È la storia di un’amicizia, è la storia di due sognatori
che dopo una vita passata tra club e festival questo sabato si ritrovano, dopo diverso tempo, fra le mura del Tenax.
“Ho conosciuto Ricardo Villalobos a Ibiza una vita fa, prima che diventasse l’artista che oggi tutti conosciamo, e già a quel tempo rimasi incantato. È un personaggio unico, tra tutti i DJ che hanno fatto il salto dall’underground alla popolarità, è il solo che ha mantenuto intatta la sua identità musicale e la ricerca costante. Con lui è sempre un piacere condividere la console e, in questo momento particolare della mia vita, non potevo chiedere di meglio”.
A parlare è Alex Neri, dj resident del Tenax che accoglie così il “chiacchierato, discusso e amato” Ricardo Villalobos, il cui arrivo a Firenze è previsto per sabato 2 aprile nella serata più iconica del club di Via Pratese, e cioè Nobody’s Perfect (apertura porte ore 22:30 – Super green pass richiesto all’ingresso, prevendite disponibili su https://dice.fm/?lng=it&canonicalLng=x-default).
Qualcuno lo ha definito “il funambolo del giradischi”, qualcun altro “lo sciamano della console”. Comunque lo si voglia etichettare, Ricardo Villalobos è un artista che vanta un rapporto quasi spirituale con i suoi sostenitori.
Fuggito in Germania dalla natìa Santiago del Chile a soli tre anni dopo il colpo di stato di Pinochet, Villalobos comincia a fare musica negli anni ’80 con una residency al Box Club di Francoforte. Nel 1995 va per la prima volta ad Ibiza, e ne fa la sua seconda casa. Stringe amicizia con Sven Väth e suona all’Amnesia nei party della Cocoon Recordings. Poi a cascata arrivano le produzioni per Perlon, Cadenza, Playhouse Recs, ECM, Assemble Music, Raum Musik e Sei Es Drum, la sua etichetta fondata nel 2007.
Artista sempre presente nei più quotati festival internazionali, Villalobos trova la sua dimensione ideale nei club, dove è forse più facile stabilire un contatto con il pubblico. Certo, ogni tanto ama prendersi qualche rischio, ma è proprio questa sua imprevedibilità a renderlo così speciale e così amato.
Alex Neri inizia la sua carriera giovanissimo e muove i suoi primi passi in numerosi club della Toscana. Sono gli anni della new wave, dell’electro funk e della garage influenzata dalla musica house degli anni ’90, e in tempi rapidi Alex diventa famoso a livello globale grazie al suo stile unico.
Impossibile non menzionare il suo sodalizio artistico e professionale con Marco Baroni, e le pubblicazioni uscite con Kamasutra adorate dal pubblico.
A partire dal 1999 scala velocemente le classifiche europee con i Planet Funk, band con la quale è ancora attivo. Ma la passione di Alex rimangono i club, dove riesce ad esprimere al meglio il suo genuino amore per la musica. Sempre innovativo, il suo dj set è un felice connubio fra suoni sperimentali e produzioni house e techno appena sfornate.
Nel 2022 sarà protagonista del rilancio della sua Wildflower Records, con uscite mensili, supportate da una importante campagna promozionale. A questo si aggiunge una residenza da poco confermata a Ibiza, da maggio ad ottobre.
Negli ultimi tempi ho intrapreso un viaggio tutto personale, fatto di ricerca e sperimentazione, e per sabato 2 aprile ha in programma un dj set di apertura in vinile che farà certamente parlare di sé.
Il celebre locale di via Pratese (Firenze) festeggia e celebra in questa stagione i suoi primi 40 anni. Una storia scolpita sul muro di ingresso del Tenax che ha visto esibirsi sul suo palco artisti del calibro di Franco Battiato, Radiohead, Daft Punk, Ben Harper, Virgin Prunes, Talk Talk, Grace Jones, Spandau Ballet, Visage, Bauhaus, Psychedelic Furs, New Order Sisters of Mercy, e big dell’elettronica come Bob Sinclair, Carl Cox, Dimitri From Paris, Sven Vath, St Germain, The Chemical Brothers, Adam Beyer, Ricardo Villalobos, Nina Kravitz, Peggy Gou, Chris Liebing, Alex Neri, Marco Faraone, Francesco Farfa, solo per citarne una piccolissima parte.
Sulla fine dello stato di emergenza e sul ritorno delle discoteche a capienza piena: “Salutiamo con piacere questo progressivo ritorno alla normalità, anche perché nelle prossime settimane potrebbe consentirci di rilanciare ulteriormente la programmazione artistica, confermandola al livello dei nostri competitors europei e internazionali” – fanno sapere i soci del Tenax.