Interpretando un auspicio unanime dei Professori d’Orchestra, degli Artisti del Coro e di tutti i lavoratori, la Direzione del Teatro alla Scala e il Maestro Riccardo Chailly hanno organizzato per lunedì 4 aprile il Concerto per la Pace, un concerto straordinario per raccogliere fondi a sostegno delle popolazioni colpite dagli eventi bellici in Ucraina.
Il Teatro e gli Artisti esprimono così la loro ferma condanna della guerra e la loro solidarietà con le vittime di una violenza cieca e insensata: tutti i musicisti e i lavoratori coinvolti partecipano a titolo gratuito e in sala non sono previsti omaggi di nessun tipo per massimizzare l’esito della raccolta fondi.
Per questa occasione in cui il Maestro Riccardo Chailly ribadisce l’impegno per la pace già sottolineato in occasione del concerto nella Stagione della Filarmonica lo scorso 7 marzo, il Teatro alla Scala ha raccolto insieme all’Orchestra e al Coro diretto da Alberto Malazzi un eccezionale quartetto di cantanti che comprende alcuni dei migliori interpreti rossiniani del nostro tempo, particolarmente apprezzati dal pubblico scaligero.
I solisti saranno il soprano Rosa Feola, applaudita alla Scala tra l’altro ne La gazza ladra e nel recente Turco in Italia di Rossini oltre che nel Don Pasquale di Donizetti, tutti diretti da Riccardo Chailly, il tenore rossiniano per eccellenza Juan Diego Flórez, ascoltato per l’ultima volta alla Scala nella Serata “…a riveder le stelle” il 7 dicembre 2020, e il basso Alex Esposito, impegnato in questi giorni nelle prove di Don Giovanni che lo porterà alla sua cinquecentesima recita nei panni di Leporello, ma che alla Scala ha cantato anche in parti rossiniane nel Turco in Italia e nello stesso Stabat Mater. Il nome del mezzosoprano sarà comunicato successivamente.
Lo Stabat Mater di Rossini nasce nel 1831, per la fruizione esclusivamente privata dell’Arcidiacono di Madrid; Rossini non l’aveva neanche scritta tutta di suo pugno. Con la morte dell’Arcidiacono nel 1837 il lavoro passò a una casa editrice parigina contro la volontà dell’autore, e la vicenda finì in tribunale. Quando Rossini rientrò in possesso del manoscritto, completò i numeri mancanti per firmare una delle pagine sacre più straordinarie dell’Ottocento italiano.
Lo Stabat Mater fu eseguito in prima assoluta al Théâtre Italien di Parigi e subito dopo nella Basilica di San Petronio a Bologna. Lo Stabat è un titolo ricorrente nel cartellone scaligero: Riccardo Muti lo ha diretto nel 1992 e nel 2001, Riccardo Chailly nel 2008 e Myung-Whun Chung nel 2021, ma senza pubblico in sala a causa dell’epidemia.
INFO
Il concerto è in vendita da martedì 15 marzo alle ore 12 online su www.teatroallascala.org e presso la Biglietteria del Teatro alla Scala (lunedì/sabato ore 12/18).
Biglietti da 10 a 95 euro, con invito ad aggiungere una donazione nel corso dell’operazione d’acquisto.
Quota per aziende 500 euro, contattando eventi.marketing@fondazionelascala.it
I proventi di biglietteria del Concerto e quelli delle donazioni effettuate nel processo d’acquisto saranno interamente devoluti al nuovo Fondo #milanoaiutaucraina di Fondazione di Comunità Milano Onlus, e alla Croce Rossa ItalianaInternazionale, nello sforzo di sostenere i profughi in arrivo a Milano e quelli rimasti in Ucraina e nei Paesi vicini.
Il Fondo #milanoaiutaucraina, istituito oggi dalla Fondazione di Comunità su impulso del Comune di Milano, è finalizzato al sostegno di progetti di aiuto e accoglienza della popolazione ucraina promossi da organizzazioni pubbliche e del privato sociale presenti nel territorio di riferimento della Fondazione. Il Fondo potrà inoltre sostenere iniziative di utilità sociale volte a mitigare le conseguenze sociali della guerra in Ucraina sul territorio milanese.
www.fondazionecomunitamilano.org
https://www.fondazionecomunitamilano.org/fondi/fondo-milanoaiutaucraina/
La Croce Rossa Italiana ha avviato una raccolta fondi per finanziare le attività a supporto della popolazione civile colpita dal conflitto e la gestione degli sfollati presenti in Ucraina e quelli che stanno cercando riparo nei Paesi vicini. Fondi necessari per rispondere sia ai bisogni umanitari di chi è rimasto in Ucraina sia dei profughi che cercano asilo oltre confine.
https://cri.it/emergenzaucraina/