Testo e regia Rosario Lisma
con Lucia Sardo, Barbara Giordano, Andrea Narsi, Luca Iacono
scene e costumi Vincenzo La Mendola
regista assistente Gabriella Caltabiano
produzione Teatro Stabile di Catania
«Pescheria Giacalone e figli è un dramma familiare travestito da commedia. Si svolge in un piccolo asfittico luogo della provincia siciliana. A dispetto della dolcezza del clima, del mare e dei sapori speciali che questaterra concede, la vita non scorre, ma ristagna come una palude sempre uguale a se stessa. Il salottino oscurodi questa famiglia di pescivendoli non è un mare aperto, ma una conca limacciosa, un luogo dello spirito,senza aria né luce e i personaggi che lo abitano sono la proiezione archetipica degli abitanti di un sudmediterraneo sempre uguale a se stesso. Per immobilismo, indolenza e torpore. Una terra arida e brulla che riesce a sopravvivere solo succhiando il nutrimento da quel poco che di vitale può scorrere sotterraneo. È l’energia di una ragazza, Alice, che si sente chiamata a un altro destino. Esule e solitaria, troverebbe la gioia ela piena espressione di sé in un altro ambiente lontano e più freddo, ma più vivace e produttivo, Milano,metropoli europea moderna e stimolante. Lontana dalla madre, arcigna e pietosa, e dal fratello incapace erozzo, in terra straniera la ragazza troverebbe davvero la sua casa, la collocazione della sua anima piùprofonda. Solo l’amore, preteso a forza dai suoi congiunti, e la paura di un insopportabile senso di colpafrenano la legittima aspirazione di vita della giovane. La presenza nel paesino di un medico milanese gentile ecolto è l’unica finestra su quella terra promessa mai raggiunta.
Nell’interno piccolo borghese, buffo quanto sinistro, dai toni scuri retrò, tra Pietro Germi e Alfred Hitchcock, si dipana un vissuto quotidiano e minimo che indaga il conflitto eterno tra sogno e responsabilità, tra vita e sacrificio, tra felicità e morte.
Se l’amore non dà libertà è solo un crimine mascherato.
Pescheria Giacalone e figli è una commedia sulla vera natura dell’amore, sulla famiglia e sul concetto didesiderio. Solo conoscendo e obbedendo alla legge del desiderio più profondo ci si potrà innalzare alla felicità».
Rosario Lisma
«Potremmo chiamarlo neo-realismo contemporaneo. (…) Ritrae dal vero le situazioni, tutto quello che si vede in scena (che è interpretato con perfetta adesione alla condizione umana dai protagonisti) è ripreso in modo assolutamente naturale dalla comune esperienza di vita: la vita del mercato del pesce, l’ambizione di chi soffre nella gabbia provinciale, ma bussa alle grandi testate internazionali, la frustrazione perenne della madre che si sente superata dai tempi e assume atteggiamenti da vittima, il difficile ruolo del continentale trapiantato…».
Sergio Sciacca, La Sicilia
TEATRO ELFO PUCCINI
sala Fassbinder
corso Buenos Aires 33, Milano
Martedì /sabato ore 21.00, domenica ore 16.30
Prezzi: intero € 33 / rid. giovani e anziani €17,50 / online da € 16,50
Info e prenotazioni: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org