Arriva a Firenze “Sarura”
, il nuovo film del regista Nicola Zambelli, prodotto da SMK Factory: appuntamento mercoledì 6 aprile al cinema Stensen (viale don Giovanni Minzoni 25c), alle ore 21. In sala sarà presente il regista, per un dialogo aperto con il pubblico.
Dieci anni fa, per la prima volta come attivisti, la troupe andò nel territorio di At-Tuwani, nelle grotte alle porte del deserto del Negev in Cisgiordania. Sarura è il nome dell’antico villaggio ricavato nella terra, tra le pietre: è stato abitato fino a metà degli anni ’90 da pastori palestinesi, per poi essere abbandonato a seguito della costruzione di due avamposti israeliani e dei ripetuti attacchi dei coloni con la complicità dell’esercito israeliano. Oggi le grotte di Sarura sono state ripristinate da un gruppo di giovani palestinesi, riuniti in un collettivo chiamato “Youth of Sumud” (“La gioventù della perseveranza”): sono i figli e le figlie degli attivisti nonviolenti del Comitato di Resistenza Popolare delle colline a sud di Hebron, che per più di 20 anni sono riusciti a resistere sulla loro terra ai tentativi di evacuazione grazie ad azioni nonviolente e alla solidarietà degli attivisti pacifisti israeliani e internazionali.
Qui un gruppo di giovani palestinesi affronta l’occupazione israeliana ogni giorno, resistendo grazie a pratiche nonviolente e al mediattivismo fornito dai nuovi strumenti digitali. Cercano di riprendere possesso dei luoghi abitati dai loro genitori e nonni, decenni prima.
Le riprese di oggi vedono come protagonisti gli stessi bambini conosciuti tredici anni fa (e i loro materiali d’archivio) ormai divenuti ragazzi, che sognano una vita tranquilla e un’educazione ideale. I ragazzi e le ragazze di YOS stanno cercando di riportare la vita nel villaggio di Sarura, piantando alberi di ulivo, scortando con le loro telecamere i pastori dell’area e aiutando con la propria presenza altri villaggi minacciati di sgombero dal governo israeliano. Una lotta fragile ma potente, in grado di scardinare i piani di espansione del governo di Israele che vorrebbe allontanare tutti i pastori dell’area.
Il lavoro di dieci anni fa fu custodito in “Tomorrow’s Land” (2011) – interamente autoprodotto e vincitore di numerosi premi, ha partecipato tra gli altri ai David di Donatello, Thessaloniki Film Festival, Al Jazeera Film Festival. Oggi il documentario dell’esperienza di resistenza di At-Tuwani è aggiornato, completato, raccontato con “Sarura”, in cui il regista Nicola Zambelli – con la produzione SMK Factory – vuole immaginare assieme alla nuova generazione il futuro che verrà.
“Sarura” è stato girato da una troupe leggera nell’arco di alcune settimane trascorse nei villaggi di Sarura e At-Tuwani nel 2018, con il supporto logistico e scientifico associazione italiana Operazione Colomba, presente sul territorio da molti anni.
Il film ha ricevuto il patrocinio di Amnesty International – Italia.
“Questo documentario descrive, con la drammaticità e la potenza delle immagini spesso in presa diretta, il clima di spossessamento e di oppressione dello stato di Israele contro la popolazione palestinese. Amnesty International lo ha denunciato nel suo rapporto del febbraio 2022: un clima volutamente esasperato dal rifiuto dell’occupante di parlare la lingua dell’occupato, la risposta al quale si basa sul linguaggio della documentazione e della resistenza non violenta”, queste le motivazioni a firma Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
Nicola Zambelli (1981) è un filmmaker documentarista italiano. Laureato in Filosofia Ermeneutica, con un Master in documentario presso lo IED di Milano, è tra i fondatori di SMK Factory, casa di produzione indipendente con cui ha realizzato diversi documentari premiati a festival internazionali e proiettati in tutto il mondo. A seconda dei progetti si occupa di regia (“Tomorrow’s Land”, “Lives in the malls”, “Wherever you go, there you are”), direzione della fotografia e camera (“The Milky Way”, “The Harvest”) o scrittura (“Macedonian Cowboy”). Lavora a progetti educativi nelle scuole, con cui vince nel 2019 il primo premio ed una menzione speciale agli “International audiovisual awards” nelle giornate della 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. A Maggio 2020 vince una menzione speciale agli “EVA – excellence in visual anthropology awards” conferito da Ethnocineca di Vienna per il film “Cracks”. I film a cui ha partecipato hanno vinto numerosi premi a festival nazionali e internazionali. “Sarura” è stato selezionato agli “Impact Days” del Festival dei Diritti Umani di Ginevra nel 2020. Nel 2021 vince il premio “Best Performance” con il video “L’Ora del Risveglio” al Nil Art Gallery Festival di New York e il premio “Resilient Communities” con la videoinstallazione “What Makes Us Weaker, Makes Us Closer” al festival “Visioni Urbane” di Bologna.