Sì, confesso: sono Vincenzo Paperica
“Finalmente posso rivelare la mia vera identità: sono un papero, travestito da umano, che sul pianeta Terra si fa chiamare Vincenzo Mollica, mentre a Paperopoli mi conoscono come Vincenzo Paperica, cronista impressionista e impressionabile con una grande passione per il cinema, il fumetto e la musica leggera.”
Vincenzo Mollica sarà celebrato con il Romics d’Oro alla XXVIII edizione di Romics, Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games in programma dal 7 al 10 aprile 2022 in Fiera Roma.
Vincenzo Mollica, giornalista, scrittore, autore e conduttore televisivo e radiofonico, curatore di mostre e di riviste, disegnatore e pittore, durante la sua straordinaria carriera ci ha condotto e accompagnato alla scoperta di tanti sorprendenti universi creativi, di grandi artisti e artiste mondiali, di nuovi trend. Il suo lavoro è un contributo fondamentale, colonna portante per la diffusione e la valorizzazione di tutte le “arti dell’immaginario”.
Fin da giovane è appassionato di fumetti, di cinema, di animazione, di tutta la musica e la canzone d’autore. Nel 1977 inizia a lavorare per una emittente locale. Nel 1980 viene assunto al Tg1 dallo storico direttore Emilio Rossi, e da lì inizia la straordinaria avventura in Rai. Dal 1981 è inviato a Sanremo, poi agli Oscar a Los Angeles, ai festival del cinema di Venezia e di Cannes. È il primo giornalista a parlare con cognizione di causa, e senza scandalismi, di fumetto e di cantautori. Tra le sue trasmissioni storiche: ricordiamo Prisma, Taratatà, Sviste, Per fare Mezzanotte e DoReCiakGulp!
Tantissime le mostre da lui curate, sui maestri del cinema, della musica, del fumetto, oltre a decine e decine di libri e saggi che hanno visto la sua cura. Nel suo lavoro Mollica ha sempre interagito con gli artisti, fungendo spesso da loro volano creativo. Nascono ad esempio le collaborazioni tra Fellini e Manara, il rilancio delle parodie Disney di Cavazzano con Casablanca e La Strada. Forti le sue amicizie con Hugo Pratt, con Crepax e con Andrea Pazienza.
Indimenticabile, inoltre, la sua trasformazione paperesca in Paperica per il settimanale Topolino; quella in pupazzo animato per Viva RaiPlay! di Fiorello e infine anche in una emoji per le chat social.
A proposito del suo alter ego a fumetti, Mollica ama ricordare: “Il primo a scoprire la mia vera faccia è stato Andrea Pazienza… Da magnifico visionario qual era, Paz è riuscito a superare il muro di carne che protegge, come un guscio, il papero disneyano che è in me, battezzandomi con un nome e un cognome indelebili: Vincenzo Paperica.” E fu così che un decennio più tardi, come continua a raccontare Mollica: “Nella storia Paperino Oscar del centenario disegnata da Giorgio Cavazzano pubblicata su Topolino nel 1995, la mia identità segreta paperesca è stata definitivamente svelata al mondo. A Paperopoli faccio lo stesso mestiere di quando opero camuffato da umano, e cioè il cronista, sempre impressionista e impressionabile, inseguo interviste nella notte degli Oscar, incontrando i miei comici preferiti. Ma incontro soprattutto il mio adorato Paperino, il compagno di avventure, mio unico Virgilio nella commedia umana, un vero amico e un incallito sognatore, che non disarma di fronte a nessuna sfortuna ed è sempre pronto a ripartire, a ricominciare dal punto preciso in cui tutti gettano la spugna.”
A Romics una straordinaria occasione per celebrare Vincenzo Mollica e i suoi 40 anni di carriera, attraverso un imperdibile incontro che ripercorrerà i più emozionati momenti del suo lavoro e delle sue passioni, con contributi e saluti di colleghi e amici, la consegna del Romics d’Oro e un percorso espositivo davvero originale con la curatela del giornalista Riccardo Corbò, che ci farà scoprire Mollica attraverso gli occhi e le matite di grandi artisti.