […]» (Poëticae Mater). Ella asseconda l’anelito umano alla bellezza: «…del bello / che per natura, sai, cerchiamo, / ti fai irresistibile richiamo. / […]» (ibid.). Certo, anche il Creato è un richiamo alla bellezza ma la Madonna apporta qualcosa in più. Con lei il bello si fonde col bene e col vero. E questo perché ella è ripiena di Spirito Santo. In Annuncio: «[…] / Nel grembo / un Mistero l’avvolge, / pregnando di Spirito la vita. / […]». E lo Spirito gli dona Gesù: «[…] / In me, nella storia, / nel cosmo, Lui viene, / […]» (La stella). «[…] / E così, / in un insondabile moto divino, / le nostre come un’anima sola, / […]»(Travaso). Con un ardito e profondo pensiero Luigi Razzano al poeta accosta la Madonna ma con lei vengono pure Spirito Santo e Gesù. C’è Dio. Ed è per questo che la Madonna può dire: «[…] / La notte / è il tempo del poeta / che traccia nel deserto del mondo / una scia divina. // […]» (Abìtuati figlio mio). Ed è così che la Poetica è purificata e la Madonna può essere invocata come la Madre della Poetica, perché la genera a vita nuova.
Ma come la genera, in concreto, a vita nuova? Afferma Luigi Razzano: «Il poeta non cerca parole nuove / solo le trasforma / adeguandosi al Verbo. // […]»(Poesia nuova) così le parole «… / Illuminate dall’interno / sono come fecondate, / capaci di incarnare Dio nei cuori. // […]» (ibid.). E così la poesia diviene «sacramento di bellezza» (ibid.). Chi sono allora i poeti? «[…] / Sono comete / che vengono da lontano / ad irradiare nel mondo / l’amore di Dio / tra gli uomini» (Alchimia poetica). E tutto questo, grazie a lei: «[…] / Tu Maria, / che della poetica arte / sei la madre» (Poëticae Mater).
Maria Elena Mignosi Picone