Lo spettacolo per spazi aperti e per pubblico di ogni età, la cui versione francese ha appena debuttato in Corsica, sarà in scena nella piazzetta del Centro Educativo Italo Svizzero. Partecipazione gratuita.
«In questo lavoro parliamo di muri e di barriere fatti di pietra e filo spinato che possono diventare invalicabili, ma anche di come spesso è proprio la difficoltà di relazione tra le persone o con sé stessi che crea muri di paura e diffidenza o confini individuali»: Alberto Grilli, regista del Teatro Due Mondi di Faenza, introduce lo spettacolo per tutti Come crepe nei muri, che sabato 30 aprile alle ore 17 sarà presentato nella piazzetta del CEIS – Centro Educativo Italo Svizzero di Rimini a pochi giorni dal debutto della versione francese, avvenuto in Corsica.
L’evento, a ingresso gratuito e prenotazione obbligatoria, è organizzato da Alcantara Teatro, CEIS Rimini e EducAid e realizzato con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Rimini.
Come crepe nei muri è frutto del percorso creativo che dal 2011 il Teatro Due Mondi attua con la collaborazione di Senza Confini, laboratorio di teatro partecipato comunitario con rifugiati e richiedenti asilo «ma anche con stranieri di paesi europei, e con italiani che qualche volta possono sentirsi stranieri, ciascuno perso nel proprio labirinto».
«L’ignoranza alza i muri, e la conoscenza crea le brecce perché poi possano essere abbattuti. Per questo Come crepe nei muri racconta di muri alti che dividono, che ancora vengono costruiti, e sono già talmente tanti che se visti dal cielo possono sembrare un enorme labirinto di varchi sorvegliati e di cul de sac» spiega il drammaturgo Gigi Bertoni in merito al senso dello spettacolo interpretato da Federica Belmessieri, Denis Campitelli, Tanja Horstmann, Angela Pezzi, Maria Regosa e Renato Valmori «Gli attori incontrano questi muri, e se tentano di superarli vengono respinti e allora devono ricominciare. Devono fare i conti anche con la naturale paura di incontrare lo sconosciuto. Ci si studia, si tenta di capire se ci si può fidare, ma solo facendo le cose insieme, stendendo corde tra due rive, portando acqua dove manca, curando una ferita, svegliandosi la mattina sotto uno stesso cielo, ci si conosce e ci si apprezza, e ci si fida, l’un l’altro».
Conclude Alberto Grilli: «Come sempre nel nostro lavoro di strada, le azioni, ciascuna attorno a un tema, vengono messe in scena attraverso coreografie, canti corali -musiche originali e direzione musicale sono di Antonella Talamonti– e testi che sempre hanno un grande impatto visivo e di contenuto, fanno vedere il nostro modo di intendere il teatro e il mondo e propongono un momento di scambio con il pubblico».
Nato a Faenza nel 1979 come teatro di gruppo, il Teatro Due Mondi è da allora impegnato in una ricerca tesa alla costruzione di un teatro colto e popolare, sia per spazi al chiuso che all’aperto, radicato nelle tradizioni ma teso a costruire un linguaggio accessibile a tutti, attento a cogliere le urgenze della società. Uno degli obiettivi del lavoro è, da sempre, creare un dialogo con le fasce di pubblico con minori opportunità (stranieri, persone distanti dalla fruizione culturale, fasce socialmente deboli, giovani). In oltre quarant’anni di attività militante hanno portato i loro spettacoli e i loro progetti artistici e sociali in tutto il mondo, dal Nord Europa al Sudamerica, dall’Asia all’Est Europa (più di quattromila repliche nei teatri e nelle piazze di trentasei Paesi di quattro continenti).
Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria compilando il form alla pagina https://www.educaid.it/come-crepe-nei-muri/.
Info sul Teatro Due Mondi: https://teatroduemondi.it/.