Lo spettacolo ”Reconnect” andrà in scena sabato 12 marzo, ore 20.30, domenica 13 alle ore 18 in via Giuseppe Borrello, 73 a Catania, nello spazio artistico teatrale Roots. È la prima rappresentazione della rassegna di teatro contemporaneo “Rigenerazioni”. Sarà replicato venerdì 18, sabato 19 ore 20.30, domenica 20, alle ore 18.
Reconnect è la nuova produzione di Teatro Argentum Potabile, un progetto ideato per Silvia Oteri, che sfrutta una delle diverse possibilità di messa in scena non-canoniche offerte dallo spazio ‘Roots’. È una nuova tappa nel recente percorso di ricerca di Steve Cable verso un teatro non- verbale, fisico, d’immagine, una rappresentazione corporea di forte impatto emotivo. Come per ‘It lives! It breathes!’, le musiche originali di Andrea Cable sono parte integrante dell’intera pièce e come per ‘It lives!’ i partecipanti si troveranno ‘dentro’ lo spazio scenico a vivere un viaggio verso l’ignoto, un gioco serio, una trasgressione sacra. In momenti storici di particolare smarrimento e solitudine, dove tutti abbiamo bisogno più che mai di ritrovarci, di riconnetterci. Soprattutto, di riscoprire l’essenziale.
Steve Cable, autore del progetto drammaturgico, ci fa immergere in un unico lungo spazio scenico. Lungo i lati, due file di sedie, una di fronte all’altra, di corpi, di occhi. Spettatori? Testimoni? Partecipanti al rito? Cable ci spiega d’aver pensato: “Due file di esseri umani che condividono uno spazio, sguardi che si incrociano, corpi in presenza e in mezzo… un corpo, una presenza fisica, un essere umano che respira e esplora, che gioca e ricerca, che si contorce e si trasforma. Una donna che si trova all’interno di un sogno che sembra reale e al tempo stesso in una realtà che pare sogno. Una donna che affronta un viaggio onirico, un passare da uno stato all’altro, una continua trasformazione e trasfigurazione del Sè. Un personalissimo pellegrinaggio che dalla solitudine e l’ansia porta alla conoscenza di sé. Una sorta di percorso ad ostacoli che, come in una fiaba, premia chi non si arrende e che porta in maniera circolare, attraverso mondi paralleli, a se stessi. Un corridoio fatto da due file di persone. In mezzo un corpo irrequieto, uno sguardo determinato e curioso. E in fondo al corridoio? Una porta. Una grande porta. Una grande porta e una semplice domanda: Cosa c’è dietro la porta?”
Antonella Caldarella, fondatrice insieme a Steve Cable de La Casa di Creta Teatro Argentum Potabile, sottolinea: “Finalmente si riparte dopo un inverno piuttosto strano segnato ancora una volta dalla pandemia. Si riparte, cercando di offrire un’offerta culturale quanto mai varia e per l’appunto adatta ai tempi, con quattro spettacoli diversi ma che hanno un filo conduttore, tutte produzioni originali scritte da autori contemporanei. Da sempre la nostra volontà è stata quella di offrire spazio a una drammaturgia che rispecchi i nostri tempi, poiché è fondamentale in una terra come la nostra, da sempre patria di autori teatrali forti e incisivi, mostrare una fotografia attuale. Il 12 riiniziamo con Reconnect di Steve Cable, uno spettacolo assolutamente nuovo e interamente corporeo, creato insieme ad una danzatrice, Silvia Oteri e ad un giovane compositore, Andrea Cable. La nostra compagnia offre ai giovani la possibilità di frequentare numerosi laboratori, facendo scoprire loro variegati e numerosi percorsi artistici. Uno di questi ragazzi è Andrea, che sta diventando un punto di riferimento per le sue musiche originali.
Ad aprile, invece, ci sarà un lavoro teatrale de La Mansarda teatro dell’Orco, dal titolo Oscae Persone ovvero La fabula atellana che viene riproposta in una forma nuova, che non tradisce il suo punto di partenza, ma lo traduce in chiave più contemporanea e idonea alla fruizione del pubblico dei giorni nostri, conservando però la sua natura primigenia di teatro popolare e farsesco, riscritta dall’autrice Roberta Sandias. Seguito da un terzo spettacolo della Compagnia Teatrop che vedrà in scena un altro giovane autore calabrese con La Maledizione Del Sud, tratto dalla leggenda di Colapesce e, infine, a maggio, ospiteremo una compagnia di Parma, il teatro del Cerchio, con la rappresentazione 5 minuti, che ben si adatta al titolo della nostra rassegna Rigenerazioni, il tema è quello dell’apparire, considerarsi parte di un mondo virtuale riservato agli utenti dei social e, allo stesso tempo quel “ricostruirsi ” dopo una sconfitta o una storia finita male.
Continua la Caldarella: “Una rassegna che noi vogliamo definire “giovane” e “aperta” perché ci rivolgiamo ad un pubblico curioso, attivo, che ha voglia di pensare, di riflettere di emozionarsi e che non ha paura di rischiare di entrare in un piccolo spazio come Roots e vedere un teatro non canonico. E vogliamo anche dire che il nuovo per noi è la rielaborazione del nostro mondo passato, presente o futuro, in ogni tempo c’è un modo di leggere quello che ci accade e spesso per comprenderlo è necessario utilizzare il ritmo e il linguaggio di quel preciso momento”.
Non resta che andare a vedere Reconnect.
RECONNECT
Con Silvia Oteri
Musiche originali di Andrea Cable
Scene di Emanuele Salamanca
Riprese video: Ruggero Tornatore
Tecnico del suono: Enrico Tabbacco
Assistente alla regia: Maria Riela
Progetto drammaturgico/Disegno luci/Regia: Steve Cable
Produzione: TEATRO ARGENTUM POTABILE