Andato in scena al teatro Duse di Bologna
La compagnia del Circus Theatre Elysium di Kiev arriva a Bologna in un momento molto delicato per i suoi connazionali. Sì perché, mentre la compagnia ucraina si esibisce al teatro Duse di Bologna, la loro nazione è vittima del conflitto che sta tenendo con il fiato sospeso il mondo intero. E, siccome l’arte è l’antitesi della guerra, in un momento così delicato e di sofferenza, non si poteva che iniziare lo spettacolo con un caldo abbraccio di sostegno al popolo Ucraino. Tutto il pubblico si è alzato in piedi quando è partito l’Inno Nazionale prima dell’inizio dello spettacolo, rendendoci tutti uniti di fronte allo scempio della guerra.
La cosa che accomuna lo spettacolo con la magica fiaba Lewis di Carrol non è certo la trama, che qui si riconosce solo a tratti e tende ad essere difficilmente comprensibile – se non per la presenza delle figure chiave come Alice, il Cappellaio Matto, il Bianconiglio, lo Stregatto e la Regina di Cuori – ma la capacità che ha la compagnia, così come Carrol, di trasportare lo spettatore in una dimensione onirica e fantastica. Attraverso un gioco di colori e di esibizioni spettacolari che vedono il corpo come protagonista indiscusso di numeri che mettono in luce le qualità acrobatiche, che fanno fluttuare corpi nel cielo e sfidano la stessa gravità.
Lo spettacolo si snoda attraverso la storia di Alice, un po’ rivisitata (la protagonista s’innamora di un fantomatico Principe Azzurro e insieme devono superare ostacoli inimmaginabili) e le performance degli acrobati che si susseguono lungo il racconto. Ballerini, giocolieri, acrobati offrono emozionanti prestazioni, alcune davvero spettacolari, in cui si alternano agilità fisiche fuori dal comune, prove di forza e di equilibrio ma anche siparietti divertenti e bellissime coreografie di danza in una cornice multicolorata di sfarzosi costumi e pittoreschi travestimenti.
Il Circus-Theatre Elysium è stato fondato nel 2012 attraverso un progetto artistico nato dall’ispirazione di Oleg Apelfed, capace di raccogliere intorno a sé un cast di professionisti di respiro internazionale e di realizzare un circo moderno, mostrandone per primo le mille sfaccettature e le possibilità di rappresentazione scenica.