Dal 30 marzo al 3 aprile la 4^ edizione del festival: cinque giorni e una notte con incontri, lezioni, passeggiate e tante iniziative per comunicare il valore della geografia, per indagare luoghi di oggi e luoghi della storia, paesaggi fisici e dell’anima, la Terra come geografia da salvare. Venerdì primo aprile, dalla serata alle prime luci dell’alba si accenderà la Monfalcone GEOnight, la Notte internazionale della Geografia, una nuova “stella” della costellazione di eventi promossi dai geografi di ogni latitudine. Fra i protagonisti di Monfalcone GEOgrafie 2022, la cantautrice Francesca Michielin, il Primo ricercatore CNR e divulgatore scientifico Mario Tozzi, le giornaliste Marianna Aprile e Francesca Mannocchi, il giallista Carlo Lucarelli, lo psichiatra Vittorino Andreoli, i poeti Davide Rondoni, Anna Toscano e Mary Barbara Tolusso, il maestro della fotografia Elio Ciol, gli autori Federico Taddia, Enrico Galiano, Federica Manzon, Pierdomenico Baccalario, il filologo e linguista Luca Serianni, il critico d’arte Luca Beatrice, l’economista Stefano Bartolini e sul grande schermo persino Pier Paolo Pasolini e Maria Callas. L’inaugurazione nel segno di un viaggio nella bellezza, con la lectio illustrata di Vittorio Sgarbi sull’arte di Raffaello.
Con una quarta edizione che idealmente apre la “primavera” dei festival e delle kermesse culturali 2022, dal 30 marzo al 3 aprile torna in scena Monfalcone GEOgrafie Festival, l’affascinante viaggio attraverso i paesaggi umani e geografici di ieri e di oggi, promosso dal Comune di Monfalcone con Fondazione Pordenonelegge, per la direzione artistica di Gian Mario Villalta, Silvana Corbatto e Roberto Covaz con il Comitato scientifico del Comune di Monfalcone. Media partner il quotidiano Il Piccolo. Proprio Monfalcone, storico crocevia fra il Carso e il mare, fra l’altipiano e il golfo del Nord Adriatico, è sede strategica per un’indagine che si dispiega intorno al vasto concetto della “geografia” e al suo ruolo per il sapere e la formazione umana: la città dei cantieri, dove prendono vita navi che solcheranno i mari del pianeta, è così motore di racconti e riflessioni incrociate intorno all’Homo Geographicus del nostro tempo, e alle sue rotte reali, virtuali e mentali. «Monfalcone GEOgrafie – spiega il Sindaco, Anna Maria Cisint – in quattro anni ha allargato i suoi orizzonti, ha rotto gli argini della dimensione locale, ha mostrato la vitalità di una formula culturale che intreccia gli incontri con scrittori e giornalisti del momento, con le espressioni più vive del territorio, sino alla fotografia nel ritratto sentimentale della città e alle traversate canore assieme ai Lettori in Cantiere.
Un viaggio speciale senza barriere, spazio di ogni libero confronto, che ora si presenta anche in anteprima nelle maggiori città della regione. A ben vedere un festival culturale di questo genere poteva svilupparsi solo a Monfalcone, luogo di miti e leggende e che può interpretare il senso e la metafora della vita e della storia – la partenza, il percorso e l’arrivo – attraverso il viaggiare nel tempo e nei destini degli uomini, nelle loro culture e avventure». Tante le rotte e tante le geografie – reali virtuali e mentali – che il festival metterà a fuoco quest’anno: fra i protagonisti la cantautrice Francesca Michielin con il suo romanzo d’esordio, il critico d’arte Vittorio Sgarbi cui è affidato il “viaggio nella bellezza” inaugurale, il Primo ricercatore CNR e divulgatore scientifico Mario Tozzi, le giornaliste Marianna Aprile e Francesca Mannocchi, il giallista Carlo Lucarelli, lo psichiatra Vittorino Andreoli, i poeti Davide Rondoni, Anna Toscano e Mary Barbara Tolusso, il fotografo Elio Ciol, gli autori Federico Taddia, Enrico Galiano, Federica Manzon, Pierdomenico Baccalario, il filologo e linguista Luca Serianni, il critico d’arte Luca Beatrice, l’economista Stefano Bartolini e sul grande schermo persino Pier Paolo Pasolini e Maria Callas, raccontati nel loro incontro sul set di “Medea”.
I PROTAGONISTI E LE ROTTE DI “GEOGRAFIE” 2022
Entrando nel vivo del programma, l’inaugurazione del festival sarà nel segno dellegeografie della bellezza
: quella dischiusa dalle opere di Raffaello Sanzio e che Giorgio Vasari descriveva come “prolungamento della creazione di Dio e della bellezza del mondo, una bellezza assoluta, senza limiti.” Appuntamento mercoledì 30 marzo, alle 17.30 in Piazza della Repubblica con la lectio illustrata di Vittorio Sgarbi, autore di “Raffaello. Un Dio mortale” (La nave di Teseo). Un ritratto dell’uomo e dell’artista che è rimasto impresso nel cuore della storia dell’arte. Dall’evento inaugurale al “finissage” di GEOgrafie, che vedrà protagonista domenica 3 aprile (ore 18.30, Piazza della Repubblica) la cantautrice Francesca Michielin, una delle artiste più complete e interessanti della scena musicale del nostro tempo: cinque album, collaborazioni con le firme più importanti del panorama musicale attuale, in scena sui palchi più prestigiosi. A GEOgrafie Francesca Michielin siglerà il gran finale del cartellone, con un viaggio nelle geografie delle donne, la presentazione del suo primo libro, “Il cuore è un organo”, in uscita per Mondadori il 15 marzo.
La tappa di Monfalcone sarà una delle primissime del tour di lancio del romanzo: con Francesca Michielin dialogherà a GEOgrafie Valentina Gasparet, curatrice di pordenonelegge. “Il cuore è un organo” è una storia tutta al femminile, travolgente e sincera. Racconta Francesca Michielin: «scrivere per me è un’esigenza, mi aiuta ad evadere, mi fa mettere in ordine i pensieri, è quasi terapeutico. Il romanzo è un battesimo del fuoco per chi ama scrivere. Ho aspettato che arrivasse una storia, che arrivasse un racconto per riflettere e crescere, per parlare dell’amore con più sfaccettature, nella complessità delle sue sfumature».
Al femminile anche le geografie della memoria e della storia di un altro romanzo d’esordio, quello della giornalista Marianna Aprile, che attraverso l’avvincente “In balia” (La nave di Teseo) ci guiderà sulle tracce di un racconto di guerra vecchio di oltre 70 anni, che però ha ancora molto da insegnare a noi tutti. E un’altra nota firma del giornalismo e dell’indagine geopolitica, Francesca Mannocchi, in queste settimane inviata in Ucraina da dove coraggiosamente racconta, giorno dopo giorno, l’inferno del conflitto, ci prenderà per mano e ci porterà nelle pieghe autobiografiche delle sue personalissime geografie, che raccontano la scoperta della malattia: al festival presenta infatti il toccante “Bianco è il colore del danno” (Einaudi), un ‘corpo a corpo’ con la parte di sé che diventa improvvisamente nemica in ragione di una patologia cronica. Un diario che si fa specchio della fragilità umana e insieme della nostra inarrestabile pulsione di vita.
Nelle geografie dell’intimo si addentra anche l’ultimo saggio dello psichiatra Vittorino Andreoli, voce fra le più autorevoli di un’indagine che ha per obiettivo il nostro sentire più profondo: e la sua “Storia del dolore”, appena uscita per Solferino, ci ricorda che il dolore, fisico e forse soprattutto mentale, è una delle caratteristiche della specie umana ed è importante raccontarlo, per affrontarlo e ascoltare in modo autentico la sofferenza che fa parte della nostra vita. Di un altro “male”, quello legato alle insidie “criminali” nelle nostre vite, e delle geografie noir ci parlerà Carlo Lucarelli, narratore fra i più amati degli appassionati del giallo: il suo “Léon” (Einaudi) ritrova un personaggio diventato familiare, la poliziotta Grazia Negro, alle prese con l’”Iguana” e le sue oscure minacce. Geografie del nostro tempo legate però ad altre minacce, quella pandemica e quella ambientale, ma insieme anche alla speranza dello sviluppo sostenibile, sono quelle che percorreremo insieme al geologo Mario Tozzi, Primo ricercatore CNR e divulgatore scientifico, volto e voce di un programma di riferimento per chi ha a cuore la Terra, “Sapiens” su Rai3, e autore per Mondadori di “Uno scomodo equilibrio. Uomini, virus e pandemie”.
Al festival, insieme a lui, indagheremo una scomoda verità: abbiamo accettato limitazioni e sacrifici provvisori perché abbiamo visto la nostra vita in pericolo, ma non siamo ancora disposti a cambiare in via definitiva le nostre abitudini per arrestare la distruzione del mondo, che ha esattamente le stesse cause delle pandemie.
Potremo immergerci anche nelle geografie della poesia: la scrittrice e poetessa Mary Barbara Tolusso, in dialogo con le autrici Federica Manzon e Anna Toscano, presenterà la sua ultima silloge, impervia e coinvolgente: “Apolide” (Mondadori) ci farà viaggiare in un percorso poetico dove i momenti della quotidianità e della storia, nel loro incidere, si manifestano e sovrappongono ai destini individuali. E il poeta Davide Rondoni, in un intenso dialogo con un Maestro della fotografia Elio Ciol, moderato dal direttore artistico del festival Gian Mario Villalta, schiuderà le geografie di “Immagini e parole. Poesia e fotografia”: 13 fotografie di Elio Ciol incontreranno altrettante poesie di Davide Rondoni, favorendo l’incontro fra due arti, in un abbraccio di visioni e parole, un emozionale dialogo artistico sull’ombra, sulla luce e sulla speranza. Esempio insuperato di creazione poetica è la Divina Commedia di Dante: nelle geografie del Sommo poeta ci potremo addentrare insieme al filologo e linguista Luca Serianni per ritrovare l’eredità dantesca e il genio linguistico del Padre della lingua italiana, in un viaggio affascinante nella sua parola che giunge fino a noi.
Con il critico d’arte Luca Beatrice, che firma “Da che arte stai?” (Mondadori Electa), viaggeremo invece alla scoperta di storie e personaggi che hanno cambiato le geografie dell’arte. Proprio come Vasilij Kandinskij, cui è dedicata a Monfalcone la mostra intitolata Punto, linea e superficie. Kandinsky e le avanguardie, visitabile nei giorni del festival. E nelle geografie delle città del futuro ci muoveremo con l’economista Stefano Bartolini, autore di “Ecologia della felicità. Perché vivere meglio aiuta il Pianeta” (Aboca), che indagherà, in dialogo con lo scrittore e curatore di pordenonelegge Alberto Garlini, nuove organizzazioni che possano ridurre la solitudine, permettere di costruirsi buone relazioni e vite felici, favorire il benessere e le relazioni nelle imprese.
Geografie della storia sono infine quelle che ci proietteranno nella Aquileia di età romana: per scoprire l’antico Porto Fluviale della via Sacra e un mondo in fermento, con imperatori in visita, legioni, uomini e donne che duemila anni fa abitavano queste terre attraverso il dialogo fra l’archeologo Cristiano Tiussi, direttore della Fondazione Aquileia, e il giornalista e scrittore Pietro Spirito. Ma anche per viaggiare nel tempo con i racconti di Roberto Piumini in un vivace spettacolo di live painting storytelling che alternerà le letture di Daniela Gattornoalle illustrazioni di Paolo Cossi, per la colonna sonora all’arpa di Luigina Feruglio. Voce, musica e illustrazioni dal vivo ci accompagneranno in un viaggio nel tempo lungo le strade dell’antica città romana.
LA “GEONIGHT”, NOTTE INTERNAZIONALE DELLA GEOGRAFIA
Al traguardo della sua 4^ edizione, Monfalcone consolida il suo ruolo di riferimento per l’indagine geografica entrando nella costellazione della GEOnight, Notte internazionale della Geografia: l’appuntamento è per venerdì primo aprile, quando si accenderà la prima Monfalcone GEOnotte, una nuova “stella” della costellazione di eventi internazionali promossi dai geografi di tante latitudini. Fra gli incontri in programma per la GEOnotte 2022 spicca il dialogo dedicato alla (ri)scoperta delle Guide Rosse del Touring, irrinunciabile supporto per i viaggiatori che vogliono conoscere in profondità i luoghi che li appassionano: ne parleranno la ricercatrice del territorio Chiara Rabbiosi e il geografo Sergio Zilli; di un altro modo di viaggiare, quello nell’epimedia, il vasto territorio dell’informazione e della comunicazione dove il fatto si incarna nel suo stesso racconto – epimedia è curiosamente l’anagramma di epidemia – converseranno il geografo Angelo Turco e il saggista Marcello Tanca, esplorando una dimensione che accomuna oggi gli esseri viventi anche di latitudini lontane. E sabato 2 aprile continua il viaggio dei Geografi a Geografie: alle 11.00 in Piazza della Repubblica ancora una questione strettamente legata al nostro tempo: Dino Gavinelli e Mauro Varotto converseranno del “Territorio futuro”. Come si trasformerà l’Italia nel 2786, se non faremo niente per fermare il cambiamento climatico? A cura dell’Associazione dei Geografi italiani e Società Geografica italiana, in collaborazione con il Museo di Geografia – Università di Padova.
Le geografie del festival includeranno anche le insolite “Passeggiate per Monfalcone”, alla scoperta di inediti scorci della città.
GEORAGAZZI, LE GEOGRAFIE RACCONTATE AGLI STUDENTI
Un percorso speciale sarà dedicato ai giovani, con autori di riferimento in una fascia del mattino dedicata anche alla fruizione delle scuole: al festival faranno tappa Pierdomenico Baccalario e Federico Taddia con le geografie interplanetarie del loro “Manuale delle 50 missioni su Marte” (Il Castoro); l’avventuroso topo giornalista più amato dai ragazzi, Geronimo Stilton, per sfogliare “Il piccolo libro della Costituzione” (Piemme) in un viaggio attraverso le geografie delle regole della convivenza e del rispetto: valori imprescindibili per diventare, in un prossimo futuro, cittadini più consapevoli. E ancora: lo scrittore Enrico Galiano, insegnante tra i più seguiti d’Italia e autore di “Felici contro il mondo” (Garzanti) ci accompagnerà nelle geografie dell’apprendimento, un viaggio speciale tra storie vissute in classe e vere e proprie lezioni di storia, letteratura e grammatica: per portare la scuola fuori da scuola, con l’idea che possa essere ancora un luogo di bellezza. E sempre Galiano sarà il testimonial 2022 del concorso per giovani lettori appassionati “Un Libro da Consigliare”, che premia i consigli di lettura più originali e interessanti, quest’anno con il claim Avventure creative. Il contest è organizzato dal Sistema Bibliotecario BiblioGO! e dal Comune di Monfalcone, in collaborazione con Fondazione Pordenonelegge, all’interno del progetto di promozione della lettura della regione autonoma Friuli Venezia Giulia LeggiAMO 0-18 FVG. E ancora Alberto Pellai e Barbara Tamborini ci guideranno nelle geografie delle competenze per la vita, ovvero le abilità cognitive, emotive e relazionali che permettono di affrontare efficacemente le sfide della quotidianità: un viaggio che parte con “Destinazione Vita. Life skills: il bagaglio essenziale per affrontare il viaggio più importante” (Mondadori).
E ancora, per i giovani e i più piccoli sono tanti gli appuntamenti organizzati da Books in the city: la mattina per le Scuole dell’Infanzia la fascia di appuntamenti “Quando le fiabe suonano”, un viaggio sonoro – musicale attraverso l’esperienza della fiaba, con Michele Budai e i Lettori in Cantiere; da venerdì pomeriggio alle 16 in Biblioteca, sempre con i Lettori In Cantiere, ecco i Giochi da tutto il Mondo; e alle 17 “Un sogno nella notte”, lo spettacolo liberamente ispirato a Shakespeare, a cura del Laboratorio Teatrale dell’ISIS BuonarrotI di Monfalcone per la regia di Luisa Vermiglio, introdotto da Vincenzo Caico. Alle 18, nel Palazzetto Veneto riflettori su “La fine del mondo storto”, lo spettacolo di letture e musiche liberamente tratte dal libro di Mauro Corona con Associazione Arteatro. E sabato 2 aprile, alle 17 nel Teatro Comunale riflettori su “La O di Zen, cartografo e navigatore”: lo spettacolo tratto dall’omonimo romanzo di Franco Morellato e Roberta Manià.
GEOGRAFIE DI PIER PAOLO PASOLINI, NEL CENTENARIO
Nel 2022 che celebra i cent’anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, il festival schiude un itinerario nel tempo e nelle suggestioni di un incontro davvero speciale, quello fra Maria Callas e Pier Paolo Pasolini. Un viaggio, dunque, nelle geografie del mito, e di un amore “obliquo”: lo scrittore-regista più scomodo e provocatorio del momento e la cantante lirica più acclamata del mondo si incontrarono sul set di “Medea”, il film girato fra la laguna di Grado e di Marano, Anzio e la Cappadocia. Maria e Pier Paolo seppero creare un rapporto artistico e umano profondo, delicato e speciale. Giovedì 31 marzo, alle 21 al Teatro Comunale di Monfalcone, in collaborazione con Cinemazero riflettori sulla proiezione de “L’isola di Medea”, il documentario scritto e diretto da Sergio Naitza, prodotto da Lagunamovies e Karel. In dialogo con Piero Colussi, grande conoscitore di Pasolini, il regista introdurrà il film che intreccia le voci di Ninetto Davoli, del Premio Oscar Dante Ferretti, di Nadia Stancioff l’assistente personale di Maria Callas, dei costumisti Piero Tosi e Gabriella Pescucci, del direttore di produzione Fernando Franchi, testimone di quel set; dell’attore Giuseppe Gentile all’epoca campione olimpionico di salto triplo, dell’attrice Piera Degli Esposti, della scrittrice Dacia Maraini, dello storico del cinema Roberto Chiesi, della giornalista Alessandra Zigaina, che ha ripreso i racconti del padre Giuseppe Zigaina, l’artista amico di Pier Paolo Pasolini.
GEOGRAFIE DEL TERRITORIO: LA “CITTA’ DEI CANTIERI” E LE SUE ROTTE
Tante le rotte che da Monfalcone prenderanno il largo per viaggi letterari: nella giornata inaugurale,mercoledì 30 marzo, alle 21 al Teatro Comunale sipario sull’evento “Navi in un mare di note. Canzoni a bordo nave”, con Freevoices. Un viaggio intorno al mondo in 12 canzoni sul vascello delle splendide voci e dal contagioso entusiasmo dei Freevoices. Tra una traversata canora e l’altra i Lettori in Cantiere proporranno pillole di storia su leggendarie navi costruite nel cantiere di Monfalcone. L’evento, per la direzione artistica di Manuela Marussi, è costruito sui testi di Roberto Covaz.
Giovedì 31 marzo si parlerà di Alexander von Humboldt, il più celebre scienziato-viaggiatore della prima metà dell’Ottocento, con Claudio Greppi ed Enrico Mazzoli (16.30, Palazzetto Veneto). Alle 17, doppio appuntamento in Piazza della Repubblica: nello Spazio Nord Lucio Gregoretti con Claudio Moretti racconta “Verso il grande destino. Sognando la terra promessa”. Dal cantiere di Monfalcone tanti partirono per opere importanti come il viadotto più alto delle Ande. E da Spilimbergo a sistemare mosaici nelle chiese, dal Friuli a lavorare sulla Transiberiana, dalle Valli del Natisone a scavar carbone nelle miniere del Belgio … Nello Spazio Sud Aureliano Barnaba, con Massimo Romita, Pino Guido e Furio Premiani, presenta il Diario Hermada di Flavio Vidonis, una pubblicazione lunga 500 pagine che riporta alla luce la storia della Grande Guerra sepolta sul Monte Ermada per 80 anni. Sempre dalle 17 nel Teatro Comunale “D’immenso. Le parole sono luoghi”, il documentario dedicato a Ungaretti, realizzato dal Laboratorio cinema dell’ISIS “M.Buonarroti”, sotto la guida del regista Cristian Natoli e dello sceneggiatore Enrique Carcione. A seguire “Matteo Giancotti. Paesaggi del trauma” sulla Grande Guerra e la Resistenza.
Di un tema centrale per le navi mercantili che solcano i mari del mondo si parlerà alle 17.30, nel Palazzetto Veneto: “Agli inizi del container. Il Lloyd triestino e le linee per l’Australia” racconta l’avvento dei container, oggi circa 180 milioni in giro per il mondo. Trieste e l’Italia hanno fatto la loro parte e l’autore Sergio Bologna lo spiegherà al pubblico di GEOgrafie in dialogo con Maurizio Eliseo e in collaborazione con il Museo della Cantieristica di Monfalcone. Alle 18.00 in Piazza della Repubblica Stefano Montello conversa intorno a “Il tempo delle erbacce”, un punto di vista inconsueto sulle “malerbe”, cruccio del nostro paesaggio quotidiano. Presenta Martina Del Piccolo.
Venerdì primo aprile alle 16 nel Palazzetto Veneto la presentazione del catalogo “Pino Furlan, verificare i limiti dell’infinito. 1920-1987”: Marina Dorsi e Luca Geroni, coordinati da Cristina Feresin, converseranno, a cent’anni dalla nascita, dell’artista che pose la sua passione profonda per la pittura a disposizione della società locale e dei suoi momenti di profonda crisi. Alle 17.00 in Piazza della Repubblica Franco Michieli, in dialogo con Cinzia Benussi presenta “La vocazione di perdersi. Piccolo saggio su come le vie trovano i viandanti, per indagare le capacità naturali di orientamento dei nostri antenati, ma anche la dimensione spirituale che nasce da questa straordinaria e dimenticata esperienza. E alle 18 sempre in Piazza della Repubblica Maria Morigi, in dialogo con Rosa Fasan presenta “Islam, Talebani, Stato islamico. Realtà tra Afghanistan e Pakistan”: gli interrogativi sul futuro del popolo afghano in rapporto ai nuovi – vecchi padroni, i Talebani, in un saggio che invita a superare i pregiudizi nei confronti dell’Islam.
Sabato 2 aprile una grande escursione nelle geografie del territorio: si parte alle 10, in Piazza della Repubblica con il dialogo dei giornalisti Roberto Covaz e Alex Pessotto su un tema di straordinaria attualità: “Gorizia – Nova Gorica, dalla Guerra fredda a Capitale europea della Cultura 2025”. Un focus sull’area transfrontaliera tra Nova Gorica e Gorizia, capitale europea della Cultura 2025, in collaborazione con il Comune di Gorizia. Alle 11.30 in Piazza della Repubblica Paolo Ciampi in dialogo con Mauro Daltin racconta “Un popolo in cammino”: viaggio nelle terre degliEtruschi dalle antiche città di Chiusi e Cortona alla Val d’Orcia, alla Maremma dei briganti e dei tombaroli, alle le spiagge e promontori del Tirreno. A cura della casa editrice Bottega Errante.
Alle 12.45 la premiazione del concorso fotografico “Monfalcone. Ritratto sentimentale di una città” e del concorso per la migliore vetrina, a cura di Ascom, CNA, Confartigianato e Vivacentro. Alle 16.00 in Piazza della Repubblica Riccardo Prati, in dialogo con Chiara Bruschina, presenta le sue esperienze a tante latitudini riunite nel volume “Una vita in viaggio”. Subito dopo, alle 17.30 Vincenzo Varagona ripercorre con Luisa Pozzar “I segreti del Moby Prince”: a 30 anni dalla più grande tragedia civile del mare in Italia, con documenti e testimonianze inedite. Per la prima volta, viene data voce ad alcuni dei familiari delle vittime, per lungo tempo chiusi in un dignitoso silenzio. Alle 18.30 nel Palazzetto Veneto si parlerà del “Cansiglio. La foresta della storia”, con Lucio Tolar, Tiziano Fiorenza e Umberto Sarcinelli, coordinati da Antonio Giacomo Bortoluzzi. L’altopiano stesso del Cansiglio, con i suoi boschi e le ampie radure, è un libro all’aria aperta di geologia, fauna, botanica, storia; e offre ciò che l’uomo moderno sembra aver dimenticato.
Domenica 3 aprile, gran finale con un caleidoscopio di “geografie” in vetrina al festival: alle 10.30 in Piazza della Repubblica Francesco Boer, in dialogo con Roberto Covaz rievoca “I briganti della Carnia”. Gente selvatica, in fuga dalla civiltà, che si è trovata assieme per vivere a modo proprio. Una riflessione sul rapporto fra uomo e natura, fra società e anarchia. Alle 12.15 in Piazza della Repubblica riflettori sul Concerto dei Green Waves: cinque musicisti partono dalle antiche sonorità del folklore irlandese per un viaggio interculturale. Le percussioni “Irish” interagiscono con quelle medio orientali, la chitarra flamenca accompagna il violino, la fisarmonica dialoga con la gaita Galiziana, il clarinetto e il tin whistle.
In scena Michele Budai percussioni, Massimiliano D’Osualdo fisarmonica e tastiere, Lorenzo Marcolina tin whistle, gaita, clarinetto, Fulvia Pellegrini violino, Michele Pucci chitarra. E ancora: alle 16.00 in Piazza della Repubblica il racconto avventuroso, e ventoso, di “Ursus & Audax,la grande fuga”: Massimiliano Penazzi converserà con Giulio Princic del mitico pontone – gru Ursus, protagonista di un secolo di storia navale giuliana, e dell’accadimento del 2 marzo 2011, quando a causa della bora scura la gru ruppe gli ormeggi e prese il largo come un mostruoso veliero senza pilota. Domato poi dagli uomini della Tripmare, erede della storica Tripcovich. Alle 16.30 nella Biblioteca comunale un affettuoso omaggio a Franco Battiato: Francesco Messina e Stefano Senardi, in dialogo con il critico musicale Giò Alajmo raccontano “L’alba dentro l’imbrunire”. Il grande cantautore siciliano raccontato attraverso le parole e le fotografie di chi ha lavorato e vissuto al suo fianco, dalla sala di registrazione ai concerti, alle sue letture. Alle 17.30 in Piazza della Repubblica il geografo Carlo Rubini, in dialogo con Angela Del Prete riflette di “Microcosmi e paesaggi”: un excursus sul paesaggio ambientale, culturale e sociale a Nordest, una narrazione di situazioni geografiche dal litorale alla collina, alla pedemontana, per restituire l’esperienza personale e della memoria nell’itineranza a piedi. E alle 17.30 nel Teatro comunale l’evento a cura di Stropula Cantieri Teatrali: “A proposito di Marianna. L’artista monfalconese sulla quale Canova pose affetto speciale”, su testo di Roberto Covaz, per la regia di Luca Rodella. In occasione del 200° anniversario della morte di Antonio Canova, riemerge la figura di Marianna Pascoli, sua allieva e intima amica, nata a Monfalcone nel 1790. Una donna avvenente e di carattere, che ha saputo emergere in una società ancora dominata da stereotipi maschilisti.
LE PASSEGGIATE DI MONFALCONE GEOGRAFIE
Venerdì, sabato e domenica le passeggiate per Monfalcone accompagneranno nel viaggio alla scoperta di inediti scorci della città. Gli studenti dell’ISIS Pertini di Monfalcone, formati da Roberto Covaz e Andrea Ferletic, saranno le guide lungo tre diversi itinerari, che porteranno rispettivamente alla scoperta della città medievale, della Monfalcone del 1912 e del quartiere operaio di Panzano. Gli appuntamenti sono il primo Aprile alle 17.00, il 2 e il 3 Aprile alle 11.00.
Domenica 2 Aprile, alle 17.00, Roberto Covaz condurrà una “passeggiata insolita” per Monfalcone, in un percorso che porta alla scoperta di del centro cittadino, tra storia, aneddoti e curiosità.
INFO E AGGIORNAMENTI
Monfalcone GEOgrafie festival, dal 30 marzo al 3 aprile 2022 nel GEOvillage di Piazza della Repubblica e in molte sedi della città di Monfalcone.
Ingresso libero per i possessori di super green pass, fino ad esaurimento dei posti.
Dettagli e aggiornamenti sulla pagina FB GEOgrafie Monfalcone e sul sito geografiemonfalcone.it