Appassionato monologo dell’attore umbro sul palco del teatro Politeama – Mario Foglietti di Catanzaro
Un monologo appassionato per poco più di un’ora e, che ti lascia con il fiato sospeso in gola fino alla fine, quello rappresentato da Marco Bocci ne “Lo zingaro”, scritto da quest’ultimo con Marco Bonini e Gianni Corsi con le musiche di Davide Cavuti e la regia di Alessandro Maggi. Per uno spettacolo portato in scena al teatro Mario Foglietti – Politeama di Catanzaro nello scorso fine settimana a stretto giro di posta dal Gran Premio di Imola che il giorno dopo si sarebbe corso nella città romagnola. Un monologo che racconta la storia esemplare di un pilota d’auto “sconosciuto” il cui destino è, però, indissolubilmente legato ad un mito della Formula 1 che porta il nome, non a caso, di Ayrton Senna. E, proprio Imola, dove, proprio il 1 maggio del ’94 vide la scomparsa a seguito di un incidente del mitico pilota brasiliano. Coincidenze? Forse! Coincidenze, che poi, riaffiorano nella ricostruzione in parallelo della vicenda personale dello “Zingaro” e quella di Senna. Ecco dunque come nel monologo, si riscontrino quasi, o meglio, s’individuino delle rassomiglianze, delle coincidenze con la storia del pilota brasiliano.
Di certo, Marco Bocci, grande appassionato di gare automobilistiche e pilota egli stesso come si scoprirà alla fine dello spettacolo che verrà ritratto in alcune foto con la tuta dinanzi ad una macchina da rally con addosso il numero 24 con il quale gareggiava, ha raccontato la storia di Senna in stretta correlazione con la sua passione per le monoposto e come grande estimatore per quest’ultimo. Marco Bocci, dunque, anche grande tifoso di Senna, come tantissimi che in quel periodo seguivano le gesta di questo grande pilota. Non europeo, ma proveniente da un Paese nel quale prevalente è la passione per il calcio ed il carnevale, come sempre Bocci ha raccontato nel suo contatto con il pubblico. Bocci con “Lo Zingaro”, dove “non esiste curva dove non si possa sorpassare” ricorda il primo incontro con Senna, ed ancora il primo Gran premio visto dalla pista, il rapporto con il padre, il primo go-kart e poi ancora la scelta di correre. E ancora Senna, Senna c’è sempre. Senna è davanti agli occhi dello Zingaro in ogni curva, in ogni scelta che compie. In pratica è come se lo “Zingaro” cercasse se stesso attraverso un legame quasi ossessivo con il grande campione brasiliano. Allievo di Luca Ronconi, che lo ha diretto in spettacoli di grande successo, Bocci ha entusiasmato il pubblico catanzarese, quasi come ci si trovasse di fronte ad una pista di Formula 1 in un monologo nel quale ha disvelato la propria storia personale coinvolgendo letteralmente gli spettatori presenti che gli hanno tributato molti appalusi.