Il 70° anniversario della morte di Arnold Schönberg è l’occasione per l’Istituzione Universitaria dei Concerti di realizzare un focus su un compositore che è stato determinante nella storia della musica del Novecento, eppure non sempre presente nelle programmazioni concertistiche. Per un progetto originale della IUC, il Gringolts Quartet, guidato dal celebre violinista Ilya Gringolts, proporrà in due concerti il 15 ed il 19 marzo, i suoi quattro Quartetti per archi, il secondo dei quali (unicum nel suo genere) prevede una parte per voce di soprano, qui sostenuta dalla svedese Malin Hartelius.
“L’ascolto dei Quartetti per archi di Schönberg ci permette di cogliere la trasformazione e la nascita della musica cosiddetta “moderna” – le parole di Ilya Gringolts – Possiamo quasi sentire il “dolore acuto” di questa nascita – come se fosse ieri! – e vedere gli orizzonti che si aprivano, ma anche le sfide che arrivavano con questa trasformazione. Sono pezzi a volte molto personali, pezzi che hanno a che fare con grandi crisi esistenziali (come il Secondo Quartetto), ma anche pezzi che guardano – talvolta con un sentimento quasi nostalgico – al passato (il Terzo, praticamente viennese). Infine, è proprio in composizioni come queste che vediamo realizzate le possibilità “democratiche” della scrittura quartettistica, nel senso che le voci che li compongono sono tutte ugualmente importanti”.
Il Quartetto Gringolts è il punto d’incontro di quattro personalità artistiche provenienti da ambiti culturali ed esperienze professionali diverse (il violinista russo Ilya Gringolts, primo premio al Concorso Paganini di Genova, la violinista armena Anahit Kurtikyan, prima parte nell’Orchestra dell’Opera di Zurigo, la violista rumena Silvia Simionescu, primo premio ai Concorsi di Brescia e Osaka, il tedesco Claudius Hermann, primo violoncello dell’Opera di Zurigo), ma legati da una comune, forte passione per il quartetto d’archi. Nel corso della stagione 2013/14 il Quartetto è stato ospite di importanti Istituzioni musicali europee quali il Festival di Lucerna, l’Oleg Kagan Musikfest di Kreuth, la Filarmonica di San Pietroburgo, la Società dei Concerti di Milano, il Menhuin Festival di Gstaadt e il Festival di Salisburgo. Il Gringotls Quartet ha collaborato con Jorg Widman, Leon Fleischer, David Geringas, Eduard Brunner. Il loro debutto discografico per Onyx nel 2011 con i 3 quartetti di Schumann , assieme al pianista Peter Laul, è stato accolto da eccellenti giudizi della critica discografica e scelto come miglior incisione dalla “Diskotek im Zwei” su Radio DSR. La loro registrazione in prima mondiale del quintetto di Walter Braunfels per due violoncelli, con David Geringas, è stata premiata con il Supersonic Award dal Magazin Pizzicato e con l’ECHO Classic 2013, il più ambito riconoscimento della critica discografica tedesca. Nella primavera 2014 sono stati pubblicati i 3 quartetti di Brahms assieme al quintetto Op.34 con il pianista Peter Laul, per Orchid Classics e a Gennaio 2016, per la BIS, i due quintetti di Glazunov e Taneyeev con il violoncellista Christian Poltéra, premiati con il Diapason D’Or nell’Aprile 2016. Il primo dei Cd dedicati al’integrale dei Quartetti di Schoenberg , pubblicato nel 2017, ha vinto il Diapason D’Or. I membri del Gringolts Quartet suonano preziosi strumenti italiani: Ilya Gringolts uno Stradivari del 1718, Anahit Kurtikyan un Camillo Camilli del 1733, Silvia Simionescu una viola di Jacobus Januarius del 1660 e Claudius Hermann uno straordinario violoncello Maggini del 1600, appartenuto in passato al Principe Galitsin, intimo amico di Beethoven, che per primo eseguì gli ultimi quartetti del grande compositore tedesco su questo strumento.
Equilibrio mirabile, estrema chiarezza delle voci che disegnano un tessuto musicale finissimo e di ampio respiro. ( The Indipendent)
Il modo in cui il Gringolts Quartet delinea l’architettura delle opere che affronta è semplicemente miracoloso, e questo lascia all’ascoltatore il desiderio sincero di riascoltarli. Stephen Pritchard The Guardian, 21 Giugno 2014
Di nazionalità svedese, Malin Hartelius ha studiato a Vienna con Margarethe Bence e iniziato la sua carriera come membro dell’Opera di Stato di Vienna, dal 1989 al 1991 e dal 1991 al 2012 come interprete all’Opera di Zurigo, ricoprendo tutti i ruoli mozartiani. Ha cantato altresì i ruoli di Sofia ( Rosenkavalier) Adina ( Elisir d’Amore), Leila ( Il Pescatore di Perle) , Tatjana ( Eugenio Oneghin). Nel luglio 2011, dopo la prima rappresentazione del Re Pastore a Zurigo, è stata festeggiata come una delle migliori interpreti oggi al mondo del repertorio mozartiano. Spesso affronta anche opere di raro ascolto come Alfonso ed Estrella, per la direzione di Harnoncourt, a Zurigo e Medea di Cherubini al Festival di Salisburgo. E’ stata invitata nei Teatri d’opera di Berlino, Aix –en Provence, Amburgo, Schwenzingen, Cleveland, dove ha cantato la trilogia mozartiana su testi di Da Ponte, l’Handel-Pastice Sale all’opera di Winterthur. Malin Hartelius è anche una raffinatissima interprete dei lavori per voce e orchestra. Canta spesso con direttori di grande prestigio quali Ivor Bolton, Riccardo Chailly, William Christie, Adam Fischer, Sir John Eliot Gardiner, Nikolaus Harnoncourt, Martin Haselböck, Mariss Jansons, Philippe Jordan e Franz Welser-Möst e con orchestre quali la Filarmonica di Vienna, Royal Concertgebouw Orchestra, Gewandhausorchester di Lipsia, Tonhalle-Orchester di Zurigo, Accademia di Santa Cecilia, Philharmonia Orchestra, Bavarian Radio Symphony Orchestra, London Symphony Orchestra e Cleveland Orchestra. I suoi impegni più recenti l’hanno vista sui palcoscenici del Festival di Salisburgo con il Messia di Handel e la IV sinfonia di Malher, il Requiem Tedesco di Brahms, la messa in do minore di Mozart e la Jahreszeiten di Haydn con la Cleveland Orchestra, la Creazione di Haydn per la direzione di Adam Fischer e la IX sinfonia di Beethoven con Riccardo Chailly. Fra le performance più significative della stagione 2013/14 si ricordano il Pipistrello di J.Strauss con Metha e il debutto come Donna Anna al Teatro Massimo di Palermo. Canterà a Milano con Chailly nell’ottava di Mahler, nella Messa in Mi maggiore di Schubert a Monaco e la seconda di Mahler al Musikverein di Vienna. Molte sono le testimonianze discografiche dell’arte di Malin Hartelius, realizzate con la Freiburger Barockorchester, con la Bavarian Orchestra e M.Janson, con R.Norrington e la Camerata Salzburg, con Sir J.E. Gardiner e il Coro Monteverdi. Nel Gennaio 2010, l’artista ha ricevuto dal Re di Svezia, a Stoccolma, il premio “Litteris et Artibus”.
Per accedere ai concerti è necessario esibire il green pass rafforzato ed è richiesta la mascherina FFP2. In sala saranno osservate tutte le norme covid-19 vigenti al momento del concerto
Biglietti
Interi € 18 – € 13 (+DP)
Under 30 € 7
Under 18 € 5
Per informazioni
www.concertiiuc.it – Tel. 06.3610051-52
botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it
PROGRAMMA
Aula Magna – Sapienza Università di Roma
Piazzale Aldo Moro 5 – Roma
Martedì 15 marzo ore 20.30
Gringolts Quartet
Absolute Schönberg
Integrale dei Quartetti per archi di Arnold Schönberg in occasione dei 70 anni dalla morte del compositore
1° concerto
Schönberg
Quartetto n. 3 op. 30
Quartetto n. 1 in re minore op. 7
Sabato 19 marzo ore 17.30
Malin Hartelius soprano
Gringolts Quartet
Absolute Schönberg
Integrale dei Quartetti per archi di Arnold Schönberg in occasione dei 70 anni dalla morte del compositore
2° concerto
Schönberg
Quartetto n. 4 op. 37
Quartetto n. 2 in fa diesis minore op. 10 per soprano e quartetto d’archi