Il Salvator Mundi è davvero di Leonardo o semplicemente alcuni uomini di potere vogliono che lo sia?
È proprio a partire da questo interrogativo che Leonardo. Il capolavoro perduto narra la storia dietro le quinte del Salvator Mundi. Dal giorno in cui (dopo essere stato acquistato per 1.175 dollari in un’oscura casa d’aste di New Orleans) sono state scoperte magistrali pennellate rinascimentali sotto la vernice pesante del suo restauro a buon mercato, il destino del Salvator Mundi ha visto intrecciarsi ricerca di fama, denaro e potere. Man mano che il suo prezzo è salito alle stelle sono aumentate anche le domande sulla sua autenticità. Ma infine, a distanza di anni: questo dipinto è davvero di Leonardo da Vinci? Svelando i progretti nascosti degli uomini più ricchi della terra e delle istituzioni artistiche più potenti del mondo, il documentario mostra come gli interessi che si celano dietro al Salvator Mundi siano così giganteschi da far diventare la verità qualcosa di secondario.
Spiega Andreas Kofoed: “Questa storia mette a nudo i meccanismi della psiche umana, la nostra attrazione verso il divino e i meccanismi delle società capitaliste in cui denaro e potere prevalgono sulla verità. Il dipinto diventa un prisma attraverso cui possiamo comprendere noi stessi e il mondo in cui viviamo. A oggi non ci sono prove conclusive che il dipinto sia – o non sia – di Leonardo. E finché c’è un dubbio, persone, istituzioni e stati possono di fatto “usarlo” per lo scopo che risulta loro più utile”.
Tra i protagonisti del documentario la restauratrice Dianne Modestini; i mercanti d’arte Robert Simon, Alexander Paris e Warren Adelson; l’imprenditore Yves Bouvier; il curatore della National Gallery di Londra Luke Syson; gli storici dell’arte ed esperti di Leonardo Martin Kemp, Maria Teresa Fiorio e Frank Zöllner; l’artista e restauratore Jacques Franck; il Global Art Services Executive di Bank of America Evan Beard; la scrittrice e giornalista Georgina Adam; il giornalista investigativo Bradley Hope; la scrittrice Alexandra Bregman; i critici d’arte e scrittori Kenny Schacter e Jerry Saltz; il Professore Associato al Sciences Po Stéphane Lacroix; il Direttore di The Arts Newspaper Alison Cole; i giornalisti Antoine Harari e David Kirkpatrick; il Fondatore dell’FBI Art Crime Team Robert King Wittman; l’ex agente CIA Doug Patteson; il partner commerciale di Yves Bouvier Bruce Lamarche; il Direttore di La Tribune de l’Art Didier Rykner; il Direttore (2004- 2016) della Gemäldegallerie di Berlino Bernd Lindemann.
Leonardo. Il capolavoro perduto è un evento Nexo Digital nelle sale solo il 21, 22, 23 marzo in collaborazione con Piece of Magic.
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